Saverio Friscia: differenze tra le versioni

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La nascita della [[Prima Internazionale]], la conoscenza di [[Proudhon]] e soprattutto l'amicizia con [[Bakunin]], che all'epoca si trovava a Napoli, lo portano ad abbracciare le [[federalismo|idee federaliste]] e antiautoritarie, auspicando un'[[Italia]] non unificata e ritenendo si potesse concretizzare una Sicilia indipendente o al limite federata con altre regioni.  
La nascita della [[Prima Internazionale]], la conoscenza di [[Proudhon]] e soprattutto l'amicizia con [[Bakunin]], che all'epoca si trovava a Napoli, lo portano ad abbracciare le [[federalismo|idee federaliste]] e antiautoritarie, auspicando un'[[Italia]] non unificata e ritenendo si potesse concretizzare una Sicilia indipendente o al limite federata con altre regioni.  


Il [[1868]] è l'anno in cui le [[Bakunin|idee bakuniste]] presero la strada della capillare organizzazione, nel tentativo di scalzare l'egemonia mazziniana dal movimento operaio e di diffondere le teorie [[socialismo rivoluzionario|socialiste rivoluzionarie]] e anarchiche. Friscia, insieme a [[Carlo Gambuzzi]], [[Giuseppe Fanelli]] e [[Alberto Tucci]], è tra i fondatori del circolo “Libertà  e Giustizia” e di un omonimo [[stampa anarchica|giornale]]. Divenuto organizzatore della sezione di Catania dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|A.I.L]], nel settembre [[1868]] partecipa a Berna al secondo congresso della [[Lega per la Pace e la Libertà ]], durante il quale i [[Bakunin|bakunisti]] (tra cui [[Giuseppe Fanelli]], [[Carlo Gambuzzi]], [[Umberto Tucci]]), messi in minoranza, abbandonano i lavori per dar vita all'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici|Alleanza internazionale per la democrazia socialista]].  
Il [[1868]] è l'anno in cui le [[Bakunin|idee bakuniste]] presero la strada della capillare organizzazione, nel tentativo di scalzare l'egemonia mazziniana dal movimento operaio e di diffondere le teorie [[socialismo rivoluzionario|socialiste rivoluzionarie]] e anarchiche. Friscia, insieme a [[Carlo Gambuzzi]], [[Giuseppe Fanelli]] e [[Alberto Tucci]], è tra i fondatori del circolo “Libertà  e Giustizia” e di un omonimo [[stampa anarchica|giornale]]. Divenuto organizzatore della sezione di Catania dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|A.I.L]], nel settembre [[1868]] partecipa a Berna al secondo congresso della [[Lega per la Pace e la Libertà]], durante il quale i [[Bakunin|bakunisti]] (tra cui [[Giuseppe Fanelli]], [[Carlo Gambuzzi]], [[Umberto Tucci]]), messi in minoranza, abbandonano i lavori per dar vita all'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici|Alleanza internazionale per la democrazia socialista]].  


Nel [[1871]] il giornale internazionalista ''L'Eguaglianza'', di Agrigento, pubblica ''L'Internazionale e Mazzini'', un articolo scritto da Friscia, o comunque da lui ispirato, nel quale si polemizza contro lo statalismo di Mazzini e il suo attacco alla [[Comune di Parigi]]. Nell'agosto [[1872]] è delegato al congresso di Rimini delle sezioni italiane dell'Internazionale, che sancisce l'adesione degli internazionalisti italiani alle posizioni di [[Bakunin]] e il rifiuto della linea di [[Marx]] ed [[Engels]].
Nel [[1871]] il giornale internazionalista ''L'Eguaglianza'', di Agrigento, pubblica ''L'Internazionale e Mazzini'', un articolo scritto da Friscia, o comunque da lui ispirato, nel quale si polemizza contro lo statalismo di Mazzini e il suo attacco alla [[Comune di Parigi]]. Nell'agosto [[1872]] è delegato al congresso di Rimini delle sezioni italiane dell'Internazionale, che sancisce l'adesione degli internazionalisti italiani alle posizioni di [[Bakunin]] e il rifiuto della linea di [[Marx]] ed [[Engels]].
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