Rapimento di Isu Elias: differenze tra le versioni

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[[File:Amedeo Bertolo e Gianfranco Pedron.jpg|thumb| [[Amedeo Bertolo]] e [[Gianfranco Pedron]] durante il processo del novembre 1962 (tratto da ''[http://www.arivista.org/?nr=374&pag=100.htm A-Rivista]'')]]Il [[28 settembre]] [[1962]] un gruppo formato da quattro anarchici ([[Amedeo Bertolo]], [[Luigi Gerli]], [[Gianfranco Pedron]] e [[Aimone Fornaciari]]) e quattro [[socialisti rivoluzionari]] della sinistra extraparlamentare (Alberto Tomiolo, Vittorio De Tassis, Giorgio Bertani e Giambattista Novello-Paglianti) rapiscono a Milano il vice-console spagnolo Isu Elias. <ref name="Elias">«[https://m.facebook.com/note.php?note_id=515206411853813&_mn_=10 55 anni, nato in Bulgaria, Isu Elias, è in Italia da trent'anni]. Nel '45, prima della caduta della Repubblica di Salò, a Milano era cancelliere del consolato spagnolo, avrebbe aiutato i genitori di Claretta Petacci a lasciare l'Italia con passaporti spagnoli; anche Marcello Petacci, il fratello di Claretta, quando fu fermato dai partigiani con Zita Ritossa e fucilato, viaggiava su un'auto con i contrassegni iberici e aveva un passaporto spagnolo». </ref> Si tratta del primo rapimento politico del secondo dopo-guerra, compiuto per salvare la vita all'anarchico e antifranchista [[Jorge Conill]] <ref>In carcere si convertì al [[comunismo]] e divenne un militante del PCE, disconescendo persino l'importanza che ebbe il rapimento di Isu Elias per la sua salvezza.</ref> che rischiava la condanna a morte nella [[Spagna]] [[Franchismo|franchista]] con l'accusa di aver compiuto alcuni attentati.  
[[File:Amedeo Bertolo e Gianfranco Pedron.jpg|thumb| [[Amedeo Bertolo]] e [[Gianfranco Pedron]] durante il processo del novembre 1962 (tratto da ''[http://www.arivista.org/?nr=374&pag=100.htm A-Rivista]'')]]Il [[28 settembre]] [[1962]] un gruppo formato da quattro anarchici ([[Amedeo Bertolo]], [[Luigi Gerli]], [[Gianfranco Pedron]] e [[Aimone Fornaciari]]) e quattro [[socialisti rivoluzionari]] della sinistra extraparlamentare (Alberto Tomiolo, Vittorio De Tassis, Giorgio Bertani e Giambattista Novello-Paglianti) rapiscono a Milano il vice-console spagnolo Isu Elias. <ref name="Elias">«[https://m.facebook.com/note.php?note_id=515206411853813&_mn_=10 55 anni, nato in Bulgaria, Isu Elias, è in Italia da trent'anni]. Nel '45, prima della caduta della Repubblica di Salò, a Milano era cancelliere del consolato spagnolo, avrebbe aiutato i genitori di Claretta Petacci a lasciare l'Italia con passaporti spagnoli; anche Marcello Petacci, il fratello di Claretta, quando fu fermato dai partigiani con Zita Ritossa e fucilato, viaggiava su un'auto con i contrassegni iberici e aveva un passaporto spagnolo». </ref> Si tratta del primo rapimento politico del secondo dopoguerra, compiuto per salvare la vita all'anarchico e antifranchista [[Jorge Conill]] <ref>In carcere si convertì al [[comunismo]] e divenne un militante del PCE, disconescendo persino l'importanza che ebbe il rapimento di Isu Elias per la sua salvezza.</ref> che rischiava la condanna a morte nella [[Spagna]] [[Franchismo|franchista]] con l'accusa di aver compiuto alcuni attentati.  


== Premesssa: la condanna a morte di Jorge Conill ==
== Premesssa: la condanna a morte di Jorge Conill ==
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