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[[File:Saverio friscia.gif|thumb|650 px|Saverio Friscia (a destra) e [[Bakunin]]]]'''Saverio Friscia''' (Sciacca, [[11 novembre]] [[1813]] - [[22 febbraio]] [[1886]]), è stato [[medicina sociale|medico]], anarchico e militante dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale dei Lavoratori]].
[[File:S Friscia.JPG|miniatura|Saverio Friscia]]
'''Saverio Friscia''' (Sciacca, [[11 novembre]] [[1813]] - [[22 febbraio]] [[1886]]), è stato [[medicina sociale|medico]], anarchico e militante dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale dei Lavoratori]].


== Biografia ==
== Biografia ==
:«Amicissimo di Proudhon, di Reclus, di Cafiero, di A. Costa si mantenne in buone relazioni con Mazzini..Rivoluzionari lo ebbero sempre al fianco nelle loro lotte, sostegno prezioso...Ovunque vi era un diritto da proclamare, una tirannia da abbattere, un'ingiustizia da rivendicare, delitto da svelare e punire, Friscia accorse con la forza del suo braccio e del suo cervello. Con lui si spense una bella, nobile figura di internazionalista e di rivoluzionario» ([[Camillo Berneri]], ''Uomini e idee. Saverio Friscia.'') <ref>Pubblicato su ''L'Avanguardia'' il [[14 febbraio]] [[1915]]. Ripubblicato poi dalla rivista anarchica argentina [[Culmine]] il [[20 febbraio]] [[1926]]</ref>
[[File:Saverio friscia.gif|thumb|300px|left|[[Bakunin]] tra [[Giuseppe Fanelli]] (a sinistra) e [[Saverio Friscia]] (a destra).]]
:«Amicissimo di Proudhon, di Reclus, di Cafiero, di A. Costa si mantenne in buone relazioni con Mazzini..Rivoluzionari lo ebbero sempre al fianco nelle loro lotte, sostegno prezioso...Ovunque vi era un diritto da proclamare, una tirannia da abbattere, un'ingiustizia da rivendicare, delitto da svelare e punire, Friscia accorse con la forza del suo braccio e del suo cervello. Con lui si spense una bella, nobile figura di [[internazionalista]] e di rivoluzionario» ([[Camillo Berneri]], ''Uomini e idee. Saverio Friscia.'') <ref>Pubblicato su ''L'Avanguardia'' il [[14 febbraio]] [[1915]]. Ripubblicato poi dalla [[rivista anarchica]] argentina [[Culmine]] il [[20 febbraio]] [[1926]]</ref>


'''Saverio Friscia''' nasce in Sicilia, a Sciacca, l'[[11 novembre]] [[1813]] da Michele e Michelangiola Sortino. I genitori volevano farne un ecclesiastico, per questo da ragazzo frequenta il seminario. Laureatosi in [[medicina sociale|medicina]] all'Università di Palermo ([[1837]]), segue i principi della medicina omeopatica che s'era diffusa in Sicilia insieme ai principi di [[Fourier]].
'''Saverio Friscia''' nasce in Sicilia, a Sciacca, l'[[11 novembre]] [[1813]] da Michele e Michelangiola Sortino. I genitori volevano farne un ecclesiastico, per questo da ragazzo frequenta il seminario. Laureatosi in [[medicina sociale|medicina]] all'Università di Palermo ([[1837]]), segue i principi della medicina omeopatica che s'era diffusa in Sicilia insieme ai principi di [[Fourier]].


Dopo la laurea ritorna nel suo paese natale, entra a far parte della massoneria anche grazie all'omonimo cugino frate domenicano, tenace antiborbonico che aveva scontato tredici anni di [[carcere]] duro per aver partecipato ad una congiura carbonara. Inizialmente Friscia abbraccia le idee mazziniane, partecipa all'insurrezione antiborbonica siciliana del [[1848]], viene eletto al Parlamento generale di Sicilia (1848-49) e promuove sulle pagine del giornale ''L'Armamento'' l'arruolamento volontario popolare in difesa della [[rivoluzione]].  
Dopo la laurea ritorna nel suo paese natale, entra a far parte della massoneria anche grazie all'omonimo cugino frate domenicano, tenace antiborbonico che aveva scontato tredici anni di [[carcere]] duro per aver partecipato ad una congiura carbonara. Inizialmente Friscia abbraccia le idee mazziniane, partecipa all'insurrezione antiborbonica siciliana del [[1848]], viene eletto al Parlamento generale di Sicilia (1848-49) e promuove sulle pagine del giornale ''L'Armamento'' l'arruolamento volontario popolare in difesa della [[rivoluzione]].  


Arrestato nel [[1849]] (detenuto a Trapani e nell'isola di Favignana), nel [[1850]] sceglie di espatriare anche per proteggere la sua famiglia dalle persecuzioni [[polizia|poliziesche]]. Appoggia l'unità d'Italia abbracciando le [[federalismo|idee federaliste]] di Carlo Cattaneo, nel [[1851]] raggiunge Parigi e si sposa con una ricca donna belga. In seguito raggiungerà Genova dove esercita la professione medica.
Arrestato nel [[1849]] (detenuto a Trapani e nell'isola di Favignana), nel [[1850]] sceglie di espatriare anche per proteggere la sua famiglia dalle persecuzioni [[polizia|poliziesche]]. Appoggia l'unità d'Italia abbracciando le [[federalismo|idee federaliste]] di Carlo Cattaneo, nel [[1851]] raggiunge Parigi e si sposa con una ricca donna belga. In seguito raggiungerà Genova dove esercita la professione medica.


Dopo la "spedizione dei mille", ritorna in Sicilia avvicinandosi alle idee di Garibaldi. A lui perora la causa siciliana, descrivendogli minuziosamente la condizione di disagio in cui vivevano molti contadini dell'isola. Per questo promuoverà l'idea di [[espropriazione]] dei beni ecclesiastici da ridistribuire ai contadini (idea che non per colpa sua non fu mai messa in pratica). A causa delle sue critiche all'operato dei [[militarismo|militari]] in Sicilia, viene destituito dal suo incarico e si ritrova a svolgere una funzione di intermediario tra le varie anime democratiche che popolano la Sicilia.
Dopo la "spedizione dei mille", ritorna in Sicilia avvicinandosi alle idee di Garibaldi. A lui perora la causa siciliana, descrivendogli minuziosamente la condizione di disagio in cui vivevano molti contadini dell'isola. Per questo promuoverà l'idea di [[espropriazione]] dei beni ecclesiastici da ridistribuire ai contadini (idea che non per colpa sua non fu mai messa in pratica). A causa delle sue critiche all'operato dei [[militarismo|militari]] in Sicilia, viene destituito dal suo incarico e si ritrova a svolgere una funzione di intermediario tra le varie anime democratiche che popolano la Sicilia.


Eletto deputato (1861) del collegio Sciacca-Menfi nella VII legislatura (poi di Palermo nella IX e nuovamente di Sciacca fino alla XIV), promovendo lo sviluppo economico della Sicilia. Nel [[1863]] si trasferisce a Napoli e durante il biennio 1863-65 stringe rapporti politici ed epistolari con Mazzini, al quale perora la causa meridionalista; collabora al democratico ''Popolo d'Italia'', si batte in favore dell'incameramento dei beni ecclesiastici purché fossero restituiti al popolo (1865) e prosegue nel suo lavoro di deputato «come mezzo per educare il popolo e come modo di protesta contro il sistema» (Lettera a M. Speciale, [[16 giugno]] [[1865]]).
Eletto deputato (1861) del collegio Sciacca-Menfi nella VII legislatura (poi di Palermo nella IX e nuovamente di Sciacca fino alla XIV), promovendo lo sviluppo economico della Sicilia. Nel [[1863]] si trasferisce a Napoli e durante il biennio 1863-65 stringe rapporti politici ed epistolari con Mazzini, al quale perora la causa meridionalista; collabora al democratico ''Popolo d'Italia'', si batte in favore dell'incameramento dei beni ecclesiastici purché fossero restituiti al popolo (1865) e prosegue nel suo lavoro di deputato «come mezzo per educare il popolo e come modo di protesta contro il sistema» (Lettera a M. Speciale, [[16 giugno]] [[1865]]).
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La nascita della [[Prima Internazionale]], la conoscenza di [[Proudhon]] e soprattutto l'amicizia con [[Bakunin]], che all'epoca si trovava a Napoli, lo portano ad abbracciare le [[federalismo|idee federaliste]] e antiautoritarie, auspicando un'[[Italia]] non unificata e ritenendo si potesse concretizzare una Sicilia indipendente o al limite federata con altre regioni.  
La nascita della [[Prima Internazionale]], la conoscenza di [[Proudhon]] e soprattutto l'amicizia con [[Bakunin]], che all'epoca si trovava a Napoli, lo portano ad abbracciare le [[federalismo|idee federaliste]] e antiautoritarie, auspicando un'[[Italia]] non unificata e ritenendo si potesse concretizzare una Sicilia indipendente o al limite federata con altre regioni.  


Il [[1868]] è l'anno in cui le [[Bakunin|idee bakuniste]] presero la strada della capillare organizzazione, nel tentativo di scalzare l'egemonia mazziniana dal movimento operaio e di diffondere le teorie [[socialismo rivoluzionario|socialiste rivoluzionarie]] e anarchiche. Friscia, insieme a [[Carlo Gambuzzi]], [[Giuseppe Fanelli]] e [[Alberto Tucci]], è tra i fondatori del circolo “Libertà e Giustizia” e di un omonimo [[stampa anarchica|giornale]]. Divenuto organizzatore della sezione di Catania dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|A.I.L]], nel settembre [[1868]] partecipa a Berna al secondo congresso della [[Lega per la Pace e la Libertà]], durante il quale i [[Bakunin|bakunisti]] (tra cui [[Giuseppe Fanelli]], [[Carlo Gambuzzi]], [[Umberto Tucci]]), messi in minoranza, abbandonano i lavori per dar vita all'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici|Alleanza internazionale per la democrazia socialista]].  
Il [[1868]] è l'anno in cui le [[Bakunin|idee bakuniste]] presero la strada della capillare organizzazione, nel tentativo di scalzare l'egemonia mazziniana dal movimento operaio e di diffondere le teorie [[socialismo rivoluzionario|socialiste rivoluzionarie]] e anarchiche. Friscia, insieme a [[Carlo Gambuzzi]], [[Giuseppe Fanelli]] e [[Alberto Tucci]], è tra i fondatori del circolo “Libertà e Giustizia” e di un omonimo [[stampa anarchica|giornale]]. Divenuto organizzatore della sezione di Catania dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|A.I.L]], nel settembre [[1868]] partecipa a Berna al secondo congresso della [[Lega per la Pace e la Libertà]], durante il quale i [[Bakunin|bakunisti]] (tra cui [[Giuseppe Fanelli]], [[Carlo Gambuzzi]], [[Umberto Tucci]]), messi in minoranza, abbandonano i lavori per dar vita all'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici|Alleanza internazionale per la democrazia socialista]].  


Nel [[1871]] il giornale internazionalista ''L'Eguaglianza'', di Agrigento, pubblica ''L'Internazionale e Mazzini'', un articolo scritto da Friscia, o comunque da lui ispirato, nel quale si polemizza contro lo statalismo di Mazzini e il suo attacco alla [[Comune di Parigi]]. Nell'agosto [[1872]] è delegato al congresso di Rimini delle sezioni italiane dell'Internazionale, che sancisce l'adesione degli internazionalisti italiani alle posizioni di [[Bakunin]] e il rifiuto della linea di [[Marx]] ed [[Engels]].
Nel [[1871]] il giornale [[internazionalista]] ''L'Eguaglianza'', di Agrigento, pubblica ''L'Internazionale e Mazzini'', un articolo scritto da Friscia, o comunque da lui ispirato, nel quale si polemizza contro lo statalismo di Mazzini e il suo attacco alla [[Comune di Parigi]]. Nell'agosto [[1872]] è delegato al congresso di Rimini delle sezioni italiane dell'Internazionale, che sancisce l'adesione degli internazionalisti italiani alle posizioni di [[Bakunin]] e il rifiuto della linea di [[Marx]] ed [[Engels]].


Saverio Friscia muore il [[22 febbraio]] [[1886]].
Saverio Friscia muore il [[22 febbraio]] [[1886]].
==Note==
==Note==
<references/>
<references/>
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*G.C. Marino, ''Saverio Friscia, socialista libertario'', Palermo 1986 (con ulter. bibl.);
*G.C. Marino, ''Saverio Friscia, [[socialista]] libertario'', Palermo 1986 (con ulter. bibl.)  
*G. Sanfilippo, ''Saverio Friscia e la sua battaglia per il federalismo e le autonomie locali'', in Nuove Prospettive meridionali, V (1995), pp. 29-42.
*G. Sanfilippo, ''Saverio Friscia e la sua battaglia per il federalismo e le autonomie locali'', in Nuove Prospettive meridionali, V (1995), pp. 29-42
 
== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Storia del movimento libertario in Italia]]
*[[Storia del movimento libertario in Italia]]


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://ienaridensnexus.blogspot.it/2011/02/saverio-friscia.html Altra biografia]
*[http://archive.is/rwfi Biografia]
*[http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=saverio+friscia&source=web&cd=3&ved=0CF4QFjAC&url=http%3A%2F%2Fwww.liberliber.it%2Fmediateca%2Flibri%2Fg%2Fguardione%2Fsaverio_friscia%2Fpdf%2Fguardione_saverio_friscia.pdf&ei=522vT7a_O8Xt-gaxg8yGCQ&usg=AFQjCNEooOMtSJVTIAbou7YBrcPsjaiWBg&cad=rja Saverio Friscia (pdf)] di Francesco Guardione
*[http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=saverio+friscia&source=web&cd=3&ved=0CF4QFjAC&url=http%3A%2F%2Fwww.liberliber.it%2Fmediateca%2Flibri%2Fg%2Fguardione%2Fsaverio_friscia%2Fpdf%2Fguardione_saverio_friscia.pdf&ei=522vT7a_O8Xt-gaxg8yGCQ&usg=AFQjCNEooOMtSJVTIAbou7YBrcPsjaiWBg&cad=rja ''Saverio Friscia''] di Francesco Guardione
 
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