Salvador Seguí Rubinat: differenze tra le versioni

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[[File:Quemades,_Seguí_i_Pestaña.jpg|thumb|250px|'''Salvador Seguí''' tra Salvador Quemades (sinistra) e àngel Pestaña (destra)]]
[[File:Quemades,_Seguí_i_Pestaña.jpg|thumb|250px|'''Salvador Seguí''' tra Salvador Quemades (sinistra) e Ángel Pestaña (destra)]]
'''Salvador Seguí Rubinat''' (Tornabous, [[23 dicembre]] [[1886]] - Barcellona [[10 marzo]] [[1923]]) è stato un [[anarchico]] e un [[anarco-sindacalista]] catalano (Spagna). Fu assassinato dai ''pistoleros'' dei ''[[Sindicatos Libres]]'' a causa della sua attività  in favore della classe lavoratrice catalana.
'''Salvador Seguí Rubinat''' (Tornabous, [[23 dicembre]] [[1886]] - Barcellona [[10 marzo]] [[1923]]) è stato un [[anarchico]] e un [[anarco-sindacalista]] catalano (Spagna). Fu assassinato dai ''pistoleros'' dei ''[[Sindicatos Libres]]'' a causa della sua attività  in favore della classe lavoratrice catalana.


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Salvador Segui è stato tra coloro che più di tutti ha spinto per la creazione di un Comitato Obrero, entrando per un certo periodo anche a far parte del consiglio direttivo. Nel [[1916]], Segui lavora per l'unità  d'intenti tra [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] e [[UGT]] (sindacato socialista), ovvero per la creazione di un fronte unito del movimento operaio spagnolo. Come risultato si avrà  prima la proclamazione di uno [[sciopero generale]] di 24 ore contro l’aumento dei prezzi, poi uno [[sciopero generale]] ad oltranza proclamato nel [[1917]]. La protesta avrà  un buon successo: viene infatti ottenuta la giornata lavorativa di 8 ore.
Salvador Segui è stato tra coloro che più di tutti ha spinto per la creazione di un Comitato Obrero, entrando per un certo periodo anche a far parte del consiglio direttivo. Nel [[1916]], Segui lavora per l'unità  d'intenti tra [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] e [[UGT]] (sindacato socialista), ovvero per la creazione di un fronte unito del movimento operaio spagnolo. Come risultato si avrà  prima la proclamazione di uno [[sciopero generale]] di 24 ore contro l’aumento dei prezzi, poi uno [[sciopero generale]] ad oltranza proclamato nel [[1917]]. La protesta avrà  un buon successo: viene infatti ottenuta la giornata lavorativa di 8 ore.


Eletto segretario generale della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] della Catalogna durante il Congresso Regionale di (1918), Segui propone l’intervento degli insegnanti razionalisti nei sindacati. La sua proposta viene accettata. Nei congressi successivi, insieme ad [[àngel Pestaña]] e [[Juan Peiró]], si oppone al radicalismo dei settori oltranzisti del [[sindacalismo|sindacato anarco-sindacalista]] spagnolo. È sua anche la proposta di ritirare la [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] dalla [[Terza Internazionale]].
Eletto segretario generale della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] della Catalogna durante il Congresso Regionale di (1918), Segui propone l’intervento degli insegnanti razionalisti nei sindacati. La sua proposta viene accettata. Nei congressi successivi, insieme ad [[Ángel Pestaña]] e [[Juan Peiró]], si oppone al radicalismo dei settori oltranzisti del [[sindacalismo|sindacato anarco-sindacalista]] spagnolo. È sua anche la proposta di ritirare la [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] dalla [[Terza Internazionale]].


Segui più volte viene tratto in arresto a causa della sua attività  [[anarco-sindacalista]]. Durante lo [[sciopero della Canadiense]] (Barcellona, 1919) viene incarcerato e poi liberato lo stesso giorno; appena uscito dalla [[carcere|prigione]] dà  immediata prova della sua abilità  oratoria tenendo un comizio in cui illustra alla folla il risultato degli accordi col [[governo]]. Nel novembre del [[1920]], insieme a Lluís Companys, al sindacalista [[Martí Barrera]] e altre 36 persone, viene deportato al Castello di Mola (Mahon).
Segui più volte viene tratto in arresto a causa della sua attività  [[anarco-sindacalista]]. Durante lo [[sciopero della Canadiense]] (Barcellona, 1919) viene incarcerato e poi liberato lo stesso giorno; appena uscito dalla [[carcere|prigione]] dà  immediata prova della sua abilità  oratoria tenendo un comizio in cui illustra alla folla il risultato degli accordi col [[governo]]. Nel novembre del [[1920]], insieme a Lluís Companys, al sindacalista [[Martí Barrera]] e altre 36 persone, viene deportato al Castello di Mola (Mahon).
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