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== Cenni biografici ==
== Cenni biografici ==


'''Robert Nozick''' è riconosciuto come uno dei più importanti filosofi del XX secolo. Nacque a Brooklyn, frequentò le scuole pubbliche della sua città  e proseguì gli studi sempre con successo fino alla laurea nel [[1959]] presso il ''Columbia College'' e successivamente nel [[1963]] ottenne il ''Ph.D. all'Università  di Princeton''.   
'''Robert Nozick''' è riconosciuto come uno dei più importanti filosofi del XX secolo. Nacque a Brooklyn, frequentò le scuole pubbliche della sua città e proseguì gli studi sempre con successo fino alla laurea nel [[1959]] presso il ''Columbia College'' e successivamente nel [[1963]] ottenne il ''Ph.D. all'Università di Princeton''.   


Dopo le prime esperienze di docenza a Princeton e alla Rockefeller University, Nozick divenne professore ordinario ad Harvard nel [[1969]]. Nel [[1985]] diventò ''Arthur Kingsley Porter Professor of Philosophy'' e nel [[1998]] venne nominato ''Joseph Pellegrino University Professor''.
Dopo le prime esperienze di docenza a Princeton e alla Rockefeller University, Nozick divenne professore ordinario ad Harvard nel [[1969]]. Nel [[1985]] diventò ''Arthur Kingsley Porter Professor of Philosophy'' e nel [[1998]] venne nominato ''Joseph Pellegrino University Professor''.
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== Il pensiero ==
== Il pensiero ==


In gioventù fu molto vicino alle posizioni della sinistra radicale, in seguito elaborò idee più liberali dopo la lettura di economisti come [[Friedrich Hayek]] e [[Milton Friedman]]. I suoi interessi sono stati sempre eterogenei, ma incentrati in particolare sulla [[filosofia]] politica. Tra le sue opere ricordiamo ''[[Anarchia, Stato e Utopia]]'', scritto nel [[1974]] in polemica con ''[[Una teoria della giustizia]]'' di [[John Rawls]], in cui quest'ultimo poneva l'attenzione sul welfare state, spiegando che lo [[Stato]] come garante doveva assumersi la responsabilità  di ridistribuire la ricchezza in favore dei poveri e degli svantaggiati. Nozick riduce l'importanza della presenza dello [[Stato]], e teorizza uno "[[Stato]] minimo", cioè uno [[Stato]] essenziale e minimale atto a proteggere i cittadini dal furto e dalla violenza e ad assicurare l'applicazione dei diversi contratti sociali.  
In gioventù fu molto vicino alle posizioni della sinistra radicale, in seguito elaborò idee più liberali dopo la lettura di economisti come [[Friedrich Hayek]] e [[Milton Friedman]]. I suoi interessi sono stati sempre eterogenei, ma incentrati in particolare sulla [[filosofia]] politica. Tra le sue opere ricordiamo ''[[Anarchia, Stato e Utopia]]'', scritto nel [[1974]] in polemica con ''[[Una teoria della giustizia]]'' di [[John Rawls]], in cui quest'ultimo poneva l'attenzione sul welfare state, spiegando che lo [[Stato]] come garante doveva assumersi la responsabilità di ridistribuire la ricchezza in favore dei poveri e degli svantaggiati. Nozick riduce l'importanza della presenza dello [[Stato]], e teorizza uno "[[Stato]] minimo", cioè uno [[Stato]] essenziale e minimale atto a proteggere i cittadini dal furto e dalla violenza e ad assicurare l'applicazione dei diversi contratti sociali.  


Il suo libro ''[[Anarchia, Stato e Utopia]]'' vinse il ''National Book Award'' e venne definito dal Times Literary Supplement come «uno dei 100 libri più importanti del dopoguerra». Purtroppo una lettura disattenta e deviante contribuì a trasformare il suo autore da giovane professore di [[filosofia]], nel riluttante teorico di un movimento politico nazionale e come leader putativo della destra, un ruolo in cui non si riconobbe mai.  
Il suo libro ''[[Anarchia, Stato e Utopia]]'' vinse il ''National Book Award'' e venne definito dal Times Literary Supplement come «uno dei 100 libri più importanti del dopoguerra». Purtroppo una lettura disattenta e deviante contribuì a trasformare il suo autore da giovane professore di [[filosofia]], nel riluttante teorico di un movimento politico nazionale e come leader putativo della destra, un ruolo in cui non si riconobbe mai.  


Nel suo secondo libro ''[[Spiegazioni filosofiche]]'' del [[1981]], Nozick   riprende un tema di rilevanza filosofica ovvero il contrasto tra libero arbitrio e determinismo, la natura dell'esperienza soggettiva, l'indagine sul perché esiste “qualcosa” invece che “il nulla”.  Nel trattare questi temi adottò il metodo del “pluralismo filosofico” secondo cui non è possibile abbandonare o accantonare tutte le diverse opinioni filosofiche mutuamente incompatibili. La [[filosofia]] è il contenitore di tutte queste opinioni ammissibili, senza eccezioni, un contenitore che però può essere ordinato tramite criteri di coerenza e adeguatezza.
Nel suo secondo libro ''[[Spiegazioni filosofiche]]'' del [[1981]], Nozick riprende un tema di rilevanza filosofica ovvero il contrasto tra libero arbitrio e determinismo, la natura dell'esperienza soggettiva, l'indagine sul perché esiste “qualcosa” invece che “il nulla”.  Nel trattare questi temi adottò il metodo del “pluralismo filosofico” secondo cui non è possibile abbandonare o accantonare tutte le diverse opinioni filosofiche mutuamente incompatibili. La [[filosofia]] è il contenitore di tutte queste opinioni ammissibili, senza eccezioni, un contenitore che però può essere ordinato tramite criteri di coerenza e adeguatezza.


Intellettuale eclettico e versatile, Nozick, fu anche un insegnante dallo stile vivace ed eterogeneo: i suoi corsi trattarono sempre argomenti diversi. Solo il corso ''Le cose migliori della vita'', svoltosi nel [[1982]] e nel [[1983]], fu ripetuto; con esso cercò di costruire una "teoria generale dei valori" desumendola dalle argomentazioni svolte in classe. Considerava il suo metodo didattico un "pensare ad alta voce", preferendo un approccio di tipo discorsivo rispetto alla presentazione di teorie e spiegazioni retoriche e precostituite.
Intellettuale eclettico e versatile, Nozick, fu anche un insegnante dallo stile vivace ed eterogeneo: i suoi corsi trattarono sempre argomenti diversi. Solo il corso ''Le cose migliori della vita'', svoltosi nel [[1982]] e nel [[1983]], fu ripetuto; con esso cercò di costruire una "teoria generale dei valori" desumendola dalle argomentazioni svolte in classe. Considerava il suo metodo didattico un "pensare ad alta voce", preferendo un approccio di tipo discorsivo rispetto alla presentazione di teorie e spiegazioni retoriche e precostituite.


== Dallo Stato di natura allo "Stato minimo" ==
== Dallo Stato di natura allo "Stato minimo" ==
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Lo [[Stato]] ultraminimo si riserva il monopolio di ogni uso della forza, esclusa la forza necessaria per l'autodifesa immediata; esclude così le rappresaglie private ai torti. Fornisce, però, servizi di protezione e di applicazione dei diritti soltanto a chi compra le sue polizze di protezione e di applicazione dei diritti. Chi non acquista un contratto di protezione dal monopolio non ottiene protezione.
Lo [[Stato]] ultraminimo si riserva il monopolio di ogni uso della forza, esclusa la forza necessaria per l'autodifesa immediata; esclude così le rappresaglie private ai torti. Fornisce, però, servizi di protezione e di applicazione dei diritti soltanto a chi compra le sue polizze di protezione e di applicazione dei diritti. Chi non acquista un contratto di protezione dal monopolio non ottiene protezione.


Diversamente, nello [[Stato]] minimo, i cittadini che possono pagano le tasse perchè a tutti siano garantiti protezione e applicazione dei diritti.
Diversamente, nello [[Stato]] minimo, i cittadini che possono pagano le tasse perché a tutti siano garantiti protezione e applicazione dei diritti.
Questa è la concezione liberale classica dello [[Stato]] minimo come "guardiano notturno", il cui compito consiste nel far rispettare quei "vincoli collaterali" che discendono dalla inviolabilità  degli individui, i quali sono mezzi per lo [[Stato]] e devono essere trattati dallo Stato come fini.
Questa è la concezione [[liberale]] classica dello [[Stato]] minimo come "guardiano notturno", il cui compito consiste nel far rispettare quei "vincoli collaterali" che discendono dalla inviolabilità degli individui, i quali sono mezzi per lo [[Stato]] e devono essere trattati dallo Stato come fini.


== Inviolabilità  dell'individuo ==
== Inviolabilità dell'individuo ==
L'inviolabilità  dell'[[Individuo|individuo]] viene espressa con la teoria del "''non-sacrificio''" in funzione di entità  sociali. «Nessuno deve far sacrifici da cui qualche entità  sociale o altre persone traggano vantaggi maggiori, poichè la realtà  è che ci sono solo individui, individui differenti, con le loro vite individuali. Usando uno di questi [[Individuo|individui]] per il vantaggio degli altri, si usa lui e si giova agli altri e basta. Che cosa succede? Che gli viene fatto qualcosa a profitto di altri. Ciò è nascosto sotto il discorso del bene sociale (intenzionalmente?)».
L'inviolabilità dell'[[Individuo|individuo]] viene espressa con la teoria del "''non-sacrificio''" in funzione di entità sociali. «Nessuno deve far sacrifici da cui qualche entità sociale o altre persone traggano vantaggi maggiori, poiché la realtà è che ci sono solo individui, individui differenti, con le loro vite individuali. Usando uno di questi [[Individuo|individui]] per il vantaggio degli altri, si usa lui e si giova agli altri e basta. Che cosa succede? Che gli viene fatto qualcosa a profitto di altri. Ciò è nascosto sotto il discorso del bene sociale (intenzionalmente?)».


«Ogni [[Individuo|individuo]] è una persona separata e la sua è l'unica vita che possiede. Nessuno - continua Nozick - 'può imporre sacrifici ad un individuo a beneficio di altri individui, e tantomeno lo [[Stato]]. L'idea fondamentale è che esistono individui differenti con vite separate e che nessuno può essere sacrificato per altri. Nessuno e tantomeno lo [[Stato]] può decidere che alcuni individui siano risorse per altri.»
«Ogni [[Individuo|individuo]] è una persona separata e la sua è l'unica vita che possiede. Nessuno - continua Nozick - 'può imporre sacrifici ad un individuo a beneficio di altri individui, e tantomeno lo [[Stato]]. L'idea fondamentale è che esistono individui differenti con vite separate e che nessuno può essere sacrificato per altri. Nessuno e tantomeno lo [[Stato]] può decidere che alcuni individui siano risorse per altri.»
==Invarianze==
==Invarianze==
L'opera più ambiziosa di Nozick, la sua ''summa'' filosofica, è ''[[Invarianze]]''. Il titolo è già  un programma di ricerca filosofica: esso presuppone che esista un mondo oggettivo e che sia possibile descrivere tale mondo. Pubblicato poco prima della sua morte, il libro attraversa varie discipline filosofiche, partendo dalla struttura del mondo oggettivo e dalla [[metafisica]] per tentare infine un approccio razionale all'[[etica]]. Una delle idee centrali del libro è la ricerca di invarianze nel mondo, ciò che in fisica potrebbe essere una legge di conservazione. Uno degli esempi che egli porta è la [[teoria della relatività  ristretta]], che si sarebbe potuta più correttamente chiamare secondo lui «teoria dell'invarianza della velocità  della luce». Sotto questo aspetto il suo approccio si contrappone al relativismo culturale, la ricerca delle invarianze è una ricerca dell'assoluto in un mondo estremamente variabile. Notevole il suo approccio logico, nel canone della [[filosofia analitica]] anglosassone. Lapidari sono alcuni suoi commenti sui filosofi della scienza più noti.
L'opera più ambiziosa di Nozick, la sua ''summa'' filosofica, è ''[[Invarianze]]''. Il titolo è già un programma di ricerca filosofica: esso presuppone che esista un mondo oggettivo e che sia possibile descrivere tale mondo. Pubblicato poco prima della sua morte, il libro attraversa varie discipline filosofiche, partendo dalla struttura del mondo oggettivo e dalla [[metafisica]] per tentare infine un approccio razionale all'[[etica]]. Una delle idee centrali del libro è la ricerca di invarianze nel mondo, ciò che in fisica potrebbe essere una legge di conservazione. Uno degli esempi che egli porta è la [[teoria della relatività ristretta]], che si sarebbe potuta più correttamente chiamare secondo lui «teoria dell'invarianza della velocità della luce». Sotto questo aspetto il suo approccio si contrappone al relativismo culturale, la ricerca delle invarianze è una ricerca dell'assoluto in un mondo estremamente variabile. Notevole il suo approccio logico, nel canone della [[filosofia analitica]] anglosassone. Lapidari sono alcuni suoi commenti sui filosofi della scienza più noti.


==Bibliografia ==
==Bibliografia ==
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*Robert Nozick, ''Invarianze. La struttura del mondo oggettivo'', Fazi editore, (2003)
*Robert Nozick, ''Invarianze. La struttura del mondo oggettivo'', Fazi editore, (2003)
*Robert Nozick, ''La vita pensata: Meditazioni Filosofiche'', Biblioteca Universale Rizzoli
*Robert Nozick, ''La vita pensata: Meditazioni Filosofiche'', Biblioteca Universale Rizzoli
*Giovanni Scattone, ''La filosofia politica di Robert Nozick, in Id., Due filosofie della libertà : Karl Popper e Robert Nozick'', Rubbettino editore, (2002)
*Giovanni Scattone, ''La filosofia politica di Robert Nozick, in Id., Due filosofie della libertà: Karl Popper e Robert Nozick'', Rubbettino editore, (2002)
*''Voci: LIBERALISMO e LIBERTARISMO in Dizionario delle scienze sociali'', ed. italiana a cura di Paolo Jedlowski - il Saggiatore, Milano, 1977
*''Voci: LIBERALISMO e LIBERTARISMO in Dizionario delle scienze sociali'', ed. italiana a cura di Paolo Jedlowski - il Saggiatore, Milano, 1977


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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/010127e.htm La gentilezza dell'anarchia], articolo de Il Sole 24 ore
*[http://archive.is/5JsRp La gentilezza dell'anarchia], articolo de Il Sole 24 ore


[[Categoria:Filosofi|Nozick, Robert]]
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[[Categoria:Filosofi contemporanei|Nozick, Robert]]
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