Piero Ciampi: differenze tra le versioni

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==Biografia==
==Biografia==


'''Piero Ciampi''' nasce a Livorno il [[28 settembre]] del [[1934]]. Il padre, Umberto, è un piccolo commerciante di pellami. Delle prime fasi della sua vita, complice il conflitto bellico, non si sa granchè <ref name="guerra ">  Probabilmente la famiglia Ciampi sfollò nelle campagne pisane per tornare a Livorno solo qualche anno dopo la fine del conflitto"</ref>; le prime notizie si hanno dal momento in cui si iscrive alla facoltà  di ingegneria dell'Università  di Pisa. Quando si trova a circa metà  degli esami decide di lasciare l’Università  per ritornare a Livorno e provare l'[[musica|avventura musicale]]<ref name="Passione">La passione per la [[musica]], è coltivata da tutti i suoi due fratelli (Roberto, futuro avvocato, è un clarinettista e resterà  per tutta la vita a contatto con la musica, oltre che legatissimo al fratello, mentre Paolo emigrerà  presto in Canada, a Vancouver, facendo tutt'altro). </ref>. Nel frattempo, per guadagnare qualche soldo, fa, qua e là , qualche lavoretto.
'''Piero Ciampi''' nasce a Livorno il [[28 settembre]] del [[1934]]. Il padre, Umberto, è un piccolo commerciante di pellami. Delle prime fasi della sua vita, complice il conflitto bellico, non si sa granchè <ref name="guerra ">  Probabilmente la famiglia Ciampi sfollò nelle campagne pisane per tornare a Livorno solo qualche anno dopo la fine del conflitto"</ref>; le prime notizie si hanno dal momento in cui si iscrive alla facoltà  di ingegneria dell'Università  di Pisa. Quando si trova a circa metà  degli esami decide di lasciare l'Università  per ritornare a Livorno e provare l'[[musica|avventura musicale]]<ref name="Passione">La passione per la [[musica]], è coltivata da tutti i suoi due fratelli (Roberto, futuro avvocato, è un clarinettista e resterà  per tutta la vita a contatto con la musica, oltre che legatissimo al fratello, mentre Paolo emigrerà  presto in Canada, a Vancouver, facendo tutt'altro). </ref>. Nel frattempo, per guadagnare qualche soldo, fa, qua e là , qualche lavoretto.


Chiamato al servizio militare, Piero parte per il CAR (Centro Addestramento Reclute nella terminologia del servizio di leva obbligatorio) a Pesaro. Durante le libere uscite va  a suonare nei piccoli locali pesaresi, dove suscita l’interesse di Gianfranco Reverberi, che ne coglie la [[arte|vena artistica]] e successivamente proverà  ad inserirlo nel difficile mondo musicale. Inizialmente Piero suona il contrabbasso (suo primo strumento musicale che aveva imparato a suonare da autodidatta) in alcune orchestre del posto, ma in realtà  si sente un cantautore e un poeta.
Chiamato al servizio militare, Piero parte per il CAR (Centro Addestramento Reclute nella terminologia del servizio di leva obbligatorio) a Pesaro. Durante le libere uscite va  a suonare nei piccoli locali pesaresi, dove suscita l'interesse di Gianfranco Reverberi, che ne coglie la [[arte|vena artistica]] e successivamente proverà  ad inserirlo nel difficile mondo musicale. Inizialmente Piero suona il contrabbasso (suo primo strumento musicale che aveva imparato a suonare da autodidatta) in alcune orchestre del posto, ma in realtà  si sente un cantautore e un poeta.
   
   
Nel [[1957]] senza soldi, con solo una chitarra e un biglietto di sola andata in mano, passa prima a Genova, dove va a trovare Reverberi, poi prosegue per Parigi, dove stringe amicizia con [[Louis-Ferdinand Céline]], e va ad ascoltare il grande [[Georges Brassens]]. È proprio in [[Francia]] che nasce il “Ciampi chansonnier”.
Nel [[1957]] senza soldi, con solo una chitarra e un biglietto di sola andata in mano, passa prima a Genova, dove va a trovare Reverberi, poi prosegue per Parigi, dove stringe amicizia con [[Louis-Ferdinand Céline]], e va ad ascoltare il grande [[Georges Brassens]]. È proprio in [[Francia]] che nasce il “Ciampi chansonnier”.


Nel [[1959]] ritorna nell’amata Livorno, sempre senza alcun soldo in tasca. Per un mese se ne sta in giro per la città , ubriacandosi e pensando di fare il pescatore, ma  l’amico Reverberi se lo porta a Milano convincendolo a lavorare per lui.  
Nel [[1959]] ritorna nell'amata Livorno, sempre senza alcun soldo in tasca. Per un mese se ne sta in giro per la città , ubriacandosi e pensando di fare il pescatore, ma  l'amico Reverberi se lo porta a Milano convincendolo a lavorare per lui.  
Quando Crepax, amico di Reverberi, passa alla CGD, si porta dietro Piero Ciampi come cantautore "di scuderia"; gli fa incidere alcuni dischi e prova pure a venderli, con il nome artistico di '''''Piero Litaliano'''''.
Quando Crepax, amico di Reverberi, passa alla CGD, si porta dietro Piero Ciampi come cantautore "di scuderia"; gli fa incidere alcuni dischi e prova pure a venderli, con il nome artistico di '''''Piero Litaliano'''''.
Nel [[1963]], comunque, "Piero Litaliano", pubblica il suo primo LP che contiene, tra le altri, ''Autunno a Milano'', ''Fino all'ultimo minuto'' e, soprattutto, ''Lungo treno del sud''.  
Nel [[1963]], comunque, "Piero Litaliano", pubblica il suo primo LP che contiene, tra le altri, ''Autunno a Milano'', ''Fino all'ultimo minuto'' e, soprattutto, ''Lungo treno del sud''.  
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Nel [[1967]] produce un disco intero per Lucia Rango; [[Gino Paoli]], uno dei suoi pochi "amici-colleghi" prova a portarlo con sé alla RCA, ma Piero, dopo aver preso un anticipo del contratto, non scriverà  nemmeno una canzone. Nel frattempo coltiva anche la passione per la poesia, e in effetti egli si sente più un poeta che un cantante; scrive poesie scarne e brevi, quasi che fossero una metafora della sua vita.  
Nel [[1967]] produce un disco intero per Lucia Rango; [[Gino Paoli]], uno dei suoi pochi "amici-colleghi" prova a portarlo con sé alla RCA, ma Piero, dopo aver preso un anticipo del contratto, non scriverà  nemmeno una canzone. Nel frattempo coltiva anche la passione per la poesia, e in effetti egli si sente più un poeta che un cantante; scrive poesie scarne e brevi, quasi che fossero una metafora della sua vita.  


Gli anni fra il [[1973]] e il [[1974]] avrebbero veramente potuto essere quelli della svolta artistica, ma i problemi con l’alcool e quelli con l'[[musica|ambiente musicale]] in cui si deve confrontare, hanno oramai raggiunto un punto di non ritorno: sono di questo periodo diversi litigi con artisti di svariati campi. Tra i cantautori apprezza solo [[Fabrizio De André]]. Trova comunque il tempo per scrivere  ''Io e te, Maria'' (rifiutata in un primo momento da Nicola Di Bari, che poi però la inciderà …),  ''Bambino mio'' (cantata da Carmen Villani e scritta con [[Pino Pavone]], un cantautore calabrese). Nel [[1974]] Ornella Vanoni vorrebbe produrre un album intero con canzoni di Ciampi, ma alla fine non se ne farà  niente. Piero si ritrova a cantare in piccoli locali, dove non manca di insultare il ricco pubblico pagante.  
Gli anni fra il [[1973]] e il [[1974]] avrebbero veramente potuto essere quelli della svolta artistica, ma i problemi con l'alcool e quelli con l'[[musica|ambiente musicale]] in cui si deve confrontare, hanno oramai raggiunto un punto di non ritorno: sono di questo periodo diversi litigi con artisti di svariati campi. Tra i cantautori apprezza solo [[Fabrizio De André]]. Trova comunque il tempo per scrivere  ''Io e te, Maria'' (rifiutata in un primo momento da Nicola Di Bari, che poi però la inciderà …),  ''Bambino mio'' (cantata da Carmen Villani e scritta con [[Pino Pavone]], un cantautore calabrese). Nel [[1974]] Ornella Vanoni vorrebbe produrre un album intero con canzoni di Ciampi, ma alla fine non se ne farà  niente. Piero si ritrova a cantare in piccoli locali, dove non manca di insultare il ricco pubblico pagante.  


Nel [[1976]] registra una serata al ''Club Tenco'', che anni dopo viene pubblicata anche su CD.
Nel [[1976]] registra una serata al ''Club Tenco'', che anni dopo viene pubblicata anche su CD.
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