Simón Radowitzky: differenze tra le versioni

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'''Simón Radowitzky''' nasce il [[10 novembre]] (o settembre?) [[1891]] a Oblast' di Rivne, un piccolo villaggio dell'[[Ucraina]], in una famiglia operaia. All'età di 10 anni è costretto a lasciare la scuola per lavorare in un'officina meccanica; fu la figlia del maestro a dargli le prime nozioni di [[anarchismo]]. A 14 partecipa al suo primo [[sciopero]], durante il quale viene ferito al petto da un colpo di sciabola che lo costringe a rimanere a letto per 6 mesi. Successivamente viene condannato a quattro mesi di [[carcere]] per la distribuzione di volantini sovversivi. Nel [[1905]], quando aveva solo 15 anni, partecipa agli eventi rivoluzionari, ricevendo la nomina di segretario del [[Soviet]] della sua fabbrica.  
'''Simón Radowitzky''' nasce il [[10 novembre]] (o settembre?) [[1891]] a Oblast' di Rivne, un piccolo villaggio dell'[[Ucraina]], in una famiglia operaia. All'età di 10 anni è costretto a lasciare la scuola per lavorare in un'officina meccanica; fu la figlia del maestro a dargli le prime nozioni di [[anarchismo]]. A 14 partecipa al suo primo [[sciopero]], durante il quale viene ferito al petto da un colpo di sciabola che lo costringe a rimanere a letto per 6 mesi. Successivamente viene condannato a quattro mesi di [[carcere]] per la distribuzione di volantini sovversivi. Nel [[1905]], quando aveva solo 15 anni, partecipa agli eventi rivoluzionari, ricevendo la nomina di segretario del [[Soviet]] della sua fabbrica.  


Dopo il giro di vite [[repressione|repressivo]] contro gli ambienti socialisti, Radowitzky è costretto all'esilio per sfuggire alla deportazione in Siberia. Arrivato in [[Argentina]] nel marzo [[1908]], trova lavoro come meccanico. Durante questo periodo legge molti [[stampa libertaria|giornali libertari]], soprattutto «[[La Protesta]]». Il [[1° maggio]] [[1909]] risponde alla chiamata della [[FORA]] e partecipa alla manifestazione di Lorea, Buenos Aires, quella in cui il capo della polizia, il colonnello [[Ramón Falcón]], ordina e dirige il massacro dei manifestanti passato alla storia dell'[[Argentina]] con il nome di [[Semana Roja del 1909|Semana Roja]] (Settimana Rossa).  
Dopo il giro di vite [[repressione|repressivo]] contro gli ambienti socialisti, Radowitzky è costretto all'esilio per sfuggire alla deportazione in Siberia. Arrivato in [[Argentina]] nel marzo [[1908]], trova lavoro come meccanico. Durante questo periodo legge molti [[stampa libertaria|giornali libertari]], soprattutto «[[La Protesta (Argentina)|La Protesta]]». Il [[1° maggio]] [[1909]] risponde alla chiamata della [[FORA]] e partecipa alla manifestazione di Lorea, Buenos Aires, quella in cui il capo della polizia, il colonnello [[Ramón Falcón]], ordina e dirige il massacro dei manifestanti passato alla storia dell'[[Argentina]] con il nome di [[Semana Roja del 1909|Semana Roja]] (Settimana Rossa).  


Rimasto profondamente colpito da questi fatti, Simon decide di vendicare gli operai morti organizzando un attentato dinamitardo che sarà messo in atto il [[14 novembre]] [[1909]] e durante il quale morirà il colonnello Falcon e il suo segretario. Inseguito dalla polizia, Radowitzky tenta di suicidarsi sparandosi al petto. Ferito, viene arrestato e ricoverato in ospedale. Una volta ripresosi dalla convalescenza, viene condannato a morte, pena commutata in seguito nel [[carcere]] a vita a causa della sua giovane età.  
Rimasto profondamente colpito da questi fatti, Simon decide di vendicare gli operai morti organizzando un attentato dinamitardo che sarà messo in atto il [[14 novembre]] [[1909]] e durante il quale morirà il colonnello Falcon e il suo segretario. Inseguito dalla polizia, Radowitzky tenta di suicidarsi sparandosi al petto. Ferito, viene arrestato e ricoverato in ospedale. Una volta ripresosi dalla convalescenza, viene condannato a morte, pena commutata in seguito nel [[carcere]] a vita a causa della sua giovane età.  
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