Scritti di Malatesta sulla Settimana Rossa: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "" con ""
m (1 revision imported)
 
m (Sostituzione testo - "" con "")
Riga 40: Riga 40:
== Umanità  Nova (28 giugno 1922) ==
== Umanità  Nova (28 giugno 1922) ==
[[File:Settimana rossa.jpg|330 px|thumb|Uno degli episodi cruciali della [[settimana rossa]]: il municipio di Alfonsine (Ravenna) dopo l'incendio appiccato dagli insorti]]
[[File:Settimana rossa.jpg|330 px|thumb|Uno degli episodi cruciali della [[settimana rossa]]: il municipio di Alfonsine (Ravenna) dopo l'incendio appiccato dagli insorti]]
Corre in certi ambienti la leggenda ch’io sia stato l’organizzatore della “Settimana Rossa” del 1914. Grande onore per me, ma purtroppo non meritato!
Corre in certi ambienti la leggenda ch’io sia stato l’organizzatore della “Settimana Rossa” del 1914. Grande onore per me, ma purtroppo non meritato!
La “Settimana Rossa” non fu un movimento preparato e voluto, ma avvenne impensatamente per la reazione spontanea di un popolo fiero ad una provocazione insensata e sanguinosa della forza pubblica.
La “Settimana Rossa” non fu un movimento preparato e voluto, ma avvenne impensatamente per la reazione spontanea di un popolo fiero ad una provocazione insensata e sanguinosa della forza pubblica.
Le cose andarono così.
Le cose andarono così.


Da parecchio tempo i partiti sovversivi e specialmente gli anarchici ed i sindacalisti si agitavano per ottenere la liberazione di Masetti e l’abolizione delle Compagnie di disciplina. Conferenze e comizi si moltiplicavano; ma gli effetti erano scarsi ed il governo non dava segni di cedere. Si cercava qualche altro modo di manifestazione più clamoroso, che potesse scuotere l’opinione pubblica ed impressionare le autorità . In un comizio in Ancona un militare (che non nomino perchè non so se ora ne avrebbe piacere) lanciò una proposta che fu accolta con entusiasmo. Siccome si avvicinava la prima domenica di giugno, in cui il mondo ufficiale commemora “la concessione” dello Statuto Albertino con riviste militari, ricevimenti reali e prefettizi, noi, diceva il proponente, dovremmo impedire o almeno disturbare la festa; convochiamo per il giorno dello Statuto comizi e cortei in tutte le città  d’Italia ed il governo sarà  costretto a tenere le truppe consegnate in quartiere o occupate in ser-vizio di pubblica sicurezza e le riviste non potranno farsi.
Da parecchio tempo i partiti sovversivi e specialmente gli anarchici ed i sindacalisti si agitavano per ottenere la liberazione di Masetti e l’abolizione delle Compagnie di disciplina. Conferenze e comizi si moltiplicavano; ma gli effetti erano scarsi ed il governo non dava segni di cedere. Si cercava qualche altro modo di manifestazione più clamoroso, che potesse scuotere l’opinione pubblica ed impressionare le autorità . In un comizio in Ancona un militare (che non nomino perchè non so se ora ne avrebbe piacere) lanciò una proposta che fu accolta con entusiasmo. Siccome si avvicinava la prima domenica di giugno, in cui il mondo ufficiale commemora “la concessione” dello Statuto Albertino con riviste militari, ricevimenti reali e prefettizi, noi, diceva il proponente, dovremmo impedire o almeno disturbare la festa; convochiamo per il giorno dello Statuto comizi e cortei in tutte le città  d’Italia ed il governo sarà  costretto a tenere le truppe consegnate in quartiere o occupate in ser-vizio di pubblica sicurezza e le riviste non potranno farsi.


L’idea, fatta sua dal periodico Volontà  che stampavamo allora in Ancona, fu sostenuta e pro-pagata con calore, e quando giunse la prima domenica di giugno, attuata in molte città . Le riviste non si fecero: la manifestazione era riuscita, e noi non avremmo per allora spinte le cose più oltre, anche perchè andava maturando in Italia un movimento generale e non avevamo interesse a spendere le nostre forze in tentativi isolati. Ma la stupidaggine e la brutalità  della polizia disposero altrimenti.
L’idea, fatta sua dal periodico Volontà  che stampavamo allora in Ancona, fu sostenuta e pro-pagata con calore, e quando giunse la prima domenica di giugno, attuata in molte città . Le riviste non si fecero: la manifestazione era riuscita, e noi non avremmo per allora spinte le cose più oltre, anche perchè andava maturando in Italia un movimento generale e non avevamo interesse a spendere le nostre forze in tentativi isolati. Ma la stupidaggine e la brutalità  della polizia disposero altrimenti.
64 364

contributi