Schiavismo: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - ",<ref>" con ", <ref>"
m (Sostituzione testo - "»<ref>" con "» <ref>")
m (Sostituzione testo - ",<ref>" con ", <ref>")
Riga 34: Riga 34:
Il [[2 giugno]] [[1537]], papa Paolo III nella sua lettera ''Veritas ipsa'' indirizzata al cardinale Jean de Tavera, dichiarava che gli Amerindi erano esseri umani come gli altri, condannando la pratica della schiavitù. Questo sarà  ribadito ufficialmente attraverso la bolla pontificia ''Sublimis Deus'' pubblicata pochi giorni dopo.
Il [[2 giugno]] [[1537]], papa Paolo III nella sua lettera ''Veritas ipsa'' indirizzata al cardinale Jean de Tavera, dichiarava che gli Amerindi erano esseri umani come gli altri, condannando la pratica della schiavitù. Questo sarà  ribadito ufficialmente attraverso la bolla pontificia ''Sublimis Deus'' pubblicata pochi giorni dopo.


La [[Chiesa]] si oppose quindi allo sterminio degli amerindi e alla loro schiavizzazione, ma questo fu forse una conseguenza della scarsa propensione al lavoro degli autoctoni più che al riconoscimento del loro intrinseco diritto umano. Infatti la predicazione dell'[[uguaglianza]] tra gli uomini e la condanna della schiavitù degli amerindi, non impedì agli uomini di Chiesa di accettare l'importazione di africani da utilizzare come schiavi. Lo stesso frate ''Bartolomé de Las Casas'',<ref>[http://www.survival.it/articoli/3212-las-casas Perché tutte le persone su questa terra sono uomini]</ref> pur denunciando il genocidio degli Indios nel suo saggio ''Brevissima relazione sulla distruzione delle Indie occidentali'' (1542), non ebbe in un primo momento ad opporsi alla tratta degli africani. In seguito, nel suo ''Istoria o Brevissima Relazione della Distruttione dell'Indie Occidentali di Mons. Reverendissimo Don Bartolomeo Dalle Case'', <ref>Sivigliano dell'ordine dei Predicatori trad. di G.Castellani, Venezia, 1643,</ref>, si schierò definitivamente contro ogni forma di sfruttamento e schiavitù e per questo costretto a rientrare in [[Spagna|patria]]. Schieratosi con gli ultimi e gli oppressi, per alcuni religiosi Bartolomé de Las Casas è da considerare il vero padre della [[Teologia della liberazione]].
La [[Chiesa]] si oppose quindi allo sterminio degli amerindi e alla loro schiavizzazione, ma questo fu forse una conseguenza della scarsa propensione al lavoro degli autoctoni più che al riconoscimento del loro intrinseco diritto umano. Infatti la predicazione dell'[[uguaglianza]] tra gli uomini e la condanna della schiavitù degli amerindi, non impedì agli uomini di Chiesa di accettare l'importazione di africani da utilizzare come schiavi. Lo stesso frate ''Bartolomé de Las Casas'', <ref>[http://www.survival.it/articoli/3212-las-casas Perché tutte le persone su questa terra sono uomini]</ref> pur denunciando il genocidio degli Indios nel suo saggio ''Brevissima relazione sulla distruzione delle Indie occidentali'' (1542), non ebbe in un primo momento ad opporsi alla tratta degli africani. In seguito, nel suo ''Istoria o Brevissima Relazione della Distruttione dell'Indie Occidentali di Mons. Reverendissimo Don Bartolomeo Dalle Case'', <ref>Sivigliano dell'ordine dei Predicatori trad. di G.Castellani, Venezia, 1643,</ref>, si schierò definitivamente contro ogni forma di sfruttamento e schiavitù e per questo costretto a rientrare in [[Spagna|patria]]. Schieratosi con gli ultimi e gli oppressi, per alcuni religiosi Bartolomé de Las Casas è da considerare il vero padre della [[Teologia della liberazione]].


La cattolicissima [[Spagna]] fu scossa da un grande dibattito ingenerato dalle denunce di de las Casas; tra i favorevoli alla schiavitù si distinsero tristemente le tesi di Juan Ginés de Sepúlveda che sosteneva l'inferiorità  degli indios e la necessità  della conquista per portare l'evangelizzazione nelle Americhe. Ci furono indubbiamente missionari che si schierarono dalla parte degli indios oppressi, ma le alte sfere della [[Chiesa]] mantennero atteggiamenti ambigui, non appoggiando apertamente la schiavitù ma nemmeno condannandola espressamente. <ref>[http://pasquale1.wordpress.com/2007/05/29/la-chiesa-giustifica-la-schiavitu/ La Chiesa giustifica la schivitù]</ref>
La cattolicissima [[Spagna]] fu scossa da un grande dibattito ingenerato dalle denunce di de las Casas; tra i favorevoli alla schiavitù si distinsero tristemente le tesi di Juan Ginés de Sepúlveda che sosteneva l'inferiorità  degli indios e la necessità  della conquista per portare l'evangelizzazione nelle Americhe. Ci furono indubbiamente missionari che si schierarono dalla parte degli indios oppressi, ma le alte sfere della [[Chiesa]] mantennero atteggiamenti ambigui, non appoggiando apertamente la schiavitù ma nemmeno condannandola espressamente. <ref>[http://pasquale1.wordpress.com/2007/05/29/la-chiesa-giustifica-la-schiavitu/ La Chiesa giustifica la schivitù]</ref>
64 364

contributi