Pietro Ferrua: differenze tra le versioni

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Militante del Gruppo Anarchico Alba dei Liberi, nel [[1950]] diventa il primo [[obiettore di coscienza]] [[anarchico]] riconosciuto come tale dai tribunali e condannato a 15 mesi di [[carcere]] (lo seguiranno altri militanti dello stesso gruppo come [[Angelo Nurra]] e [[Liberoso Gugliemi]]). Nel [[1953]] è confondatore della rivista ''Senza Limiti'' e in quest'epoca collabora con le pubblicazioni del Gruppo «Anarchismo» di Napoli e Palermo. Perseguitato dalla [[giustizia]] italiana, che vorrebbe costringerlo ancora a svolgere il servizio militare, Ferrua si rifugia a Ginevra a partire dal [[25 aprile]] [[1954]] insieme alla compagna brasiliana Dina, da dove segue l'attività organizzativa dei primi Campeggi Anarchici Internazionali (il primo si era svolto a Cecina nel [[1953]]). Nel [[1955]] partecipa al Campeggio Internazionale di Salernes (Francia) e fonda una struttura clandestina di [[solidarietà]] ed accoglienza per renitenti e disertori francesi ed algerini sotto l'egida delle ''Jeunesses Libertaires''. Tra il [[1955]] e il [[1962]], col supporto di [[André Bösiger]], aiuta tantissimi antimilitaristi ed [[obiezione di coscienza|obiettori di coscienza]] ad attraversare il confine e rifugiarsi in [[Svizzera]].  
Militante del Gruppo Anarchico Alba dei Liberi, nel [[1950]] diventa il primo [[obiettore di coscienza]] [[anarchico]] riconosciuto come tale dai tribunali e condannato a 15 mesi di [[carcere]] (lo seguiranno altri militanti dello stesso gruppo come [[Angelo Nurra]] e [[Liberoso Gugliemi]]). Nel [[1953]] è confondatore della rivista ''Senza Limiti'' e in quest'epoca collabora con le pubblicazioni del Gruppo «Anarchismo» di Napoli e Palermo. Perseguitato dalla [[giustizia]] italiana, che vorrebbe costringerlo ancora a svolgere il servizio militare, Ferrua si rifugia a Ginevra a partire dal [[25 aprile]] [[1954]] insieme alla compagna brasiliana Dina, da dove segue l'attività organizzativa dei primi Campeggi Anarchici Internazionali (il primo si era svolto a Cecina nel [[1953]]). Nel [[1955]] partecipa al Campeggio Internazionale di Salernes (Francia) e fonda una struttura clandestina di [[solidarietà]] ed accoglienza per renitenti e disertori francesi ed algerini sotto l'egida delle ''Jeunesses Libertaires''. Tra il [[1955]] e il [[1962]], col supporto di [[André Bösiger]], aiuta tantissimi antimilitaristi ed [[obiezione di coscienza|obiettori di coscienza]] ad attraversare il confine e rifugiarsi in [[Svizzera]].  
 
[[File:Pietro ferrua.jpg|thumb|400px|left|Pietro Ferrua]]
Nel [[1956]], assieme a [[Claudio Cantini]], ridà vita allo storico [[periodico anarchico]] svizzero ''[[Il Risveglio Anarchico]]'', che aveva cessato le sue pubblicazioni. L'anno seguente, insieme ad altri compagni ([[Alexandre Alexiev]], [[Henri Bartholdi]], [[André Bernard]], [[André Bösiger]], [[Jean-Pierre Conza,]] ecc.), fonda a Ginevra il [[CIRA|Centro Internazionale di Ricerche sull'Anarchismo]] (attualmente con sede a Losanna), mentre nel [[1958]] dà inizio alla sezione svizzera di [[Solidarietà Internazionale Antifascista]] (S.I.A.).
Nel [[1956]], assieme a [[Claudio Cantini]], ridà vita allo storico [[periodico anarchico]] svizzero ''[[Il Risveglio Anarchico]]'', che aveva cessato le sue pubblicazioni. L'anno seguente, insieme ad altri compagni ([[Alexandre Alexiev]], [[Henri Bartholdi]], [[André Bernard]], [[André Bösiger]], [[Jean-Pierre Conza,]] ecc.), fonda a Ginevra il [[CIRA|Centro Internazionale di Ricerche sull'Anarchismo]] (attualmente con sede a Losanna), mentre nel [[1958]] dà inizio alla sezione svizzera di [[Solidarietà Internazionale Antifascista]] (S.I.A.).


A causa delle sue attività, viene espulso dalla [[Svizzera]] nel [[1963]] e si reca in in [[Brasile]], dove anche lì si dimostra un instancabile propagandatore dell'[[anarchia]] fondando il [[Centro Brasiliano di Studi Internazionali]] e una sezione brasiliana del [[CIRA|Centro Internazionale di Ricerche sull'Anarchismo]]. A causa delle sue attività anarchiche si renderà assai inviso ai militari brasiliani che detenevano il potere. Arrestato assieme ad altri quindici compagni nell'ottobre del [[1969]], nel dicembre seguente parte in esilio per gli Stati Uniti. Negli ''States'' diventa diventa docente universitario, approfondendo inoltre le proprie ricerche nel campo delle avanguardie artistiche e letterarie, della [[rivoluzione messicana]] ecc... che sfoceranno nella pubblicazione di una dozzina di libri e di un'infinità di articoli per le più importanti riviste accademiche e/o anarchiche.  
A causa delle sue attività, viene espulso dalla [[Svizzera]] nel [[1963]] e si reca in in [[Brasile]], dove anche lì si dimostra un instancabile propagandatore dell'[[anarchia]] fondando il [[Centro Brasiliano di Studi Internazionali]] e una sezione brasiliana del [[CIRA|Centro Internazionale di Ricerche sull'Anarchismo]]. A causa delle sue attività anarchiche si renderà assai inviso ai militari brasiliani che detenevano il potere. Arrestato assieme ad altri quindici compagni nell'ottobre del [[1969]], nel dicembre seguente parte in esilio per gli Stati Uniti. Negli ''States'' diventa diventa docente universitario, approfondendo inoltre le proprie ricerche nel campo delle avanguardie artistiche e letterarie, della [[rivoluzione messicana]] ecc... che sfoceranno nella pubblicazione di una dozzina di libri e di un'infinità di articoli per le più importanti riviste accademiche e/o anarchiche.  
[[File:Pietro ferrua.jpg|thumb|left|Pietro Ferrua]]
 
Dopo una conferenza sull'[[anarchismo]] tenutasi nel Circolo Filosofico, la Facoltà di Filosofia di Portland gli affida nel [[1980]] un corso superiore sull'Anarchismo grazie al quale prende forma il Primo Simposio Internazionale sull'Anarchismo che vedrà riuniti un centinaio di ricercatori e militanti per tutta una settimana di dibattiti (spettacoli, concerti, mostre ecc...).
Dopo una conferenza sull'[[anarchismo]] tenutasi nel Circolo Filosofico, la Facoltà di Filosofia di Portland gli affida nel [[1980]] un corso superiore sull'Anarchismo grazie al quale prende forma il Primo Simposio Internazionale sull'Anarchismo che vedrà riuniti un centinaio di ricercatori e militanti per tutta una settimana di dibattiti (spettacoli, concerti, mostre ecc...).


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