Raymond Callemin: differenze tra le versioni

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'''Raymond Callemin''' nasce a Bruxelles il [[26 marzo]] [[1890]]. Suo padre è un ciabattino, socialista oramai disgustato dagli eventi della vita e dal socialismo stesso, e quindi più dedito oramai al bere che all'impegno politico.
'''Raymond Callemin''' nasce a Bruxelles il [[26 marzo]] [[1890]]. Suo padre è un ciabattino, socialista oramai disgustato dagli eventi della vita e dal socialismo stesso, e quindi più dedito oramai al bere che all'impegno politico.
===L'incontro e l'amicizia con Victor Serge===
===L'incontro e l'amicizia con Victor Serge===
'''Raymond''', «piccolo, tozzo, miope e di spirito caustico» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag. 15,</ref>, nel [[1902]] incontra '''Viktor L'vovic Kibal'cic''', che in seguito sarà più conosciuto come [[Victor Serge]], e nonostante inizialmente il primo approccio tra i due si risolva quasi in uno scontro fisico, tra loro nasce subito una grande e vera amicizia, anche se gli aspri e vivaci scontri ideologici non mancheranno mai.
'''Raymond''', «piccolo, tozzo, miope e di spirito caustico» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag. 15,</ref>, nel [[1902]] incontra '''Viktor L'vovic Kibal'cic''', che in seguito sarà più conosciuto come [[Victor Serge]], e nonostante inizialmente il primo approccio tra i due si risolva quasi in uno scontro fisico, tra loro nasce subito una grande e vera amicizia, anche se gli aspri e vivaci scontri ideologici non mancheranno mai.


Raymond, [[Victor Serge|Victor]] ed altri due loro amici-compagni condividono le prime letture politiche ([[Fenimone Cooper]], [[Louis Blanc]], [[Emile Zola]], ecc.), le prime manifestazioni e l'approccio all'[[anarchia]]. Insieme vivono sulla propria pelle le fatiche fisiche del lavoro, poi a diciasette Raymond viene condannato per la prima volta a tre mesi di [[carcere]]. Ne uscirà più arrabbiato che mai. <ref name="durru">[http://durru.chez.com/bonnot/Raymond.htm Note biografiche su Callemin]</ref>
Raymond, [[Victor Serge|Victor]] ed altri due loro amici-compagni condividono le prime letture politiche ([[Fenimone Cooper]], [[Louis Blanc]], [[Emile Zola]], ecc.), le prime manifestazioni e l'approccio all'[[anarchia]]. Insieme vivono sulla propria pelle le fatiche fisiche del lavoro, poi a diciasette Raymond viene condannato per la prima volta a tre mesi di [[carcere]]. Ne uscirà più arrabbiato che mai. <ref name="durru">[http://durru.chez.com/bonnot/Raymond.htm Note biografiche su Callemin]</ref>


Per un breve periodo Raymond e [[Victor Serge|Victor]] aderiscono alla [[Colonia di Stoeckel]], nei pressi di Bruxelles. Raymond collabora al [[stampa anarchica|giornale individualista]] belga «[[Le Révolté]]» <ref>«[[Le Révolté]]», Boisfort, 1908-1914</ref> che aveva succeduto a «[[Le Communiste]]» <ref>«[[Le Communiste]]», Boisfort, 1907-1908</ref>, il cui gerente era Desflandres.  
Per un breve periodo Raymond e [[Victor Serge|Victor]] aderiscono alla [[Colonia di Stoeckel]], nei pressi di Bruxelles. Raymond collabora al [[stampa anarchica|giornale individualista]] belga «[[Le Révolté]]» <ref>«[[Le Révolté]]», Boisfort, 1908-1914</ref> che aveva succeduto a «[[Le Communiste]]» <ref>«[[Le Communiste]]», Boisfort, 1907-1908</ref>, il cui gerente era Desflandres.  


Amante del buon [[teatro]] e della [[musica]], con il passar del tempo Raymond si spinge sempre più verso il [[Anarco-individualismo|radicalismo individualista]] ed [[Illegalismo|illegalista]], invocando continuamente la «ragione scientifica» contro i misfatti del sentimento <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag. 68</ref>; disprezza per questo l'amore e l'innamoramento verso le donne, diventa [[Vegetarismo|vegetariano]] e si rifiuta di bere caffè e alcolici. Queste sono le ragioni per cui verrà soprannominato dagli amici-compagni con il nomignolo di '''''Raymond la Science'''''.
Amante del buon [[teatro]] e della [[musica]], con il passar del tempo Raymond si spinge sempre più verso il [[Anarco-individualismo|radicalismo individualista]] ed [[Illegalismo|illegalista]], invocando continuamente la «ragione scientifica» contro i misfatti del sentimento <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag. 68</ref>; disprezza per questo l'amore e l'innamoramento verso le donne, diventa [[Vegetarismo|vegetariano]] e si rifiuta di bere caffè e alcolici. Queste sono le ragioni per cui verrà soprannominato dagli amici-compagni con il nomignolo di '''''Raymond la Science'''''.
===Esilio in Francia: «l'Anarchie» e la banda Bonnot===
===Esilio in Francia: «l'Anarchie» e la banda Bonnot===
Non avendo risposto alla chiamata al servizio militare, Raymond nel [[1910]] lascia il [[Belgio]] e si trasferisce in [[Francia]], a Romainville. Nella cittadina entra in contatto con gli anarchici del [[stampa anarchica|giornale]] «L'Anarchie» diretto da [[Albert Libertad]] e attorno cui gravitano [[anarco-individualismo|individualisti]] come [[Edouard Carouy]], [[André Soudy]], [[Octave Garnier]], [[Elie Monnier]], [[René Valet]], [[Eugène Dieudonné]] ed altri.  
Non avendo risposto alla chiamata al servizio militare, Raymond nel [[1910]] lascia il [[Belgio]] e si trasferisce in [[Francia]], a Romainville. Nella cittadina entra in contatto con gli anarchici del [[stampa anarchica|giornale]] «L'Anarchie» diretto da [[Albert Libertad]] e attorno cui gravitano [[anarco-individualismo|individualisti]] come [[Edouard Carouy]], [[André Soudy]], [[Octave Garnier]], [[Elie Monnier]], [[René Valet]], [[Eugène Dieudonné]] ed altri.  
[[Image:Fichecalleminwh0.jpg|thumb|250px|Scheda poliziesca di Raymond Callemin]]
[[Image:Fichecalleminwh0.jpg|thumb|250px|Scheda poliziesca di Raymond Callemin]]
A Romainville si trovano pure [[Victor Serge]] e [[Rirette Maitrejean]]. Dopo la morte di Libertad saranno loro a prendere in mano la direzione del [[stampa anarchica|giornale]], ingenerando ben presto conflitti con il gruppo di Callemin e degli [[Illegalismo|individualisti illegalisti]] che porterà questi ultimi ad allontanarsi dal [[stampa anarchica|giornale]] e a stringere rapporti sempre più stretti con [[Jules Bonnot]], dal quale nascerà la cosiddetta [[banda Bonnot]].
A Romainville si trovano pure [[Victor Serge]] e [[Rirette Maitrejean]]. Dopo la morte di Libertad saranno loro a prendere in mano la direzione del [[stampa anarchica|giornale]], ingenerando ben presto conflitti con il gruppo di Callemin e degli [[Illegalismo|individualisti illegalisti]] che porterà questi ultimi ad allontanarsi dal [[stampa anarchica|giornale]] e a stringere rapporti sempre più stretti con [[Jules Bonnot]], dal quale nascerà la cosiddetta [[banda Bonnot]].


Con [[Jules Bonnot|Bonnot]] e la sua banda, Raymond partecipa alla maggior parte delle rapine da loro messe in atto. È lui che, il [[27 febbraio]] [[1912]] in Place Havre (Parigi), abbatte a colpi di pistola un agente che cercava di fermarli.  
Con [[Jules Bonnot|Bonnot]] e la sua banda, Raymond partecipa alla maggior parte delle rapine da loro messe in atto. È lui che, il [[27 febbraio]] [[1912]] in Place Havre (Parigi), abbatte a colpi di pistola un agente che cercava di fermarli.  
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: «I principali imputati erano Raymond Callemin, André Soudy, il giardiniere Monier, il falegname Eugéne Dieudonné, negavano tutto [...] Sorridenti, aggressivi, prendendo degli appunti, Raymond “negava il diritto di giudicare“, ma si inchinava dinanzi alla forza, rivolgeva al presidente delle frasi spiritose..». <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag. 50</ref>  
: «I principali imputati erano Raymond Callemin, André Soudy, il giardiniere Monier, il falegname Eugéne Dieudonné, negavano tutto [...] Sorridenti, aggressivi, prendendo degli appunti, Raymond “negava il diritto di giudicare“, ma si inchinava dinanzi alla forza, rivolgeva al presidente delle frasi spiritose..». <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag. 50</ref>  


Il verdetto viene pronunciato il [[28 febbraio]] [[1913]]: condanna alla pena di morte per ghigliottina insieme a [[André Soudy]], [[Elie Monnier]] e [[Eugène Dieudonné]] <ref>[https://www.anarcopedia.org/index.php/Jules_Bonnot#Epilogo_della_Banda_Bonnot Il processo e le condanne alla Banda Bonnot]</ref>. Dopo la lettura della sentenza Raymond proverà a scagionare quest'ultimo, accusato ingiustamente di omicidio in merito ai fatti accaduti in rue Ordener a Parigi il [[21 dicembre]] [[1911]], assumendosene le colpe. Questa sua deposizione viene però considerata troppo tardiva, anche se alla fine la pena di Dieudonné sarà commutata nei lavori forzati a vita.  
Il verdetto viene pronunciato il [[28 febbraio]] [[1913]]: condanna alla pena di morte per ghigliottina insieme a [[André Soudy]], [[Elie Monnier]] e [[Eugène Dieudonné]] <ref>[https://www.anarcopedia.org/index.php/Jules_Bonnot#Epilogo_della_Banda_Bonnot Il processo e le condanne alla Banda Bonnot]</ref>. Dopo la lettura della sentenza Raymond proverà a scagionare quest'ultimo, accusato ingiustamente di omicidio in merito ai fatti accaduti in rue Ordener a Parigi il [[21 dicembre]] [[1911]], assumendosene le colpe. Questa sua deposizione viene però considerata troppo tardiva, anche se alla fine la pena di Dieudonné sarà commutata nei lavori forzati a vita.  


Raymond Callemin viene giustiziato a Parigi il [[21 aprile]] [[1913]]. Ai giornalisti accorsi per seguire la sua esecuzione dice « È bello vero, veder morire un uomo?».
Raymond Callemin viene giustiziato a Parigi il [[21 aprile]] [[1913]]. Ai giornalisti accorsi per seguire la sua esecuzione dice « È bello vero, veder morire un uomo?».
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* «Mi sono detto che occorreva trovare un modo per uscire da questa putrefazione che sono i proprietari, gli operai, i borghesi, i magistrati ed i poliziotti. Tutta questa gente mi ripugna.» <ref name="durru">[http://durru.chez.com/bonnot/Raymond.htm Note biografiche su Callemin]</ref>
* «Mi sono detto che occorreva trovare un modo per uscire da questa putrefazione che sono i proprietari, gli operai, i borghesi, i magistrati ed i poliziotti. Tutta questa gente mi ripugna.» <ref name="durru">[http://durru.chez.com/bonnot/Raymond.htm Note biografiche su Callemin]</ref>
*[All'amico [[Victor Serge]] che aveva osato criticare il gruppo di Callemin sulle pagine de «L'Anarchie»...] «...Se non vuoi scomparire guardati bene dal giudicarci!Che vuoi, mi disturbi, ti sopprimo!» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag. 44</ref>
*[All'amico [[Victor Serge]] che aveva osato criticare il gruppo di Callemin sulle pagine de «L'Anarchie»...] «...Se non vuoi scomparire guardati bene dal giudicarci!Che vuoi, mi disturbi, ti sopprimo!» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag. 44</ref>
*«Ci dicono: voi dovete rispettare la patria, morire per lei. Ma, per me, la patria è tutta la terra. La patria, è là dove io vivo, in Germania, in Russia, in Francia. Lei è ovunque io trovo la felicità. Se gli operai riflettessero un pò, comprenderebbero che tra i capitalisti non esistono frontiere. Questi rapaci si organizzano per meglio opprimerli» <ref name="durru">[http://durru.chez.com/bonnot/Raymond.htm Note biografiche su Callemin]</ref>
*«Ci dicono: voi dovete rispettare la patria, morire per lei. Ma, per me, la patria è tutta la terra. La patria, è là dove io vivo, in Germania, in Russia, in Francia. Lei è ovunque io trovo la felicità. Se gli operai riflettessero un pò, comprenderebbero che tra i capitalisti non esistono frontiere. Questi rapaci si organizzano per meglio opprimerli» <ref name="durru">[http://durru.chez.com/bonnot/Raymond.htm Note biografiche su Callemin]</ref>
*«... Non so se sono anarchico [...] molti sono nelle mie condizioni. Sono convinto soltanto che gli individui della rue O. erano tizi che volevano vivere, ed è tutto.» <ref>Lettera del [[24 dicembre]] [[1912]] indirizzata all'amico Arthur Mallet e pubblicata nel supplemento del n° 4 de «[[L'En Dehors]]», dicembre 1922</ref>.
*«... Non so se sono anarchico [...] molti sono nelle mie condizioni. Sono convinto soltanto che gli individui della rue O. erano tizi che volevano vivere, ed è tutto.» <ref>Lettera del [[24 dicembre]] [[1912]] indirizzata all'amico Arthur Mallet e pubblicata nel supplemento del n° 4 de «[[L'En Dehors]]», dicembre 1922</ref>.
==Note==
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