Rivolta dei Canuts: differenze tra le versioni

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«Nel [[1834]] i ''canuts'', operai setaioli, alleati ai repubblicani delle sezioni dei “Diritti dell'uomo”, insorgevano a Lione contro il progetto di legge sulle associazioni (approvato il [[10 aprile]] [[1834]]) che aggravava le sanzioni che già colpivano le associazioni dei lavoratori, equiparando le responsabilità di ogni associato a quelle dei capi e deferendo scioperanti e associati alla Carte dei Nobili (Pairs) e [[Stato]]. Il [[9 aprile]] si scatenava la battaglia.  
«Nel [[1834]] i ''canuts'', operai setaioli, alleati ai repubblicani delle sezioni dei “Diritti dell'uomo”, insorgevano a Lione contro il progetto di legge sulle associazioni (approvato il [[10 aprile]] [[1834]]) che aggravava le sanzioni che già colpivano le associazioni dei lavoratori, equiparando le responsabilità di ogni associato a quelle dei capi e deferendo scioperanti e associati alla Carte dei Nobili (Pairs) e [[Stato]]. Il [[9 aprile]] si scatenava la battaglia.  


Quasi 6000 operai occupavano la città tra il Pont de Pierre e il Pont du Concert, la piazza Bellecourt e il Palazzo di Giustizia, dove si stava svolgendo un processo contro sei operai “mutualismi” per lo sciopero di febbraio. Il governo impiegava 15 000 uomini di truppa per prendere nella città alta la Croix-Rousse, fortezza degli insorti, quando già la cavalleria aveva caricata la folla in piazza St. Jean. Dopo cinque giorni di lotta sanguinosa (si calcola che perirono 1200 persone <ref>Secondo altre fonti i morti sarebbero circa 600 tra i lionesi e 400 tra le forze della [[repressione]]</ref> e che furono sparati 170000 colpi di fucile e 1700 di cannone, dalle batterie piazzate sulle colline sovrastanti Lione) la rivolta era domata, dopo che Thiers <ref name="Thiers ">  Louis Adolphe Thiers (1797-1877). Storico e statista francese. Fu Ministro degli interni; represse i moti di Lione (1831) e di Parigi (1848). Concluse “degnamente” la sua carriera come Presidente della Repubblica di Versailles e massacratore della [[la Comune di Parigi (1871)|Comune]]. </ref> aveva ingiunto ai soldati di agire senza riguardi. Alla notizia della sollevazione lionese, le sezioni parigine dei “Diritti dell'Uomo” presero le armi. Thiers fece subito arrestare tutti i capi e al suo ordine di non concedere quartiere 40 000 soldati, al comando di quattro generali, diedero corso alla [[repressione]] che si rivelò durissima: in una sola casa di Via Transnonain furono trovati 12 cadaveri orribilmente mutilati, di donne, vecchi e bambini. Il generale Bugeaud aveva detto alla truppa: "Uccidete tutti, non abbiate pietà, non date requie" e a un comandante della Guardia Nazionale: "Dovete abbattere 3000 faziosi". Del massacro sono famosi i disegni di Honoré Daumier.» <ref>Fonte: [[Bakunin]], ''Stato e Anarchia'', edizioni Feltrinelli, pag. 178, nota 105</ref>
Quasi 6000 operai occupavano la città tra il Pont de Pierre e il Pont du Concert, la piazza Bellecourt e il Palazzo di Giustizia, dove si stava svolgendo un processo contro sei operai “mutualismi” per lo sciopero di febbraio. Il governo impiegava 15 000 uomini di truppa per prendere nella città alta la Croix-Rousse, fortezza degli insorti, quando già la cavalleria aveva caricata la folla in piazza St. Jean. Dopo cinque giorni di lotta sanguinosa (si calcola che perirono 1200 persone <ref>Secondo altre fonti i morti sarebbero circa 600 tra i lionesi e 400 tra le forze della [[repressione]]</ref> e che furono sparati 170000 colpi di fucile e 1700 di cannone, dalle batterie piazzate sulle colline sovrastanti Lione) la rivolta era domata, dopo che Thiers <ref name="Thiers ">  Louis Adolphe Thiers (1797-1877). Storico e statista francese. Fu Ministro degli interni; represse i moti di Lione (1831) e di Parigi (1848). Concluse “degnamente” la sua carriera come Presidente della Repubblica di Versailles e massacratore della [[la Comune di Parigi (1871)|Comune]]. </ref> aveva ingiunto ai soldati di agire senza riguardi. Alla notizia della sollevazione lionese, le sezioni parigine dei “Diritti dell'Uomo” presero le armi. Thiers fece subito arrestare tutti i capi e al suo ordine di non concedere quartiere 40 000 soldati, al comando di quattro generali, diedero corso alla [[repressione]] che si rivelò durissima: in una sola casa di Via Transnonain furono trovati 12 cadaveri orribilmente mutilati, di donne, vecchi e bambini. Il generale Bugeaud aveva detto alla truppa: "Uccidete tutti, non abbiate pietà, non date requie" e a un comandante della Guardia Nazionale: "Dovete abbattere 3000 faziosi". Del massacro sono famosi i disegni di Honoré Daumier.» <ref>Fonte: [[Bakunin]], ''[[Stato e Anarchia]]'', edizioni Feltrinelli, pag. 178, nota 105</ref>
 
==Note==
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<references/>
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Ned Ludd]]
*[[Ned Ludd]]
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