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'''Sébastien Faure''' (Saint-Étienne, [[6 gennaio]] [[1858]] - Royan [[14 luglio]] [[1942]]) è stato un [[Pedagogia|pedagogista]], un propagandista e un militante anarchico francese. È stato uno dei principali sostenitori, insieme al russo [[Voline]] (Vsévolod Mijáilovich Eichenbaum), della forma organizzativa anarchica conosciuta come anarchismo di sintesi o [[sintetismo]], rifacendosi alla teoria dell'[[anarchismo senza aggettivi]].
'''Sébastien Faure''' (Saint-Étienne, [[6 gennaio]] [[1858]] - Royan [[14 luglio]] [[1942]]) è stato un [[Pedagogia|pedagogista]], un propagandista e un militante anarchico francese. È stato uno dei principali sostenitori, insieme al russo [[Voline]] (Vsévolod Mijáilovich Eichenbaum), della forma organizzativa anarchica conosciuta come anarchismo di sintesi o [[sintetismo]], rifacendosi alla teoria dell'[[anarchismo senza aggettivi]].


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Auguste Louis Sebastien Faure nasce a Saint-Étienne nel [[1858]] in una famiglia cattolica della classe media. Frequenta le scuole dei gesuiti "subendo" una formazione profondamente religiosa, poi, dopo il servizio militare, soggiorna per un anno in [[Gran Bretagna|Inghilterra]]. Rientrato in [[patria]], si sposa e si stabilisce a Bordeaux (sud-ovest della [[Francia]]).
Auguste Louis Sebastien Faure nasce a Saint-Étienne nel [[1858]] in una famiglia cattolica della classe media. Frequenta le scuole dei gesuiti "subendo" una formazione profondamente religiosa, poi, dopo il servizio militare, soggiorna per un anno in [[Gran Bretagna|Inghilterra]]. Rientrato in [[patria]], si sposa e si stabilisce a Bordeaux (sud-ovest della [[Francia]]).
   
   
Nel corso del tempo rivede le proprie convinzioni religiose, divenendo socialista e presentandosi, alle elezioni del [[1885]] come candidato del Partito Operaio ('''Parti Ouvrier''', ossia il partito marxista degli operai), ma senza ottenere l'elezione. Grazie all'influenza di [[Pëtr Kropotkin]], di [[Élisée Reclus]] e di [[Joseph Tortelier]] comincia ad interessarsi all'[[anarchismo]].  
Nel corso del tempo rivede le proprie convinzioni religiose, divenendo [[socialista]] e presentandosi, alle elezioni del [[1885]] come candidato del Partito Operaio ('''Parti Ouvrier''', ossia il partito marxista degli operai), ma senza ottenere l'elezione. Grazie all'influenza di [[Pëtr Kropotkin]], di [[Élisée Reclus]] e di [[Joseph Tortelier]] comincia ad interessarsi all'[[anarchismo]].  


Nel [[1894]] è uno degli accusati del cosiddetto "[[Processo dei trenta]]", in cui le [[autorità ]] francesi provarono, ma senza riuscirvi, a reprimere il movimento anarchico francese accusando alcuni noti esponenti del [[anarchismo|movimento]] transalpino. L'anno seguente fonda insieme a [[Louise Michel]] il periodico «Le Libertaire» (Il libertario), che pubblicherà  i propri numeri dal novembre [[1895]] al giugno [[1914]].
Nel [[1894]] è uno degli accusati del cosiddetto "[[Processo dei trenta]]", in cui le [[autorità]] francesi provarono, ma senza riuscirvi, a reprimere il movimento anarchico francese accusando alcuni noti esponenti del [[anarchismo|movimento]] transalpino. L'anno seguente fonda insieme a [[Louise Michel]] il periodico «[[Le Libertaire]]» (Il libertario), che pubblicherà i propri numeri dal novembre [[1895]] al giugno [[1914]].


Faure nel [[1899]] collabora alla fondazione del «Journal du Peuple» (Giornale del popolo) e nel [[1901]], a Lione, de «Le Quotidien» (Il Quotidiano). Durante gli anni dell’[[affare Dreyfuss]] si schiera dalla parte dei ''Dreyfusiani'' e diventa anche attivo nel [[neomalthusianesimo|movimento neomalthusiano]] (il movimento si ripromette il controllo delle nascite). In [[Francia]] è tra i principali sviluppatori dei [[pedagogia |metodi pedagogici]] libertari di [[Paul Robin]] e dal [[1904]] al [[1917]] dirige una [[scuola]] libertaria denominata ''La Ruche'' (L'alveare), a Rambouillet (vicino a Parigi).
Faure nel [[1899]] collabora alla fondazione del «Journal du Peuple» (Giornale del popolo) e nel [[1901]], a Lione, de «Le Quotidien» (Il Quotidiano). Durante gli anni dell'[[affare Dreyfuss]] si schiera dalla parte dei ''Dreyfusiani'' e diventa anche attivo nel [[neomalthusianesimo|movimento neomalthusiano]] (il movimento si ripromette il controllo delle nascite). In [[Francia]] è tra i principali sviluppatori dei [[pedagogia |metodi pedagogici]] libertari di [[Paul Robin]] e dal [[1904]] al [[1917]] dirige una [[scuola]] libertaria denominata ''La Ruche'' (L'alveare), a Rambouillet (vicino a Parigi).


Nel [[1914]], con lo scoppio della guerra, comincia a svilupparsi il suo lato pacifista e [[antimilitarismo |antimilitarista]], incitando insieme ad altri compagni, come per esempio [[Madeleine Vernet]], alla diserzione le truppe [[militari]] che debbono partire per il fronte. Nel [[1916]] lancia il periodico «[[C'est qu’il faut dire]]» (Quello che bisogna dire), a cui collaboreranno diversi anarchici francesi ([[Madeleine Vernet]] ...). [[1918|Due anni dopo]] è arrestato per aver organizzato una manifestazione libertaria non autorizzata.
Nel [[1914]], con lo scoppio della guerra, comincia a svilupparsi il suo lato pacifista e [[antimilitarismo |antimilitarista]], incitando insieme ad altri compagni, come per esempio [[Madeleine Vernet]], alla diserzione le truppe [[militari]] che debbono partire per il fronte. Nel [[1916]] lancia il periodico «[[C'est qu'il faut dire]]» (Quello che bisogna dire), a cui collaboreranno diversi anarchici francesi ([[Madeleine Vernet]]...). [[1918|Due anni dopo]] è arrestato per aver organizzato una manifestazione libertaria non autorizzata.


Dopo la fine della I guerra mondiale riporta alle stampe «Le Libertaire», che sarà  editato dal [[1919]] fino al [[1939]]. Nel [[1921]] è tra gli esponenti di primo piano di coloro che denunciavano la degenerazione autoritaria della [[La Rivoluzione Russa|dittatura comunista sovietica]], opponendosi sia al settarismo [[autorità  |autoritario]] dei [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|Piattaformisti]] che dei loro critici, sostenendo invece una sorta di [[sintetismo anarchico|sintesi]] tra il [[comunismo]], l'[[anarco-sindacalismo]] e l'[[ anarco-individualismo|individualismo]] denominato [[anarco-comunismo |comunismo libertario]].  
Dopo la fine della Prima guerra mondiale riporta alle stampe «[[Le Libertaire]]», che sarà pubblicato dal [[1919]] fino al [[1939]]. Nel [[1921]] è tra gli esponenti di primo piano di coloro che denunciavano la degenerazione autoritaria della [[La Rivoluzione russa|dittatura comunista sovietica]], opponendosi sia al settarismo [[autorità |autoritario]] dei [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|Piattaformisti]] che dei loro critici, sostenendo invece una sorta di [[sintetismo anarchico|sintesi]] tra il [[comunismo]], l'[[anarco-sindacalismo]] e l'[[ anarco-individualismo|individualismo]] denominato [[anarco-comunismo |comunismo libertario]].  


Nel mese di gennaio del [[1922]] pubblica «La revue Anarchiste» (La Rivista Anarchica), che diventa la punta dell'iceberg del movimento anarchico francese fra le guerre mondiali. Faure è stato tra i fautori della nuova [[Federazione Anarchica|Federazione Anarchica Francese]] e della pubblicazione dell'organo ufficiale della stessa, «La Voix Libertarie» (La Voce Libertaria), pubblicato dal [[1928]] al [[1939]]. Durante gli "anni 30" milita attivamente nel Movimento Pacifista, partecipando alle iniziative della [[Lega Internazionale dei Combattenti per la Pace]].  
Nel mese di gennaio del [[1922]] pubblica «La revue Anarchiste» (La Rivista Anarchica), che diventa la punta dell'iceberg del movimento anarchico francese fra le guerre mondiali. Faure è stato tra i fautori della nuova [[Federazione Anarchica|Federazione Anarchica Francese]] e della pubblicazione dell'organo ufficiale della stessa, «La Voix Libertarie» (La Voce Libertaria), pubblicato dal [[1928]] al [[1939]]. Durante gli "anni 30" milita attivamente nel Movimento Pacifista, partecipando alle iniziative della [[Lega Internazionale dei Combattenti per la Pace]].  


Artefice dell’''[[Encyclopédie anarchiste|Encyclopédie anarchiste (Enciclopedia anarchica)]]'' <ref>[http://bibliolib.net/rubrique.php3?id_rubrique=22 Articolo in francese sulla Enciclopedia anarchica]</ref>, Sebastien Faure nel [[1940]] si ritira a Royan, dove poi muore il [[14 luglio]] [[1942]].
Artefice dell'''[[Encyclopédie anarchiste|Encyclopédie anarchiste (Enciclopedia anarchica)]]'' <ref>[http://archive.is/I5OOp Articolo in francese sulla Enciclopedia anarchica]</ref>, Sebastien Faure nel [[1940]] si ritira a Royan, dove poi muore il [[14 luglio]] [[1942]].


== Pensiero ==
== Pensiero ==


=== Teoria pedagogica ===
=== Teoria pedagogica ===
{{vedi anche|pedagogia libertaria}}
{{approff|pedagogia libertaria}}
[[File:La ruche, la salle d'études.jpg|thumb|right|La sala studio della scuola ''La Ruche''.]]
[[File:La ruche, la salle d'études.jpg|thumb|right|La sala studio della scuola ''La Ruche''.]]
Faure considerava [[autorità |autoritario]] il metodo pedagogico tradizionale, definito “deduttivo”, che consisteva nello spiegare i concetti agli alunni i quali dovevano semplicemente assimilarli. Egli invece riteneva più consono allo spirito libertario quel metodo, definito “induttivo”, consistente nel lasciare lo studente libero di ricercare la propria verità .
Faure considerava [[autorità |autoritario]] il metodo pedagogico tradizionale, definito “deduttivo”, che consisteva nello spiegare i concetti agli alunni i quali dovevano semplicemente assimilarli. Egli invece riteneva più consono allo spirito libertario quel metodo, definito “induttivo”, consistente nel lasciare lo studente libero di ricercare la propria verità.


I [[pedagogia|principi pedagogici]] di [[Sébastien Faure]] s’ispiravano a quelli di [[Paul Robin]], riassunti dalla celebre frase : «buona nascita, buona educazione, buona organizzazione sociale». Lo scopo perseguito era quello di portare al massimo di sviluppo tutte le facoltà  del ragazzo\a : fisiche, psichiche, intellettuali e morali. Secondo Faure si raggiungevano tali risultati con l’istruzione generale, l’insegnamento tecnico e professionale. Grande importanza era attribuita all’educazione fisica, regolarmente praticata, insieme ai giochi collettivi e alle lunghe camminate, associate ad un’alimentazione sana ed equilibrata.  
I [[pedagogia|principi pedagogici]] di [[Sébastien Faure]] s'ispiravano a quelli di [[Paul Robin]], riassunti dalla celebre frase: «buona nascita, buona educazione, buona organizzazione sociale». Lo scopo perseguito era quello di portare al massimo di sviluppo tutte le facoltà del ragazzo\a: fisiche, psichiche, intellettuali e morali. Secondo Faure si raggiungevano tali risultati con l'istruzione generale, l'insegnamento tecnico e professionale. Grande importanza era attribuita all'educazione fisica, regolarmente praticata, insieme ai giochi collettivi e alle lunghe camminate, associate ad un'alimentazione sana ed equilibrata.  


I principi teorici furono speriemntati nella sua scuola denominata ''[[La Ruche]]'', dove l'apprendimento era legato all'età  del ragazzo\a: i più piccoli passavano il loro tempo tra la classe, i giochi e l’alimentazione; i medi (13-15 anni) passavano una parte della giornata in classe, l’altra in laboratorio o nei campi, secondo i principi dell’educazione integrale; infine, quelli grandi smettevano di andare in classe e seguivano uno stage di due o tre anni d'apprendistato o nei campi, completando i loro studi, se volevano, nei corsi serali, con letture o discussioni con loro coetanei.  
I principi teorici furono speriemntati nella sua scuola denominata ''[[La Ruche]]'', dove l'apprendimento era legato all'età del ragazzo\a: i più piccoli passavano il loro tempo tra la classe, i giochi e l'alimentazione; i medi (13-15 anni) passavano una parte della giornata in classe, l'altra in laboratorio o nei campi, secondo i principi dell'educazione integrale; infine, quelli grandi smettevano di andare in classe e seguivano uno stage di due o tre anni d'apprendistato o nei campi, completando i loro studi, se volevano, nei corsi serali, con letture o discussioni con loro coetanei.  


Ragazzi e ragazze vivevano insieme, come fratelli e sorelle della stessa famiglia, nonostante le controversie suscitate allora dal «sistema di co-educazione dei sessi». Sébastien Faure preferiva una "testa ben fatta" piuttosto che una "testa ben piena" e il '''metodo induttivo''', cioè positivo e razionale, era preferito a quello '''deduttivo-dogmatico'''. Le sale in cui venivano svolgevano le lezioni avevano un aspetto vivace, gaio, dolce, predisponendo l’alunno\a al piacere. Le ricompense e le punizioni erano praticamente inesistenti, così come ogni forma di “classifica” che animasse competizione tra gli studenti.
Ragazzi e ragazze vivevano insieme, come fratelli e sorelle della stessa famiglia, nonostante le controversie suscitate allora dal «sistema di co-educazione dei sessi». Sébastien Faure preferiva una "testa ben fatta" piuttosto che una "testa ben piena" e il '''metodo induttivo''', cioè positivo e razionale, era preferito a quello '''deduttivo-dogmatico'''. Le sale in cui venivano svolgevano le lezioni avevano un aspetto vivace, gaio, dolce, predisponendo l'alunno\a al piacere. Le ricompense e le punizioni erano praticamente inesistenti, così come ogni forma di “classifica” che animasse competizione tra gli studenti.


I collaboratori incaricati dell'insegnamento disponevano di una grande e ampia [[libertà ]] nell'organizzazione del loro lavoro. Gli insegnanti generalmente restavano ai «loro posti» per tempi più o meno lunghi, costituendo l’unica vera pecca del [[pedagogia|sistema pedagogico]] di Faure se il successore non seguiva gli stessi metodi d’insegnamento del precedente. La [[musica]] e il canto avevano un grande spazio nei metodi d'insegnamento libertari e spesso era lo stesso Faure ad armonizzare certi canti. L’educazione morale era principalmente fondata sull’esempio e la discussione, rifiutando ogni forma di [[autorità ]].  
I collaboratori incaricati dell'insegnamento disponevano di una grande e ampia [[libertà]] nell'organizzazione del loro lavoro. Gli insegnanti generalmente restavano ai «loro posti» per tempi più o meno lunghi, costituendo l'unica vera pecca del [[pedagogia|sistema pedagogico]] di Faure se il successore non seguiva gli stessi metodi d'insegnamento del precedente. La [[musica]] e il canto avevano un grande spazio nei metodi d'insegnamento libertari e spesso era lo stesso Faure ad armonizzare certi canti. L'educazione morale era principalmente fondata sull'esempio e la discussione, rifiutando ogni forma di [[autorità]].  


I laboratori avevano una funzione educativa e una utilitaristica : la scuola di La Ruche, per esempio, poteva provvedere quasi interamente ai propri bisogni. Talvolta si lavorava non solo per poter [[autogestione|autogestire]] la scuola, ma anche per rapportarsi con l’esterno e ottenere una fonte di reddito. Solo il laboratorio di tipografia raggiunse però quest’obiettivo.
I laboratori avevano una funzione educativa e una utilitaristica: la scuola di La Ruche, per esempio, poteva provvedere quasi interamente ai propri bisogni. Talvolta si lavorava non solo per poter [[autogestione|autogestire]] la scuola, ma anche per rapportarsi con l'esterno e ottenere una fonte di reddito. Solo il laboratorio di tipografia raggiunse però quest'obiettivo.


===Neomalthusianesimo===
===Neomalthusianesimo===
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=== Sintetismo anarchico ===
=== Sintetismo anarchico ===
{{vedi|sintetismo anarchico}}
{{vedi|sintetismo anarchico}}
Il '''[[sintetismo anarchico]]''' è una corrente del pensiero anarchico sviluppata da Faure e [[Voline]], tendente a unificare sotto un'unica organizzazione le varie [[correnti anarchiche|correnti e tendenze anarchiche]], mantenendo però allo stesso tempo l'indipendenza di ogni gruppo e [[Individualità |individualità ]] aderenti all'organizzazione.
Il '''[[sintetismo anarchico]]''' è una corrente del pensiero anarchico sviluppata da Faure e [[Voline]], tendente a unificare sotto un'unica organizzazione le varie [[correnti anarchiche|correnti e tendenze anarchiche]], mantenendo però allo stesso tempo l'indipendenza di ogni gruppo e [[Individualità |individualità]] aderenti all'organizzazione.
== Faure e Louise Michel. La rivista "Il Libertario" ==
== La rivista "Il Libertario" ==


Il [[16 novembre]] [[1895]], [[Sébastien Faure]] e [[Louise Michel]] pubblicano in [[Francia]] il primo numero del giornale «Le Libertaire» (titolo improntato al giornale che [[Joseph Déjacque]] pubblicò a New-York tra il [[1858]] e il [[1861]]). Il giornale cessò le sue pubblicazioni il [[1 agosto|1° agosto]] [[1914]] (inizio della prima guerra mondiale). Un tentativo per far uscire clandestinamente il [[stampa anarchica|giornale]] fu attuato nel [[1917]], ma si concluse con l'arresto di diversi libertari francesi e la chiusura forzata del giornale. «Le Libertaire» riprese le pubblicazioni il [[26 gennaio]] [[1919]]; con l'inizio della seconda guerra mondiale sospese nuovamente le pubblicazioni, riprendendo le pubblicazioni il [[21 dicembre]] [[1944]].
Il [[16 novembre]] [[1895]], [[Sébastien Faure]] pubblica in [[Francia]] il primo numero del giornale «[[Le Libertaire]]» (titolo improntato al giornale che [[Joseph Déjacque]] pubblicò a New-York tra il [[1858]] e il [[1861]]). Il giornale cessò le sue pubblicazioni il [[1 agosto|1° agosto]] [[1914]] (inizio della Prima guerra mondiale). Un tentativo per far uscire clandestinamente il [[stampa anarchica|giornale]] fu attuato nel [[1917]], ma si concluse con l'arresto di diversi libertari francesi e la chiusura forzata del giornale. «[[Le Libertaire]]» riprese le pubblicazioni il [[26 gennaio]] [[1919]]; con l'inizio della Seconda guerra mondiale sospese nuovamente le pubblicazioni, riprendendo le pubblicazioni il [[21 dicembre]] [[1944]].


: «Ho fondato un giornale. Da molto tempo ne avevo il desiderio: l'effetto della parola è proporzionalmente limitato in funzione della grandezza della sala. Veicolare le parole con la carta, l'Idea non conosce questi limiti. Il giornale è una sorta di fonografo al quale si può fare ripetere indefinitivamente il suono che è stato registrato.» ([[Sébastien Faure]])
: «Ho fondato un giornale. Da molto tempo ne avevo il desiderio: l'effetto della parola è proporzionalmente limitato in funzione della grandezza della sala. Veicolare le parole con la carta, l'Idea non conosce questi limiti. Il giornale è una sorta di fonografo al quale si può fare ripetere indefinitivamente il suono che è stato registrato.» ([[Sébastien Faure]])
==Note==
==Note==
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<references/>
 
== Testi ==
== Testi ==


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* ''L'imposture religieuse'' (L'impostura religiosa) ('''1923''')
* ''L'imposture religieuse'' (L'impostura religiosa) ('''1923''')
* ''Propos subversifs'' <ref> [http://bibliolib.net/article.php3?id_article=439 Articolo in francese su ''Propos subversif'']</ref>
* ''Propos subversifs'' <ref> [http://bibliolib.net/article.php3?id_article=439 Articolo in francese su ''Propos subversif'']</ref>
===== Note bibliografiche =====
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[https://www.academia.edu/6324108/Sebastien_Faure_-_La_Ruche_una_comunita_anarchica_per_leducazione_dei_bambini_Introduzione_di_Filippo_Trasatti_ La Ruche, una comunità  anarchica per l’educazione dei bambini]
*''[https://www.academia.edu/6324108/Sebastien_Faure_-_La_Ruche_una_comunita_anarchica_per_leducazione_dei_bambini_Introduzione_di_Filippo_Trasatti_ La Ruche, una comunità anarchica per l'educazione dei bambini]''


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