Storia del movimento anarchico in Spagna: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "" con ""
m (Sostituzione testo - "à" con "Á")
m (Sostituzione testo - "" con "")
Riga 18: Riga 18:
Vi erano però in tutta la [[Spagna]] idee e azioni che erano condivise dall'[[anarchismo]], come per esempio l’[[anticlericalismo]] e la critica radicale ai governi. Molti malesseri vigevano nelle campagne e anche se i contadini non appartenevano ad alcun movimento politico specifico, essi facevano frequentemente sentire la propria voce. Gli stessi malumori vi erano anche nelle città  e già  molto prima che gli operai cominciassero ad abbracciare le idee [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacaliste]] erano stati messi in atto diversi scioperi e rivolte contro il padronato. Questa predisposizione verso l'[[autorità |antiautoritarismo]] degli spagnoli è dimostrata dal primo [[stampa anarchica|giornale di tendenza libertaria]], «El Porvenir», editato da [[Ramón de la Sagra Peris]] e [[Antolín Faraldo]] nel [[1845]]. Comparve a Santiago de Compostela e fu poi soppresso dal generale Narváez.
Vi erano però in tutta la [[Spagna]] idee e azioni che erano condivise dall'[[anarchismo]], come per esempio l’[[anticlericalismo]] e la critica radicale ai governi. Molti malesseri vigevano nelle campagne e anche se i contadini non appartenevano ad alcun movimento politico specifico, essi facevano frequentemente sentire la propria voce. Gli stessi malumori vi erano anche nelle città  e già  molto prima che gli operai cominciassero ad abbracciare le idee [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacaliste]] erano stati messi in atto diversi scioperi e rivolte contro il padronato. Questa predisposizione verso l'[[autorità |antiautoritarismo]] degli spagnoli è dimostrata dal primo [[stampa anarchica|giornale di tendenza libertaria]], «El Porvenir», editato da [[Ramón de la Sagra Peris]] e [[Antolín Faraldo]] nel [[1845]]. Comparve a Santiago de Compostela e fu poi soppresso dal generale Narváez.


Il primo vero tentativo, riuscito, di introduzione dell’[[anarchismo]] in [[Spagna]], fu realizzato nel [[1868]] dall’italiano [[Giuseppe Fanelli]]. Egli si era recato nella penisola iberica su espresso “ordine” di [[Michail Bakunin]], che intendeva reclutare nuovi membri per la [[Prima Internazionale]], un’organizzazione nella quale gli anarchici internazionalisti ponevano al tempo molte speranze (gli anarchici nel [[1872]] saranno espulsi dalla maggioranza [[marxista]]).
Il primo vero tentativo, riuscito, di introduzione dell’[[anarchismo]] in [[Spagna]], fu realizzato nel [[1868]] dall’italiano [[Giuseppe Fanelli]]. Egli si era recato nella penisola iberica su espresso “ordine” di [[Michail Bakunin]], che intendeva reclutare nuovi membri per la [[Prima Internazionale]], un’organizzazione nella quale gli anarchici internazionalisti ponevano al tempo molte speranze (gli anarchici nel [[1872]] saranno espulsi dalla maggioranza [[marxista]]).


[[Giuseppe Fanelli|Fanelli]] parlava francese e italiano, così le persone che accorsero ad ascoltarlo potevano capire ben poco di quello che diceva, se si esclude Tomás González Morago, che invece parlava francese. L'effetto sugli spagnoli, tuttavia, fu ugualmente importante, giacché [[Anselmo Lorenzo]] così descrisse il discorso dell'anarchico italiano:
[[Giuseppe Fanelli|Fanelli]] parlava francese e italiano, così le persone che accorsero ad ascoltarlo potevano capire ben poco di quello che diceva, se si esclude Tomás González Morago, che invece parlava francese. L'effetto sugli spagnoli, tuttavia, fu ugualmente importante, giacché [[Anselmo Lorenzo]] così descrisse il discorso dell'anarchico italiano:
Riga 143: Riga 143:
[[File:Durruti.jpg|left|thumb|150 px|[[Buenaventura Durruti]], figura di spicco dell'anarchismo spagnolo, ebbe un ruolo fondamentale tanto nel periodo pre-rivoluzionario quanto in quello rivoluzionario vero e proprio. Morì assassinato in battaglia nel novembre [[1936]]]]
[[File:Durruti.jpg|left|thumb|150 px|[[Buenaventura Durruti]], figura di spicco dell'anarchismo spagnolo, ebbe un ruolo fondamentale tanto nel periodo pre-rivoluzionario quanto in quello rivoluzionario vero e proprio. Morì assassinato in battaglia nel novembre [[1936]]]]
[[Immagine : Francisco Ascaso.jpg|thumb|150 px|[[Francisco Ascaso]]]]
[[Immagine : Francisco Ascaso.jpg|thumb|150 px|[[Francisco Ascaso]]]]
Tra il [[16 luglio|16]] e il [[17 luglio]] [[1936]], con l'ammutinamento della guarnigione militare del Marocco, [[Francisco Franco]], mettendosi alla guida delle forze reazionarie, iniziò il colpo di [[Stato]] militare (i franchisti conquistarono subito le Canarie, il Marocco, buona parte dell'Andalusia, la Castiglia–León, e quasi tutta la Galizia e a Saragozza). La debolezza del governo convinse gli anarchici e i rivoluzionari della “sinistra” spagnola (es. [[POUM]]). ad intervenire e a fermare con la forza la reazione [[fascismo|fascista]]. Ne scaturì quindi una Guerra Civile tra i nazionalisti, guidati dal "Caudillo" [[Francisco Franco]] (comprendevano i fascisti della Falange, i monarchici, i nazionalisti spagnoli e la maggior parte dei conservatori clericali (i cattolici baschi si schierarono con le forze progressiste [http://www.mascellaro.it/node/37171 I cattolici del partito rosso nella guerra civile]), e i Repubblicani (i Liberali, i nazionalisti Baschi e Catalani, i socialisti, i comunisti Stalinisti e Trotzkyisti, e gli anarchici di varia tendenza).
Tra il [[16 luglio|16]] e il [[17 luglio]] [[1936]], con l'ammutinamento della guarnigione militare del Marocco, [[Francisco Franco]], mettendosi alla guida delle forze reazionarie, iniziò il colpo di [[Stato]] militare (i franchisti conquistarono subito le Canarie, il Marocco, buona parte dell'Andalusia, la Castiglia–León, e quasi tutta la Galizia e a Saragozza). La debolezza del governo convinse gli anarchici e i rivoluzionari della “sinistra” spagnola (es. [[POUM]]). ad intervenire e a fermare con la forza la reazione [[fascismo|fascista]]. Ne scaturì quindi una Guerra Civile tra i nazionalisti, guidati dal "Caudillo" [[Francisco Franco]] (comprendevano i fascisti della Falange, i monarchici, i nazionalisti spagnoli e la maggior parte dei conservatori clericali (i cattolici baschi si schierarono con le forze progressiste [http://www.mascellaro.it/node/37171 I cattolici del partito rosso nella guerra civile]), e i Repubblicani (i Liberali, i nazionalisti Baschi e Catalani, i socialisti, i comunisti Stalinisti e Trotzkyisti, e gli anarchici di varia tendenza).


La [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] e l’[[UGT]] convocarono uno [[sciopero generale]] dal [[19 luglio|19]] al [[23 luglio]] quale risposta unitaria tanto al sollevamento militare quanto all’apatia dello [[Stato]]. Durante questo sciopero molti [[sindacalismo| sindacalisti]] e rivoluzionari assaltarono le caserme delle forze dell’ordine, s'impadronirono delle armi e le distribuirono alla popolazione.
La [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] e l’[[UGT]] convocarono uno [[sciopero generale]] dal [[19 luglio|19]] al [[23 luglio]] quale risposta unitaria tanto al sollevamento militare quanto all’apatia dello [[Stato]]. Durante questo sciopero molti [[sindacalismo| sindacalisti]] e rivoluzionari assaltarono le caserme delle forze dell’ordine, s'impadronirono delle armi e le distribuirono alla popolazione.


In queste prime settimane si consolidarono tra i repubblicani due correnti di pensiero: il gruppo radicale della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] (oltre ad altri gruppi minoritari), vincolato alla [[Federazione Anarchica Iberica]] (di tendenza rivoluzionaria), e il gruppo “possibilista” (moderato) formato da altri settori della [[CNT]] che ambivano alla partecipazione ad un fronte ampio, successivamente chiamato [[Fronte Popolare Antifascista]] (ottenuto dall’aggiunta dei sindacati alla coalizione elettorale del Fronte Popolare).  
In queste prime settimane si consolidarono tra i repubblicani due correnti di pensiero: il gruppo radicale della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] (oltre ad altri gruppi minoritari), vincolato alla [[Federazione Anarchica Iberica]] (di tendenza rivoluzionaria), e il gruppo “possibilista” (moderato) formato da altri settori della [[CNT]] che ambivano alla partecipazione ad un fronte ampio, successivamente chiamato [[Fronte Popolare Antifascista]] (ottenuto dall’aggiunta dei sindacati alla coalizione elettorale del Fronte Popolare).  


Contemporaneamente alla guerra i libertari svilupparono strutture amministrative a carattere popolare e libere dall’influenza dello [[Stato]]. Tra gli anarchici morti nei primissimi giorni di combattimento vanno citati [[Francisco Ascaso]] ([[20 luglio]] [[1936]]) e [[Agostino Sette]] ([[31 luglio]] [[1936]]), primo italiano rivoluzionario morto in [[Spagna]].
Contemporaneamente alla guerra i libertari svilupparono strutture amministrative a carattere popolare e libere dall’influenza dello [[Stato]]. Tra gli anarchici morti nei primissimi giorni di combattimento vanno citati [[Francisco Ascaso]] ([[20 luglio]] [[1936]]) e [[Agostino Sette]] ([[31 luglio]] [[1936]]), primo italiano rivoluzionario morto in [[Spagna]].
Riga 161: Riga 161:
[[Image:Camillo Berneri_2.jpg|thumb|[[Camillo Berneri]], anarchico italiano assassinato dagli stalinisti il [[5 maggio]] [[1937]]]]
[[Image:Camillo Berneri_2.jpg|thumb|[[Camillo Berneri]], anarchico italiano assassinato dagli stalinisti il [[5 maggio]] [[1937]]]]
{{vedi|Barcellona, maggio 1937: la controrivoluzione stalinista}}
{{vedi|Barcellona, maggio 1937: la controrivoluzione stalinista}}
Dal [[3 maggio|3]] all’[[8 maggio]] [[1937]], a Barcellona, si verificarono degli scontri "fratricidi" che videro da una parte il [[POUM]] (partito comunista antistalinista), la [[CNT]] (sindacato anarchico), ''[[Los Amigos de Durruti]]'' (forte di circa 5000 miliziani) e tutta una serie di combattenti anarchici ([[Liberto Callejas]], [[Gregorio Jover]], [[Abel Paz]], [[Ada Martí]] e [[Maximo Franco]], comandante della ''[[Columna Roja y Negra]]''), dall'altra, il [[PSUC]] (Partito Comunista stalinista catalano) <ref> Il PSUC fu correlato al Partito Comunista di Spagna (PCE). Fondato il [[23 luglio]] del [[1936]] dall'unione della Federazione Catalana del PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo) con il Partito Comunista di Catalogna, l'Unione Socialista della Catalogna e il Partito Catalano Proletario, è importante notare che "uno spezzone" del PSOE  fu anche entro il partito stalinista del PSUC da cui si evince che all'interno del PSOE ci fu una lotta intestina che portò all'uccisione del segretario dell'UGT, che a livello nazionale era legata allo stesso PSOE </ref> e la ''Guardia de Asalto'' (polizia). Gli scontri furono ingenerati dai '''decreti governativi che imponevano lo scioglimento delle milizie non staliniste e alla “presa” della Telefónica (sede del servizio telefonico di Barcellona autogestito dai lavoratori stessi) da parte delle forze governative'''. Durante questi scontri numerosi esponenti di spicco del [[POUM]] e del movimento anarchico vennero arrestati (tra questi il trotzkysta [[George Orwell]], che poi riuscì a sfuggire alla [[repressione]].) e uccisi (circa 500: tra questi [[Camillo Berneri]], [[Francesco Barbieri]] e il segretario dell'[[UGT]] <ref>L'Unión General de Trabajadores, fra i più importanti sindacati spagnoli, legato al Partito Socialista Operaio Spagnolo, fece azioni comuni con la [[CNT]] durante la prima guerra mondiale. Durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] l'UGT spostò il suo asse a sinistra, rispetto alla sua posizione tradizionale, seguendo la linea politica del suo leader Francisco Largo Caballero e raggiungendo oltre un milione di iscritti. L'UGT rimase su questi numeri fino alla sostituzione di Caballero dalla carica di segretario generale ([[1937]]), per colpa di essersi rifiutato di sciogliere il [[POUM]] dopo i tragici fatti di Barcellona, con Juan Negrin, più ligio ai dettami dei comunisti filomoscoviti, che fece sciogliere immediatamente il [[POUM]] ed incarcerare i suoi massimi leaders</ref>)
Dal [[3 maggio|3]] all’[[8 maggio]] [[1937]], a Barcellona, si verificarono degli scontri "fratricidi" che videro da una parte il [[POUM]] (partito comunista antistalinista), la [[CNT]] (sindacato anarchico), ''[[Los Amigos de Durruti]]'' (forte di circa 5000 miliziani) e tutta una serie di combattenti anarchici ([[Liberto Callejas]], [[Gregorio Jover]], [[Abel Paz]], [[Ada Martí]] e [[Maximo Franco]], comandante della ''[[Columna Roja y Negra]]''), dall'altra, il [[PSUC]] (Partito Comunista stalinista catalano) <ref> Il PSUC fu correlato al Partito Comunista di Spagna (PCE). Fondato il [[23 luglio]] del [[1936]] dall'unione della Federazione Catalana del PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo) con il Partito Comunista di Catalogna, l'Unione Socialista della Catalogna e il Partito Catalano Proletario, è importante notare che "uno spezzone" del PSOE  fu anche entro il partito stalinista del PSUC da cui si evince che all'interno del PSOE ci fu una lotta intestina che portò all'uccisione del segretario dell'UGT, che a livello nazionale era legata allo stesso PSOE </ref> e la ''Guardia de Asalto'' (polizia). Gli scontri furono ingenerati dai '''decreti governativi che imponevano lo scioglimento delle milizie non staliniste e alla “presa” della Telefónica (sede del servizio telefonico di Barcellona autogestito dai lavoratori stessi) da parte delle forze governative'''. Durante questi scontri numerosi esponenti di spicco del [[POUM]] e del movimento anarchico vennero arrestati (tra questi il trotzkysta [[George Orwell]], che poi riuscì a sfuggire alla [[repressione]].) e uccisi (circa 500: tra questi [[Camillo Berneri]], [[Francesco Barbieri]] e il segretario dell'[[UGT]] <ref>L'Unión General de Trabajadores, fra i più importanti sindacati spagnoli, legato al Partito Socialista Operaio Spagnolo, fece azioni comuni con la [[CNT]] durante la prima guerra mondiale. Durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] l'UGT spostò il suo asse a sinistra, rispetto alla sua posizione tradizionale, seguendo la linea politica del suo leader Francisco Largo Caballero e raggiungendo oltre un milione di iscritti. L'UGT rimase su questi numeri fino alla sostituzione di Caballero dalla carica di segretario generale ([[1937]]), per colpa di essersi rifiutato di sciogliere il [[POUM]] dopo i tragici fatti di Barcellona, con Juan Negrin, più ligio ai dettami dei comunisti filomoscoviti, che fece sciogliere immediatamente il [[POUM]] ed incarcerare i suoi massimi leaders</ref>)


==== Fine della rivoluzione ====
==== Fine della rivoluzione ====
64 364

contributi