Renzo Novatore: differenze tra le versioni

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== Citazioni ==
== Citazioni ==
*«Nella vita io cerco la gioia dello spirito e la lussuriosa voluttà  dell'istinto. E non m'importa sapere se queste abbiano le loro radici perverse entro la caverna del bene o entro i vorticosi abissi del male". E continuava dicendo che "nessun avvenire e nessuna umanità , nessun comunismo e nessuna anarchia valgono il sacrificio della mia vita. Dal giorno che mi sono scoperto ho considerato me stesso come META suprema».  
*«Nella vita io cerco la gioia dello spirito e la lussuriosa voluttà  dell'istinto. E non m'importa sapere se queste abbiano le loro radici perverse entro la caverna del bene o entro i vorticosi abissi del male". E continuava dicendo che "nessun avvenire e nessuna umanità , nessun comunismo e nessuna anarchia valgono il sacrificio della mia vita. Dal giorno che mi sono scoperto ho considerato me stesso come META suprema».  
*«Il mio non è un pensiero o una teoria, ma uno stato d'animo, un modo particolare di sentire. Quando sentirò il bisogno di mettere decisamente in libertà  i miei Centauri ed i miei furenti stalloni, sarà  intorno a me un'orgia pazza d'amore e di sangue, perché io sono, lo sento, ciò che gli abitanti delle paludi morali della società  chiamano delinquente comune».
*«Il mio non è un pensiero o una teoria, ma uno stato d'animo, un modo particolare di sentire. Quando sentirò il bisogno di mettere decisamente in libertà  i miei Centauri ed i miei furenti stalloni, sarà  intorno a me un'orgia pazza d'amore e di sangue, perché io sono, lo sento, ciò che gli abitanti delle paludi morali della società  chiamano delinquente comune».
*«Solo colui che sa apprezzare con impetuosa violenza i rugginosi cancelli che chiudono la casa della gran menzogna ove si sono dati convegno i lubrici ladri dell'Io (dio, stato, società , umanità ), per riprendere dalle mani viscide e rapaci – inanellate del falso oro dell'amore della pietà  e della civiltà , dei biechi predatori, il suo più grande tesoro, può sentirsi padrone e signore di sé, e chiamarsi anarchico».
*«Solo colui che sa apprezzare con impetuosa violenza i rugginosi cancelli che chiudono la casa della gran menzogna ove si sono dati convegno i lubrici ladri dell'Io (dio, stato, società , umanità ), per riprendere dalle mani viscide e rapaci – inanellate del falso oro dell'amore della pietà  e della civiltà , dei biechi predatori, il suo più grande tesoro, può sentirsi padrone e signore di sé, e chiamarsi anarchico».
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