Sébastien Faure: differenze tra le versioni

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Nel [[1914]], con lo scoppio della guerra, comincia a svilupparsi il suo lato pacifista e [[antimilitarismo |antimilitarista]], incitando insieme ad altri compagni, come per esempio [[Madeleine Vernet]], alla diserzione le truppe [[militari]] che debbono partire per il fronte. Nel [[1916]] lancia il periodico «[[C'est qu'il faut dire]]» (Quello che bisogna dire), a cui collaboreranno diversi anarchici francesi ([[Madeleine Vernet]]...). [[1918|Due anni dopo]] è arrestato per aver organizzato una manifestazione libertaria non autorizzata.
Nel [[1914]], con lo scoppio della guerra, comincia a svilupparsi il suo lato pacifista e [[antimilitarismo |antimilitarista]], incitando insieme ad altri compagni, come per esempio [[Madeleine Vernet]], alla diserzione le truppe [[militari]] che debbono partire per il fronte. Nel [[1916]] lancia il periodico «[[C'est qu'il faut dire]]» (Quello che bisogna dire), a cui collaboreranno diversi anarchici francesi ([[Madeleine Vernet]]...). [[1918|Due anni dopo]] è arrestato per aver organizzato una manifestazione libertaria non autorizzata.


Dopo la fine della I guerra mondiale riporta alle stampe «[[Le Libertaire]]», che sarà editato dal [[1919]] fino al [[1939]]. Nel [[1921]] è tra gli esponenti di primo piano di coloro che denunciavano la degenerazione autoritaria della [[La Rivoluzione Russa|dittatura comunista sovietica]], opponendosi sia al settarismo [[autorità |autoritario]] dei [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|Piattaformisti]] che dei loro critici, sostenendo invece una sorta di [[sintetismo anarchico|sintesi]] tra il [[comunismo]], l'[[anarco-sindacalismo]] e l'[[ anarco-individualismo|individualismo]] denominato [[anarco-comunismo |comunismo libertario]].  
Dopo la fine della Prima guerra mondiale riporta alle stampe «[[Le Libertaire]]», che sarà pubblicato dal [[1919]] fino al [[1939]]. Nel [[1921]] è tra gli esponenti di primo piano di coloro che denunciavano la degenerazione autoritaria della [[La Rivoluzione Russa|dittatura comunista sovietica]], opponendosi sia al settarismo [[autorità |autoritario]] dei [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|Piattaformisti]] che dei loro critici, sostenendo invece una sorta di [[sintetismo anarchico|sintesi]] tra il [[comunismo]], l'[[anarco-sindacalismo]] e l'[[ anarco-individualismo|individualismo]] denominato [[anarco-comunismo |comunismo libertario]].  


Nel mese di gennaio del [[1922]] pubblica «La revue Anarchiste» (La Rivista Anarchica), che diventa la punta dell'iceberg del movimento anarchico francese fra le guerre mondiali. Faure è stato tra i fautori della nuova [[Federazione Anarchica|Federazione Anarchica Francese]] e della pubblicazione dell'organo ufficiale della stessa, «La Voix Libertarie» (La Voce Libertaria), pubblicato dal [[1928]] al [[1939]]. Durante gli "anni 30" milita attivamente nel Movimento Pacifista, partecipando alle iniziative della [[Lega Internazionale dei Combattenti per la Pace]].  
Nel mese di gennaio del [[1922]] pubblica «La revue Anarchiste» (La Rivista Anarchica), che diventa la punta dell'iceberg del movimento anarchico francese fra le guerre mondiali. Faure è stato tra i fautori della nuova [[Federazione Anarchica|Federazione Anarchica Francese]] e della pubblicazione dell'organo ufficiale della stessa, «La Voix Libertarie» (La Voce Libertaria), pubblicato dal [[1928]] al [[1939]]. Durante gli "anni 30" milita attivamente nel Movimento Pacifista, partecipando alle iniziative della [[Lega Internazionale dei Combattenti per la Pace]].  
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