Semana Trágica (Spagna): differenze tra le versioni

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==I fattori scatenanti l'insurrezione ==
==I fattori scatenanti l'insurrezione ==


Dopo aver perso le sue ultime colonie d'oltremare, la [[Spagna]] provò ad incrementare la propria presenza in Nord Africa. La partecipazione alla Conferenza di Algeciras del [[1906]] le consentì di guadagnare il controllo della parte settentrionale del Marocco.<ref>La conferenza di Algeciras fu un congresso internazionale che prese il nome dalla cittadina spagnola in cui fu convocato dal gennaio all'aprile del [[1906]].
Dopo aver perso le sue ultime colonie d'oltremare, la [[Spagna]] provò ad incrementare la propria presenza in Nord Africa. La partecipazione alla Conferenza di Algeciras del [[1906]] le consentì di guadagnare il controllo della parte settentrionale del Marocco. <ref>La conferenza di Algeciras fu un congresso internazionale che prese il nome dalla cittadina spagnola in cui fu convocato dal gennaio all'aprile del [[1906]].
I rappresentanti delle potenze convenute (le principali nazioni d'Europa compresa l'[[Italia]], oltre agli Stati Uniti e al Marocco) discussero la questione dell'influenza francese sul Marocco che aveva provocato forti tensioni fra la Francia e la Germania determinando la crisi di Tangeri (prima crisi marocchina) nel [[1905]].
I rappresentanti delle potenze convenute (le principali nazioni d'Europa compresa l'[[Italia]], oltre agli Stati Uniti e al Marocco) discussero la questione dell'influenza francese sul Marocco che aveva provocato forti tensioni fra la Francia e la Germania determinando la crisi di Tangeri (prima crisi marocchina) nel [[1905]].


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Lo [[sciopero]] e le manifestazioni di protesta a Barcellona partono dalla periferia e si propagano velocemente verso il centro della città, dove i manifestanti tentano di bloccare la circolazione dei tram ed alcuni edifici sono dati alle fiamme. Il capitano generale di Cataluna, Luis de Santiago, seguendo le direttive del ministro dell'Interno De la Cierva, proclama lo stato di guerra, al quale si oppone il governatore civile Ángel Ossorio y Gallardo che si dimette dal suo incarico (il suo sostituito, Evaristo Crespo Azorín, prenderà  l'incarico il [[6 agosto]]).
Lo [[sciopero]] e le manifestazioni di protesta a Barcellona partono dalla periferia e si propagano velocemente verso il centro della città, dove i manifestanti tentano di bloccare la circolazione dei tram ed alcuni edifici sono dati alle fiamme. Il capitano generale di Cataluna, Luis de Santiago, seguendo le direttive del ministro dell'Interno De la Cierva, proclama lo stato di guerra, al quale si oppone il governatore civile Ángel Ossorio y Gallardo che si dimette dal suo incarico (il suo sostituito, Evaristo Crespo Azorín, prenderà  l'incarico il [[6 agosto]]).


Nel pomeriggio gli scontri si fanno più duri. Due persone perdono la vita e altrettante caserme della [[polizia]] vengono attaccate dalla folla. Intorno a mezzanotte viene incendiato il primo edificio religioso, il Patronato Obrero de San José, a Pueblo Nuevo.<ref>Rubí Casals, Gemma (2009). A«lgo más que la quema de conventos. La Semana Trágica en Cataluña, la historia de una desafección». In Antonio Moliner Prada. ''La Semana Trágica de Cataluña''. Alella (Barcelona): Nabla edizioni. pp. 92-96.</ref> La rivolta da Barcellona e provincia si diffonde anche a Girona, Sabadell, Mataró e Granollers, dove la protesta si trasforma ben presto in vera e propria insurrezione, guidata da Comitati rivoluzionari. Si registrano diversi violentissimi scontri che provocano ben otto morti. Numerosi anche gli incendi di edifici religiosi.<ref>Rubí Casals, Gemma (2009). Ibid.. pp. 106; 110; 123-124.</ref>
Nel pomeriggio gli scontri si fanno più duri. Due persone perdono la vita e altrettante caserme della [[polizia]] vengono attaccate dalla folla. Intorno a mezzanotte viene incendiato il primo edificio religioso, il Patronato Obrero de San José, a Pueblo Nuevo. <ref>Rubí Casals, Gemma (2009). A«lgo más que la quema de conventos. La Semana Trágica en Cataluña, la historia de una desafección». In Antonio Moliner Prada. ''La Semana Trágica de Cataluña''. Alella (Barcelona): Nabla edizioni. pp. 92-96.</ref> La rivolta da Barcellona e provincia si diffonde anche a Girona, Sabadell, Mataró e Granollers, dove la protesta si trasforma ben presto in vera e propria insurrezione, guidata da Comitati rivoluzionari. Si registrano diversi violentissimi scontri che provocano ben otto morti. Numerosi anche gli incendi di edifici religiosi. <ref>Rubí Casals, Gemma (2009). Ibid.. pp. 106; 110; 123-124.</ref>


[[File:Soledad Villafranca e Francisco Ferrer.jpg|220 px|thumb|[[Soledad Villafranca]] e [[Francisco Ferrer]]. Quest'ultimo fu accusato di essere l'istigatore delle rivolte e condannato a morte nell'ottobre del 1909]]
[[File:Soledad Villafranca e Francisco Ferrer.jpg|220 px|thumb|[[Soledad Villafranca]] e [[Francisco Ferrer]]. Quest'ultimo fu accusato di essere l'istigatore delle rivolte e condannato a morte nell'ottobre del 1909]]


=== Martedì 27 ===
=== Martedì 27 ===
A Barcellona sin dalla mattina vengono innalzate centinaia di barricate e numerose armerie vengono assaltate ed [[espropriazione|espropriate]]. La [[violenza]] viene poi indirizzata verso le [[Chiesa|Chiese]] e le proprietà  ecclesiastiche. Nel giro di poche ore bruciano molti edifici religiosi ed un parrocco muore asfissiato nella chiesa in cui s'era rifugiato. Il culmine della [[anticlericalismo|violenza anticlericale]] è raggiunto nella notte tra martedì e mercoledì, in cui vanno a fuoco circa venti edifici nel centro della città  e otto conventi in periferia. L'[[anticlericalismo]] non coinvolge solo militanti e simpatizzanti della sinistra, ma anche militanti del Partito Repubblicano di Alexander Lerroux, che si caratterizzava proprio per il suo odio verso il clericalismo.<ref>Pomés Vives, Jordi (2009). «El republicanismo lerrouxista y su responsabilidad en los acontecimientos». In Antonio Moliner Prada. ''La Semana Trágica de Cataluña''. Alella (Barcelona): Nabla edizioni. pp. 137-167..</ref>
A Barcellona sin dalla mattina vengono innalzate centinaia di barricate e numerose armerie vengono assaltate ed [[espropriazione|espropriate]]. La [[violenza]] viene poi indirizzata verso le [[Chiesa|Chiese]] e le proprietà  ecclesiastiche. Nel giro di poche ore bruciano molti edifici religiosi ed un parrocco muore asfissiato nella chiesa in cui s'era rifugiato. Il culmine della [[anticlericalismo|violenza anticlericale]] è raggiunto nella notte tra martedì e mercoledì, in cui vanno a fuoco circa venti edifici nel centro della città  e otto conventi in periferia. L'[[anticlericalismo]] non coinvolge solo militanti e simpatizzanti della sinistra, ma anche militanti del Partito Repubblicano di Alexander Lerroux, che si caratterizzava proprio per il suo odio verso il clericalismo. <ref>Pomés Vives, Jordi (2009). «El republicanismo lerrouxista y su responsabilidad en los acontecimientos». In Antonio Moliner Prada. ''La Semana Trágica de Cataluña''. Alella (Barcelona): Nabla edizioni. pp. 137-167..</ref>


Ecco quindi che la protesta [[antimilitarista]] si trasforma ben presto in protesta contro la [[Chiesa]], accusata di avere il monopolio dell'educazione, attraverso il quale inculca nei giovani l'accettazione delle [[classismo|discriminazioni di classe]]. Le notizie dal Marocco sul Disastro del Barranco del Lobo, che aveva causato la morte di 200-300 riservisti, la maggior parte dei quali facevano parte del contingente partito da Barcellona il [[18 luglio]], fa esplodere definitivamente la rivolta insurrezionale.<ref>Il Disastro di Barranco del Lobo fu una disastrosa azione militare del 27 luglio 1909 che si verificò nei pressi di Melilla,durante la guerra di Melilla, in cui le truppe spagnole subirono una disastrosa sconfitta ad opera dei [http://it.wikipedia.org/wiki/Rif Riffs].</ref>
Ecco quindi che la protesta [[antimilitarista]] si trasforma ben presto in protesta contro la [[Chiesa]], accusata di avere il monopolio dell'educazione, attraverso il quale inculca nei giovani l'accettazione delle [[classismo|discriminazioni di classe]]. Le notizie dal Marocco sul Disastro del Barranco del Lobo, che aveva causato la morte di 200-300 riservisti, la maggior parte dei quali facevano parte del contingente partito da Barcellona il [[18 luglio]], fa esplodere definitivamente la rivolta insurrezionale. <ref>Il Disastro di Barranco del Lobo fu una disastrosa azione militare del 27 luglio 1909 che si verificò nei pressi di Melilla,durante la guerra di Melilla, in cui le truppe spagnole subirono una disastrosa sconfitta ad opera dei [http://it.wikipedia.org/wiki/Rif Riffs].</ref>


===Mercoledì 28 ===
===Mercoledì 28 ===
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