Post-anarchismo: differenze tra le versioni

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*[[Todd May]] sostiene l'idea di un [[anarchismo]] fondato sulla comprensione [[post-strutturalismo|post-strutturalista]] del potere, influenzato in particolare dai lavori di [[Michel Foucault]], ma anche di [[Emma Goldman]]. <ref>Allan Antliff, ''[https://theanarchistlibrary.org/library/allan-antliff-anarchy-power-and-poststructuralism Anarchy, Power, and Poststructuralism]'' (2007).</ref>
*[[Todd May]] sostiene l'idea di un [[anarchismo]] fondato sulla comprensione [[post-strutturalismo|post-strutturalista]] del potere, influenzato in particolare dai lavori di [[Michel Foucault]], ma anche di [[Emma Goldman]]. <ref>Allan Antliff, ''[https://theanarchistlibrary.org/library/allan-antliff-anarchy-power-and-poststructuralism Anarchy, Power, and Poststructuralism]'' (2007).</ref>
*[[Saul Newman]] concilia le elaborazioni dello psicoanalista [[Jacques Lacan]] con quelle dell'anarco-individualista [[Max Stirner]], da lui considerato un vero e proprio precursore del post-anarchismo. Newman rigetta alcuni concetti cardine dell'[[anarchismo]] classico, dalla [[rivoluzione]] all'[[essenzialismo]], cioè l'[[Antropologia anarchica|antropologia]] benigna su cui si basa la fiducia a-prioristica nel [[Mutualismo|mutuo appoggio]]. Egli concepisce un aiuto reciproco fondato sulla "[[volontà di potenza]]", attraverso la quale sviluppare una serie di relazioni intersoggettive (aiuto e l'assistenza verso gli altri) senza però avere la pretesa di dominare e di negare le differenze. Come [[Michel Foucault|Foucault]], egli pensa che il potere si configuri come un "rapporto di potere" che coinvolge tutti e tutto. Sarebbe impossibile, di conseguenza, ipotizzare una società priva di alcun potere, e negarlo significherebbe alimentare il "risentimento" ([[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] lo definisce come un "auto-avvelenamento dell'anima"). [[Saul Newman|Newman]] intende l'[[anarchismo]] come un mezzo in grado di agire sui meccanismi di funzionamento di questi rapporti di potere, in modo da ottenere quanta più [[libertà]] possibile.
*[[Saul Newman]] concilia le elaborazioni dello psicoanalista [[Jacques Lacan]] con quelle dell'anarco-individualista [[Max Stirner]], da lui considerato un vero e proprio precursore del post-anarchismo. Newman rigetta alcuni concetti cardine dell'[[anarchismo]] classico, dalla [[rivoluzione]] all'[[essenzialismo]], cioè l'[[Antropologia anarchica|antropologia]] benigna su cui si basa la fiducia a-prioristica nel [[Mutualismo|mutuo appoggio]]. Egli concepisce un aiuto reciproco fondato sulla "[[volontà di potenza]]", attraverso la quale sviluppare una serie di relazioni intersoggettive (aiuto e l'assistenza verso gli altri) senza però avere la pretesa di dominare e di negare le differenze. Come [[Michel Foucault|Foucault]], egli pensa che il potere si configuri come un "rapporto di potere" che coinvolge tutti e tutto. Sarebbe impossibile, di conseguenza, ipotizzare una società priva di alcun potere, e negarlo significherebbe alimentare il "risentimento" ([[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] lo definisce come un "auto-avvelenamento dell'anima"). [[Saul Newman|Newman]] intende l'[[anarchismo]] come un mezzo in grado di agire sui meccanismi di funzionamento di questi rapporti di potere, in modo da ottenere quanta più [[libertà]] possibile.
*[[Lewis Call]] ha sviluppato una teoria post-anarchica attraverso [[Friedrich Nietzsche]], il quale respingeva in toto il concetto cartesiano del soggetto. Di qui solo una forma radicale di [[anarchismo]] è per [[Lewis Call|Lewis]] possibile: l'"anarchismo del divenire", ovverosia la concezione di un [[anarchismo]] senza meta finale. L'[[anarchismo]] concepito come un mezzo senza fine. Nel suo libro del [[2002]] ''Post-modern Anarchism'', sviluppa una teoria anarchica in cui trova posto il già citato [[Friedrich Nietzsche]] con cyberpunk come [[William Gibson]] e [[Bruce Sterling]].
*[[Lewis Call]] ha sviluppato una teoria post-anarchica attraverso [[Friedrich Nietzsche]], il quale respingeva in toto il concetto cartesiano del soggetto. Di qui solo una forma radicale di [[anarchismo]] è per [[Lewis Call|Lewis]] possibile: l'"anarchismo del divenire", ovverosia la concezione di un [[anarchismo]] senza meta finale. L'[[anarchismo]] concepito come un mezzo senza fine. Nel suo libro del [[2002]] ''Postmodern Anarchism'', sviluppa una teoria anarchica in cui trova posto il già citato [[Friedrich Nietzsche]] con cyberpunk come [[William Gibson]] e [[Bruce Sterling]].
*[[Michel Onfray]] sostiene la necessità di rivedere le teorie anarchiche del filone russo-tedesco rappresentato da [[Stirner]], [[Bakunin]] e [[Kropotkin]] per sostituirle con quella che chiama «teoria francese», rappresentata da [[Etienne de La Boétie]], [[Proudhon]] ed [[Élisée Reclus|Reclus]]. Secondo il filosofo francese, questo permetterebbe di superare i dogmi anarchici dell'[[anarchismo]] dei due ultimi secoli come l'attesa della rivoluzione e di un “mondo nuovo” e la fede nella «bontà naturale dell'essere umano».
*[[Michel Onfray]] sostiene la necessità di rivedere le teorie anarchiche del filone russo-tedesco rappresentato da [[Stirner]], [[Bakunin]] e [[Kropotkin]] per sostituirle con quella che chiama «teoria francese», rappresentata da [[Etienne de La Boétie]], [[Proudhon]] ed [[Élisée Reclus|Reclus]]. Secondo il filosofo francese, questo permetterebbe di superare i dogmi anarchici dell'[[anarchismo]] dei due ultimi secoli come l'attesa della rivoluzione e di un “mondo nuovo” e la fede nella «bontà naturale dell'essere umano».


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