Placido La Torre: differenze tra le versioni

Nessun cambiamento nella dimensione ,  10:52, 28 mar 2019
m
Sostituzione testo - " é " con " è "
m (Sostituzione testo - "’" con "'")
m (Sostituzione testo - " é " con " è ")
Riga 3: Riga 3:


'''Placido La Torre''' nasce nel [[1920]] in una Messina ancora fortemente provata dal disastroso terremoto del [[1908]]. Vive una fanciullezza irrequieta e comincia a frequentare le scuole elementari solo all'età  di otto anni. Intorno al [[1936]], già  studente allo storico Liceo Ginnasio "Maurolico", riscopre la figura dell'avv. Francesco Lo Sardo, deputato [[comunismo|comunista]] di formazione anarchica, vittima del [[Fascismo|fascismo]], e conosce l'avv. Giovanni Millimaggi, comunista dissidente perseguitato dai [[Fascismo|fascisti]], più volte condannato al confino.
'''Placido La Torre''' nasce nel [[1920]] in una Messina ancora fortemente provata dal disastroso terremoto del [[1908]]. Vive una fanciullezza irrequieta e comincia a frequentare le scuole elementari solo all'età  di otto anni. Intorno al [[1936]], già  studente allo storico Liceo Ginnasio "Maurolico", riscopre la figura dell'avv. Francesco Lo Sardo, deputato [[comunismo|comunista]] di formazione anarchica, vittima del [[Fascismo|fascismo]], e conosce l'avv. Giovanni Millimaggi, comunista dissidente perseguitato dai [[Fascismo|fascisti]], più volte condannato al confino.
Conseguita la maturità  classica, La Torre si iscrive all'Università  nella facoltà  di Giurisprudenza e, scoppiata la guerra é chiamato alle armi. Divenuto ufficiale dell'esercito sabaudo, l'[[8 settembre]] del [[1943]] lo coglie a Fossano (Cuneo) da dove fugge per non cadere prigioniero dei tedeschi. Raggiunta Roma è qui costretto a fermarsi non avendo potuto passare le linee sul fronte di Cassino. Si dà  alla macchia, entra nella resistenza romana e prende parte ad una azione per liberare dei prigionieri in mano ai [[Fascismo|fascisti]].  
Conseguita la maturità  classica, La Torre si iscrive all'Università  nella facoltà  di Giurisprudenza e, scoppiata la guerra è chiamato alle armi. Divenuto ufficiale dell'esercito sabaudo, l'[[8 settembre]] del [[1943]] lo coglie a Fossano (Cuneo) da dove fugge per non cadere prigioniero dei tedeschi. Raggiunta Roma è qui costretto a fermarsi non avendo potuto passare le linee sul fronte di Cassino. Si dà  alla macchia, entra nella resistenza romana e prende parte ad una azione per liberare dei prigionieri in mano ai [[Fascismo|fascisti]].  


Dopo la liberazione di Roma, e un tormentoso viaggio, giunge nella sua Messina devastata dai bombardamenti a tappeto degli alleati. Riprende subito gli studi, tra mille difficoltà  economiche, e si laurea nel mese di maggio del '46.
Dopo la liberazione di Roma, e un tormentoso viaggio, giunge nella sua Messina devastata dai bombardamenti a tappeto degli alleati. Riprende subito gli studi, tra mille difficoltà  economiche, e si laurea nel mese di maggio del '46.
64 364

contributi