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[[File: Engels.jpg|thumb|Friedrich Engels]] | [[File: Engels.jpg|thumb|Friedrich Engels]] | ||
Il [[socialismo scientifico]] è un termine ideato da [[Friedrich Engels]] per distinguere il pensiero proprio e di [[Karl Marx]] dal [[socialismo utopistico]] e da tutti i socialismi che non si fondano sul [[materialismo storico]]. Questa interpretazione del socialismo fu ideata da [[Marx]] ed [[Engels]] e si fonda su una visione storica improntata sulla [[lotta di classe]] e sull'ineluttabile sconfitta della [[borghesia]] che sarà | Il [[socialismo scientifico]] è un termine ideato da [[Friedrich Engels]] per distinguere il pensiero proprio e di [[Karl Marx]] dal [[socialismo utopistico]] e da tutti i socialismi che non si fondano sul [[materialismo storico]]. Questa interpretazione del socialismo fu ideata da [[Marx]] ed [[Engels]] e si fonda su una visione storica improntata sulla [[lotta di classe]] e sull'ineluttabile sconfitta della [[borghesia]] che sarà soppiantata dal proletariato con la [[rivoluzione sociale]] che condurrà al [[comunismo]] e alla soppressione delle [[classismo|classi sociali]]. | ||
== Antecedenti del socialismo scientifico: gli utopisti == | == Antecedenti del socialismo scientifico: gli utopisti == | ||
{{approff|Socialismo utopistico}} | {{approff|Socialismo utopistico}} | ||
Il '''[[socialismo]] utopistico''', così definito da [[Karl Marx]], si diffuse particolarmente in [[Francia]] e fu precursore del [[movimento operaio]] organizzato, che sarà | Il '''[[socialismo]] utopistico''', così definito da [[Karl Marx]], si diffuse particolarmente in [[Francia]] e fu precursore del [[movimento operaio]] organizzato, che sarà in seguito influenzato dal [[marxismo]] e dall'[[anarchismo]]. Le idee utopistiche erano fortemente idealiste e talvolta astratte, pertanto non poterono trovare applicazione concreta nella società, tanto che, dopo la rivoluzione del [[1848]], con il fallimento degli «opifici nazionali» di [[Louis Blanc]], esse furono accantonate in favore delle teorie di [[Marx]], che avevano una pretesa scientifica ([[socialismo scientifico]]) e propugnavano una "rivoluzione sociale". | ||
Il limite fu l'astrattezza delle sue teorie, molto spesso ispirate al rimpianto per un mondo precapitalistico oramai perduto, che in seguito furono in parte superate dal [[marxismo]] e dal socialismo scientifico. | Il limite fu l'astrattezza delle sue teorie, molto spesso ispirate al rimpianto per un mondo precapitalistico oramai perduto, che in seguito furono in parte superate dal [[marxismo]] e dal socialismo scientifico. | ||
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Per [[Marx]] il [[materialismo storico]] è «la concezione materialista della storia» ed è un metodo di analisi reale delle condizioni materiali (cioè economiche) dello sviluppo sociale e quindi uno strumento pratico atto a modificarle rivoluzionariamente. Invece il [[materialismo dialettico]], che [[Karl Marx]] "abbraccia" in una fase successiva all'elaborazione del materialismo storico, reinterpreta la dialettica hegeliana, considerando l'evoluzione della materia e non dell'Idea (come faceva [[Hegel]]). Il materialismo dialettico non solo reinterpreta la realtà, ma ha la pretesa di offrire una visione scientifica e [[determinismo|deterministica]] degli avvenimenti storici, prevedendo la crisi del [[capitalismo]] e il conseguente arrivo del [[comunismo]]. | Per [[Marx]] il [[materialismo storico]] è «la concezione materialista della storia» ed è un metodo di analisi reale delle condizioni materiali (cioè economiche) dello sviluppo sociale e quindi uno strumento pratico atto a modificarle rivoluzionariamente. Invece il [[materialismo dialettico]], che [[Karl Marx]] "abbraccia" in una fase successiva all'elaborazione del materialismo storico, reinterpreta la dialettica hegeliana, considerando l'evoluzione della materia e non dell'Idea (come faceva [[Hegel]]). Il materialismo dialettico non solo reinterpreta la realtà, ma ha la pretesa di offrire una visione scientifica e [[determinismo|deterministica]] degli avvenimenti storici, prevedendo la crisi del [[capitalismo]] e il conseguente arrivo del [[comunismo]]. | ||
La concezione materialista della storia porta Marx a sostenere che la storia dell'umanità | La concezione materialista della storia porta Marx a sostenere che la storia dell'umanità è [[lotta di classe]] e quella che attualmente vede contrapposte borghesia e proletariato è il risultato della contraddizione [[capitalismo|capitalista]]. La schiavitù dell'uomo non è quindi data dalle loro rappresentazioni bensì dalle condizioni materiali (“''non è la coscienza che determina la vita, ma la vita che determina la coscienza''”), quindi solo la “''praxis umana''” (teoria e pratica rivoluzionaria) può modificare le strutture sociali e quindi anche il modo di pensare degli esseri umani. Poiché le idee delle classi dominanti sono le idee dominanti, è quindi necessario modificare i rapporti di produzione materiale ('''struttura''') per cambiare le idee politiche religiose, culturali, filosofiche, morali ecc. ('''sovrastruttura'''). | ||
La concezione materialista della storia non può essere interpretata in maniera eccessivamente meccanicista, nonostante esistano correnti del [[marxismo]] di questo genere, perché [[Marx]] non nega l'importanza delle idee, proprio perché possono trasformarsi in prassi. Da questa considerazione deriva che è compito storico del [[proletariato]] maturare la coscienza di classe che lo porti alla [[rivoluzione]], ad impadronirsi dello [[Stato]] ([[dittatura del proletariato]]) e ad educare le masse sino alla «scomparsa dello stato nel significato politico attuale». | La concezione materialista della storia non può essere interpretata in maniera eccessivamente meccanicista, nonostante esistano correnti del [[marxismo]] di questo genere, perché [[Marx]] non nega l'importanza delle idee, proprio perché possono trasformarsi in prassi. Da questa considerazione deriva che è compito storico del [[proletariato]] maturare la coscienza di classe che lo porti alla [[rivoluzione]], ad impadronirsi dello [[Stato]] ([[dittatura del proletariato]]) e ad educare le masse sino alla «scomparsa dello stato nel significato politico attuale». |