Rapimento di Isu Elias: differenze tra le versioni

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Inizialmente l'obiettivo era il console spagnolo, ma poi alla fine decisero di ripiegare sul vice-console [[Isu Elías]]. Il piano, per quanto organizzato dilettantisticamente, fu comunque alquanto astuto e funzionò: la sera di giovedì [[27 settembre]] un membro del gruppo anarchico chiamò Isu Elías spacciandosi per il vicesindaco di Milano, il democristiano Luigi Meda, e lo invitò il giorno seguente ad un pranzo di lavoro nel ristorante ''La Giarrettiera'', aggiungendo che per non creargli inconvenienti avrebbe mandato il suo segretario a prenderlo con una macchina.  
Inizialmente l'obiettivo era il console spagnolo, ma poi alla fine decisero di ripiegare sul vice-console [[Isu Elías]]. Il piano, per quanto organizzato dilettantisticamente, fu comunque alquanto astuto e funzionò: la sera di giovedì [[27 settembre]] un membro del gruppo anarchico chiamò Isu Elías spacciandosi per il vicesindaco di Milano, il democristiano Luigi Meda, e lo invitò il giorno seguente ad un pranzo di lavoro nel ristorante ''La Giarrettiera'', aggiungendo che per non creargli inconvenienti avrebbe mandato il suo segretario a prenderlo con una macchina.  


Il [[28 settembre|giorno seguente]], verso le dodici e un quarto, Vittorio De Tassis, nelle vesti di Luigi Meda, si presentò al viceconsole ed insieme si diressero all'automobile, dove li aspettava l' "autista" Alberto Tomiolo. Non appena il viceconsole si sedette nel sedile posteriore, [[Gianfranco Pedron]] e [[Amedeo Bertolo]] entrarono pistole in pugno nell'automobile e gli intimarono di non opporre alcuna resistenza.  
Il [[28 settembre|giorno seguente]], verso le dodici e un quarto, Vittorio De Tassis, nelle vesti di Luigi Meda, si presentò al viceconsole ed insieme si diressero all'automobile, dove li aspettava l'"autista" Alberto Tomiolo. Non appena il viceconsole si sedette nel sedile posteriore, [[Gianfranco Pedron]] e [[Amedeo Bertolo]] entrarono pistole in pugno nell'automobile e gli intimarono di non opporre alcuna resistenza.  


Elías fu portato a Cugliate Fabiasco, comune di 178 abitanti a 50 km da Milano e a 5 km dalla frontiera svizzera, dove i 4 anarchici possedevano da tempo in comodato d'uso una casupola di montagna. Da Parigi [[Amedeo Bertolo]] fece inviare diversi comunicati alle agenzie di stampa in cui si specificava che l'obiettivo del sequestro era ottenere la salvezza di Jorge Conill e dei suoi compagni:  
Elías fu portato a Cugliate Fabiasco, comune di 178 abitanti a 50 km da Milano e a 5 km dalla frontiera svizzera, dove i 4 anarchici possedevano da tempo in comodato d'uso una casupola di montagna. Da Parigi [[Amedeo Bertolo]] fece inviare diversi comunicati alle agenzie di stampa in cui si specificava che l'obiettivo del sequestro era ottenere la salvezza di Jorge Conill e dei suoi compagni:  
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