Severino Di Giovanni: differenze tra le versioni

Riga 48: Riga 48:
Il [[14 ottobre]] [[1928]] Di Giovanni tenta di far saltare una nave di un armatore che ha rifiutato ogni concessione alle maestranze in agitazione; il [[14 novembre]], giornata di sciopero generale per [[Simone Radowitzky|Radowitzki]], un altro ordigno toglie la vita a un innocente accanto alla cattedrale di Buenos Aires e due bombe scoppiano a Rosario; il [[25 aprile]] [[1929]] l'ex amministratore de ''[[Il Culmine]]'', Giulio Montagna, cade sotto i colpi di Di Giovanni, che lo ritiene un delatore; il [[22 ottobre]] il vice commissario della polizia di Rosario, Juan Velar, noto torturatore di sovversivi, viene sfigurato da una scarica di pallini da caccia.
Il [[14 ottobre]] [[1928]] Di Giovanni tenta di far saltare una nave di un armatore che ha rifiutato ogni concessione alle maestranze in agitazione; il [[14 novembre]], giornata di sciopero generale per [[Simone Radowitzky|Radowitzki]], un altro ordigno toglie la vita a un innocente accanto alla cattedrale di Buenos Aires e due bombe scoppiano a Rosario; il [[25 aprile]] [[1929]] l'ex amministratore de ''[[Il Culmine]]'', Giulio Montagna, cade sotto i colpi di Di Giovanni, che lo ritiene un delatore; il [[22 ottobre]] il vice commissario della polizia di Rosario, Juan Velar, noto torturatore di sovversivi, viene sfigurato da una scarica di pallini da caccia.


Il [[20 gennaio]] [[1930]] viene ucciso a Rosario [[Agostino Cremonesi]], un militante libertario, che da qualche tempo intratteneva “amichevoli relazioni” con la polizia, e i sospetti si indirizzano, di nuovo, su Di Giovanni, che respinge le accuse. Il [[6 settembre]] il generale Uriburu instaura una dittatura militare in Argentina, avviando nel paese una dura politica di repressione antioperaia e sopprimendo i partiti, i sindacati, i giornali, i circoli, le associazioni operaie e di sinistra. La fine della democrazia non impedisce a Severino di andare avanti per la sua strada, assaltando, il [[2 ottobre]], l'Opera sanitaria, dove rapina 286.000 pesos per autofinanziarsi, e impadronendosi poi di 23.000 pesos in una fabbrica di scarpe.
Il [[20 gennaio]] [[1930]] viene ucciso a Rosario [[Agostino Cremonesi]], un militante libertario che da qualche tempo intratteneva “amichevoli relazioni” con la polizia: i sospetti si indirizzano, di nuovo, su Di Giovanni, che respinge le accuse. Il [[6 settembre]] il generale Uriburu instaura una dittatura militare in Argentina, avviando nel paese una dura politica di repressione antioperaia e sopprimendo i partiti, i sindacati, i giornali, i circoli, le associazioni operaie e di sinistra. La fine della democrazia non impedisce a Severino di andare avanti per la sua strada, assaltando, il [[2 ottobre]], l'Opera sanitaria, dove rapina 286.000 pesos per autofinanziarsi, e impadronendosi poi di 23.000 pesos in una fabbrica di scarpe.


=== Reazioni della stampa anarchica ed omicidio di Emilio López Arango ===
=== Reazioni della stampa anarchica ed omicidio di Emilio López Arango ===
64 364

contributi