Pietro Gori: differenze tra le versioni

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Oltre che per l'attività politica è ricordato come autore di alcune tra le più famose canzoni anarchiche della fine del XIX secolo tra cui: [http://www.nelvento.net/addio-lugano.html Addio a Lugano], [http://www.ildeposito.org/view.php?id=102 Stornelli d'esilio], [http://www.cantilotta.org/canti/pag0115.htm Ballata per Sante Caserio].
Oltre che per l'attività politica è ricordato come autore di alcune tra le più famose canzoni anarchiche della fine del XIX secolo tra cui: [http://www.nelvento.net/addio-lugano.html Addio a Lugano], [http://www.ildeposito.org/view.php?id=102 Stornelli d'esilio], [http://www.cantilotta.org/canti/pag0115.htm Ballata per Sante Caserio].


: «... Pietro Gori era un poeta, aveva un bel viso, un corpo snello ed elegante. Si accarezzava il baffo appuntito e sapeva ascoltare i coloni ravennati che raccontavano la loro storia. Provava un profondo rispetto per il coraggio che avevano speso in quella impresa, e glielo diceva con calore. Gli ricordavano gli uomini della Pampa, ripeté. Avevano anche cantato insieme, fino a sgolarsi, quella notte. Avevano cantato le sue '''canzoni''', gli [http://www.ildeposito.org/view.php?id=102 Stornelli d'esilio], [http://www.cantilotta.org/canti/pag0115.htm Ballata per Sante Caserio], [http://archive.is/i5XHc Amore ribelle]... Di '''Addio Lugano Bella''' Gori aveva raccontato com'era nata. Dopo che [[Sante Caserio]] aveva pugnalato a morte [[Carnot]], lui era dovuto riparare in [[Svizzera]]. Qui l'avevano arrestato, insieme con altri 150 fuorusciti italiani, anarchici e socialisti. Tutti poi erano stati espulsi. Quando li conducevano alla frontiera, avevano le manette ai polsi e i loro passi affondavano nella neve... Con le lacrime agli occhi, si era girato indietro a guardare Lugano e pensava agli anarchici scacciati senza colpa che partono cantando con la speranza in cuor... ». <ref>Liliana Madeo Gli scariolanti di Ostia antica. Storia di una colonia socialista, op. cit., p.182. La ricostruzione che l'autrice fa è ripresa dal diario di [[Luigi Sarrecchia]] (Pescosolido 1875-Ostia 1968), uno dei personaggi di rilievo della Colonia di Ostia. Il diario è conservato presso il [[Museo Centrale del Risorgimento]]. Utili per questo lavoro sono altre notizie che L. Madeo fornisce sulla vita della colonia che è formata, ripetiamo, da braccianti socialisti, anarchici e repubblicani: notizie che Luigi Sarrecchia preferisce non riportare nel suo diario e riguardano i rapporti politici tra le varie componenti che non sempre sono stati idilliaci come nel caso dell'accoltellamento alla schiena di un anarchico di Campiano. «... Della realtà in cui vive [Sarrecchia] non fa venire alla ribalta i salti, gli strattoni, i vuoti, le contraddizioni. Sono dimensioni che non sa controllare, e se ne sottrae ignorandole. Non raccoglie le canzonacce con cui si rinverdivano ostilità e inimicizie:<br />
: «... Pietro Gori era un poeta, aveva un bel viso, un corpo snello ed elegante. Si accarezzava il baffo appuntito e sapeva ascoltare i coloni ravennati che raccontavano la loro storia. Provava un profondo rispetto per il coraggio che avevano speso in quella impresa, e glielo diceva con calore. Gli ricordavano gli uomini della Pampa, ripeté. Avevano anche cantato insieme, fino a sgolarsi, quella notte. Avevano cantato le sue '''canzoni''', gli [http://www.ildeposito.org/view.php?id=102 Stornelli d'esilio], [http://www.cantilotta.org/canti/pag0115.htm Ballata per Sante Caserio], [http://archive.is/i5XHc Amore ribelle]... Di '''''Addio Lugano Bella''''' Gori aveva raccontato com'era nata. Dopo che [[Sante Caserio]] aveva pugnalato a morte [[Carnot]], lui era dovuto riparare in [[Svizzera]]. Qui l'avevano arrestato, insieme con altri 150 fuorusciti italiani, anarchici e socialisti. Tutti poi erano stati espulsi. Quando li conducevano alla frontiera, avevano le manette ai polsi e i loro passi affondavano nella neve... Con le lacrime agli occhi, si era girato indietro a guardare Lugano e pensava agli anarchici scacciati senza colpa che partono cantando con la speranza in cuor... ». <ref>Liliana Madeo Gli scariolanti di Ostia antica. Storia di una colonia socialista, op. cit., p.182. La ricostruzione che l'autrice fa è ripresa dal diario di [[Luigi Sarrecchia]] (Pescosolido 1875-Ostia 1968), uno dei personaggi di rilievo della Colonia di Ostia. Il diario è conservato presso il [[Museo Centrale del Risorgimento]]. Utili per questo lavoro sono altre notizie che L. Madeo fornisce sulla vita della colonia che è formata, ripetiamo, da braccianti socialisti, anarchici e repubblicani: notizie che Luigi Sarrecchia preferisce non riportare nel suo diario e riguardano i rapporti politici tra le varie componenti che non sempre sono stati idilliaci come nel caso dell'accoltellamento alla schiena di un anarchico di Campiano. «... Della realtà in cui vive [Sarrecchia] non fa venire alla ribalta i salti, gli strattoni, i vuoti, le contraddizioni. Sono dimensioni che non sa controllare, e se ne sottrae ignorandole. Non raccoglie le canzonacce con cui si rinverdivano ostilità e inimicizie:<br />


“''Enrico Ferri alla finestra''<br />
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