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K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "http://www.gianobifronte.it/6_MONDO_BESTIALE/6a_contro_l_umanita/00%20siti/il_cupo_universo_della_schiavitu.htm" con "http://archive.is/L37SF") |
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L'abolizionismo come movimento politico si sviluppò sulla base di considerazioni umanitarie emerse durante l'illuminismo e prese piede in Europa e in America tra la fine del secolo XVIII e il secolo XIX. In [[Francia]], la voce ''Tratta dei negri'' dell'Encyclopédie, redatto da Louis de Jaucourt nel [[1776]], condannava la schiavitù e il commercio degli schiavi che «viola la religione, la morale, le leggi naturali, e tutti i diritti naturali dell'uomo». | L'abolizionismo come movimento politico si sviluppò sulla base di considerazioni umanitarie emerse durante l'illuminismo e prese piede in Europa e in America tra la fine del secolo XVIII e il secolo XIX. In [[Francia]], la voce ''Tratta dei negri'' dell'Encyclopédie, redatto da Louis de Jaucourt nel [[1776]], condannava la schiavitù e il commercio degli schiavi che «viola la religione, la morale, le leggi naturali, e tutti i diritti naturali dell'uomo». | ||
Essendo gli Stati Uniti d'America la "patria schiavista" per eccellenza, è naturale che proprio in quel paese si sviluppò un forte movimento abolizionista di tendenza [[Nonviolenza|non-violenta]]. L'anarchico [[Henry David Thoreau]] arrivò a rifiutarsi di pagare le tasse ad uno stato che utilizzava i suoi soldi per schiavizzare altri esseri umani e portare avanti guerre colonialistiche. <ref>Si veda ''[[Disobbedienza Civile (testo)|Disobbedienza civile]]''</ref> Ci furono però anche uomini come [[John Brown]], [[Edwin Coppock]], [[Barclay Coppock]], [[Albert Hazlett]], [[Aaron D. Stevens]] ed altri, che non si fecero remore ad usare la forza per liberare gli schiavi dal loro stato di oppressione. <ref>Si legga la difesa di Thoreau nei confronti di John Brown: ''[http://thoreau.eserver.org/plea.html A Plea for Captain John Brown]''</ref> | Essendo gli Stati Uniti d'America la "patria schiavista" per eccellenza, è naturale che proprio in quel paese si sviluppò un forte movimento abolizionista di tendenza [[Nonviolenza|non-violenta]]. L'anarchico [[Henry David Thoreau]] arrivò a rifiutarsi di pagare le tasse ad uno stato che utilizzava i suoi soldi per schiavizzare altri esseri umani e portare avanti guerre colonialistiche. <ref>Si veda ''[[Disobbedienza Civile (testo)|Disobbedienza civile]]''</ref> Ci furono però anche uomini come [[John Brown]], [[Edwin Coppock]], [[Barclay Coppock]], [[Albert Hazlett]], [[Aaron D. Stevens]] ed altri, che non si fecero remore ad usare la forza per liberare gli schiavi dal loro stato di oppressione. <ref>Si legga la difesa di Thoreau nei confronti di John Brown: ''[https://web.archive.org/web/20120621084701/http://thoreau.eserver.org/plea.html A Plea for Captain John Brown]''</ref> | ||
Si giunse alla soppressione della schiavitù dopo la [[rivoluzione francese]] e la rivolta ad Haiti: nel 1794 fu abolita nelle colonie francesi (1794), ma Napoleone la dovette ripristinare nel [[1802]] per fare un favore alla borghesia creola. L'abolizione della tratta di schiavi (Francia [[1791]], Danimarca [[1792]], Gran Bretagna e Stati Uniti [[1807]], Olanda [[1814]] ecc.) non fece però scomparire il fenomeno, che di fatto proseguì clandestinamente. Alla fine si giunse ai divieti alla schiavitù nelle colonie britanniche (1833), francesi e olandesi (1848), negli Stati Uniti (1863, durante la guerra civile americana), a Cuba e Portorico (1870). Nel [[1839]] fu costituita in [[Gran Bretagna]] l'''[[Anti-Slavery International]]'', una [[ONG]] (ancora oggi attiva) fondata per contrastare ogni forma di schiavitù. | Si giunse alla soppressione della schiavitù dopo la [[rivoluzione francese]] e la rivolta ad Haiti: nel 1794 fu abolita nelle colonie francesi (1794), ma Napoleone la dovette ripristinare nel [[1802]] per fare un favore alla borghesia creola. L'abolizione della tratta di schiavi (Francia [[1791]], Danimarca [[1792]], Gran Bretagna e Stati Uniti [[1807]], Olanda [[1814]] ecc.) non fece però scomparire il fenomeno, che di fatto proseguì clandestinamente. Alla fine si giunse ai divieti alla schiavitù nelle colonie britanniche (1833), francesi e olandesi (1848), negli Stati Uniti (1863, durante la guerra civile americana), a Cuba e Portorico (1870). Nel [[1839]] fu costituita in [[Gran Bretagna]] l'''[[Anti-Slavery International]]'', una [[ONG]] (ancora oggi attiva) fondata per contrastare ogni forma di schiavitù. |