Pietro Ferrero: differenze tra le versioni

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Ferrero [[Strage_di_Torino_(18-20_dicembre_1922)#Pietro_Ferrero|muore tragicamente, assassinato]] dalle squadracce [[Fascismo|fasciste]] di Piero Brandimarte (l'assassino nel dopoguerra verrà  reintegrato nell'esercito e poi seppellito con tutti gli onori), il [[18 dicembre]] [[1922]], dopo lunghe ed atroci sevizie: il cadavere straziato fu legato ad un carro e trascinato per le strade di Torino come trofeo di vittoria.
Ferrero [[Strage_di_Torino_(18-20_dicembre_1922)#Pietro_Ferrero|muore tragicamente, assassinato]] dalle squadracce [[Fascismo|fasciste]] di Piero Brandimarte (l'assassino nel dopoguerra verrà  reintegrato nell'esercito e poi seppellito con tutti gli onori), il [[18 dicembre]] [[1922]], dopo lunghe ed atroci sevizie: il cadavere straziato fu legato ad un carro e trascinato per le strade di Torino come trofeo di vittoria.
Ecco come [[Maurizio Garino]] racconta l'atroce morte inferta dai [[Fascismo|fascisti]] a Ferrero:
Ecco come [[Maurizio Garino]] racconta l'atroce morte inferta dai [[Fascismo|fascisti]] a Ferrero:
:«Ho poi saputo che Ferrero, preso nel pomeriggio, messo nella portineria della Camera del Lavoro, fatto sedere nell'angolo, gli angoli erano occupati da quattro persone. Uno l'ha riconosciuto, ma non hanno dimostrato di conoscersi. Ferrero, sputacchiato dai fascisti." Vigliacco! Sfruttatore degli operai!". Insomma hanno cercato di umiliarlo in tutti i modi. Pugni, ogni tanto una bastonata».:«[...] E poi verso mezzanotte l'hanno legato al camion e l'hanno trascinato dal numero 12 di Corso Siccardi fino al monumento di Vittorio Emanuele, dietro un camion. Arrivato là  era più morto che vivo, si capisce, e allora l'hanno finito sotto il monumento e l'hanno lasciato là . Morto. E naturalmente alla notte qualcuno l'ha preso e l'ha portato all'ospedale, ma era già  morto. E io al mattino l'ho trovato là . Era il [[18 dicembre]] del [[1922]]».
:«Ho poi saputo che Ferrero, preso nel pomeriggio, messo nella portineria della Camera del Lavoro, fatto sedere nell'angolo, gli angoli erano occupati da quattro persone. Uno l'ha riconosciuto, ma non hanno dimostrato di conoscersi. Ferrero, sputacchiato dai fascisti." Vigliacco! Sfruttatore degli operai!". Insomma hanno cercato di umiliarlo in tutti i modi. Pugni, ogni tanto una bastonata».:«[...] E poi verso mezzanotte l'hanno legato al camion e l'hanno trascinato dal numero 12 di Corso Siccardi fino al monumento di Vittorio Emanuele, dietro un camion. Arrivato là  era più morto che vivo, si capisce, e allora l'hanno finito sotto il monumento e l'hanno lasciato là. Morto. E naturalmente alla notte qualcuno l'ha preso e l'ha portato all'ospedale, ma era già  morto. E io al mattino l'ho trovato là. Era il [[18 dicembre]] del [[1922]]».
:«[...] Poi il giorno dopo il funerale. Una mattinata nebbiosa, fredda! Il funerale era presto, alle otto. E allora ci troviamo lì, al cimitero, eravamo cinque uomini, undici donne, compresa mia moglie. Ecco, io ho poi commentato in certe interviste, con più di ventimila organizzati dalla FIOM, non c'era un rappresentante della FIOM. [...] Eccolo l'effetto del terrore fascista».
:«[...] Poi il giorno dopo il funerale. Una mattinata nebbiosa, fredda! Il funerale era presto, alle otto. E allora ci troviamo lì, al cimitero, eravamo cinque uomini, undici donne, compresa mia moglie. Ecco, io ho poi commentato in certe interviste, con più di ventimila organizzati dalla FIOM, non c'era un rappresentante della FIOM. [...] Eccolo l'effetto del terrore fascista».


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