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Placido si lega a Cerrito col quale collabora strettamente a tutte le attività in Sicilia e all'interno della [[Federazione Anarchica Italiana]], si avvicina alle realtà politiche e culturali cittadine più aperte al confronto delle idee, costituisce il "Circolo anticlericale Giordano Bruno", tiene numerose conferenze e partecipa alle manifestazioni di piazza più significative. Partecipa a Palermo alla costituzione della [[Federazione Anarchica Siciliana]] e alla fondazione del [[stampa anarchica|giornale anarchico]] regionale «[[Terra e Libertà]]».
Placido si lega a Cerrito col quale collabora strettamente a tutte le attività in Sicilia e all'interno della [[Federazione Anarchica Italiana]], si avvicina alle realtà politiche e culturali cittadine più aperte al confronto delle idee, costituisce il "Circolo anticlericale Giordano Bruno", tiene numerose conferenze e partecipa alle manifestazioni di piazza più significative. Partecipa a Palermo alla costituzione della [[Federazione Anarchica Siciliana]] e alla fondazione del [[stampa anarchica|giornale anarchico]] regionale «[[Terra e Libertà]]».


Dagli anni '50, grazie alla sua profonda preparazione giuridica e alle sue notevoli qualità oratorie, si afferma energicamente a Messina come uno dei migliori e incorruttibili avvocati della città. Per la posizione politica di [[antifascismo|antifascista]] e militante anarchico, entrerà presto in urto con le baronie locali, pagandone le conseguenze in prima persona. Da quel periodo si impegna nelle difese politiche, sempre vittoriose e sempre gratuite. Difende più volte i compagni siciliani e calabresi, fa parte del collegio di difesa al processo della strage di Piazza Fontana, nella prima fase romana, aderisce a [[Soccorso Rosso]]. Interviene in difesa dei giovani del movimento studentesco, degli aderenti a [[Potere Operaio]], [[Lotta Continua]], Partito Radicale, di socialisti, di comunisti e delle brigatiste rosse detenute nel [[carcere]] di Messina. La sua attività di propagandista diventa febbrile quando si intensifica la sua collaborazione a quasi tutte le pubblicazioni anarchiche, specialmente «[[Umanità Nova]]», e soprattutto per l'interminabile numero di conferenze e dibattiti che tiene in tutte le località italiane dove è richiesto il suo intervento. Raccontava spesso che persino quando si sposò con Giovanna Sciacco, durante il viaggio di nozze, tenne una conferenza per ogni località italiana visitata.
Dagli anni '50, grazie alla sua profonda preparazione giuridica e alle sue notevoli qualità oratorie, si afferma energicamente a Messina come uno dei migliori e incorruttibili avvocati della città. Per la posizione politica di [[antifascismo|antifascista]] e militante anarchico, entrerà presto in urto con le baronie locali, pagandone le conseguenze in prima persona. Da quel periodo si impegna nelle difese politiche, sempre vittoriose e sempre gratuite. Difende più volte i compagni siciliani e calabresi, fa parte del collegio di difesa al processo della strage di piazza Fontana, nella prima fase romana, aderisce a [[Soccorso Rosso]]. Interviene in difesa dei giovani del movimento studentesco, degli aderenti a [[Potere Operaio]], [[Lotta Continua]], Partito Radicale, di socialisti, di comunisti e delle brigatiste rosse detenute nel [[carcere]] di Messina. La sua attività di propagandista diventa febbrile quando si intensifica la sua collaborazione a quasi tutte le pubblicazioni anarchiche, specialmente «[[Umanità Nova]]», e soprattutto per l'interminabile numero di conferenze e dibattiti che tiene in tutte le località italiane dove è richiesto il suo intervento. Raccontava spesso che persino quando si sposò con Giovanna Sciacco, durante il viaggio di nozze, tenne una conferenza per ogni località italiana visitata.


Nel [[1952]] si adopera con Cerrito e altri per il rilancio dell'[[anarchismo]] in Sicilia, redigendo il bollettino della Federazione Anarchica Messinese, promovendo iniziative e convegni, come quello di Siracusa nel [[1955]], in cui viene fondato il [[stampa anarchica|mensile]] del movimento siciliano «L'Agitazione del Sud».
Nel [[1952]] si adopera con Cerrito e altri per il rilancio dell'[[anarchismo]] in Sicilia, redigendo il bollettino della Federazione Anarchica Messinese, promovendo iniziative e convegni, come quello di Siracusa nel [[1955]], in cui viene fondato il [[stampa anarchica|mensile]] del movimento siciliano «L'Agitazione del Sud».
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