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Nel [[1895]] Mella torna a Vigo. Rimane lì per un breve periodo per poi trasferirsi nel [[1897]] a Pontevedra per lavorare alla costruzione di una ferrovia. Qui è in stretto contatto con i redattori de ''La Unión Republicana'' e scrive per ''El Progresso'' a Madrid e ''El Corsario'' a La Coruña. Denuncia l'esecuzione di anarchici nel Montjuic e inizia il suo compito di diffondere l'anarchismo tra i contadini galiziani. Allo stesso tempo collabora con i periodici ''La Revista Blanca'', ''La Anarquía'' e ''La Idea Libre'' a Madrid, ''El Despertar'' a New York, le riviste ''Ciencia Social'' a Barcellona e Buenos Aires, ''La Questione Sociale'' a Buenos Aires e ''L'Humanite Nouvelle'' a Parigi. Nel [[1896]] pubblica il libro «Lombroso y los anarquistas» (Barcellona, [[1896]]), in cui critica alcune delle teorie di Lombroso. Più o meno nello stesso periodo pubblica «Los sucesos de Jerez» (Barcellona, [[1893]]), «La barbarie gubernamental en España» (Brooklyn, [[1897]]), «La ley del número» (Vigo, [[1899]]), «La cooperación libre y los sistemas de comunidad», «Del amor, modo de acción y finalidad social» (Barcelona, [[1900]]), «Táctica socialista» (Madrid, [[1900]]) e «La coacción moral» ([[1901]]). | Nel [[1895]] Mella torna a Vigo. Rimane lì per un breve periodo per poi trasferirsi nel [[1897]] a Pontevedra per lavorare alla costruzione di una ferrovia. Qui è in stretto contatto con i redattori de ''La Unión Republicana'' e scrive per ''El Progresso'' a Madrid e ''El Corsario'' a La Coruña. Denuncia l'esecuzione di anarchici nel Montjuic e inizia il suo compito di diffondere l'anarchismo tra i contadini galiziani. Allo stesso tempo collabora con i periodici ''La Revista Blanca'', ''La Anarquía'' e ''La Idea Libre'' a Madrid, ''El Despertar'' a New York, le riviste ''Ciencia Social'' a Barcellona e Buenos Aires, ''La Questione Sociale'' a Buenos Aires e ''L'Humanite Nouvelle'' a Parigi. Nel [[1896]] pubblica il libro «Lombroso y los anarquistas» (Barcellona, [[1896]]), in cui critica alcune delle teorie di Lombroso. Più o meno nello stesso periodo pubblica «Los sucesos de Jerez» (Barcellona, [[1893]]), «La barbarie gubernamental en España» (Brooklyn, [[1897]]), «La ley del número» (Vigo, [[1899]]), «La cooperación libre y los sistemas de comunidad», «Del amor, modo de acción y finalidad social» (Barcelona, [[1900]]), «Táctica socialista» (Madrid, [[1900]]) e «La coacción moral» ([[1901]]). | ||
== Il pensiero == | |||
Mella rifiuta l'analogia, al suo tempo assai popolare, negli albienti socialisti e anarchici, tra natura e società ritenendo che nella prima operino leggi cogenti e indipendenti dall'azione umana, mentre nella seconda vigano leggi variabili e dipendenti dalla condotta dell'uomo: | |||
:«Mentre le relazioni degli organi e delle funzioni dell'animale e dell'animale uomo - scrive Mella - sono connesse secondo criteri di necessità, mentre queste relazioni sono idealmente, astrattamente, le medesime per tutti gli esseri, le relazioni degli elementi sociali e delle loro funzioni mancano di tale carattere, sono modificabili, variabili all'infinito sotto l'azione, anch'essa variabile, degli uomini». | |||
== L'eredità == | == L'eredità == |