Pier Paolo Pasolini: differenze tra le versioni

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Questa dell'esercizio del libero arbitrio da parte di un "''potere''" nei confronti di una massa di sfruttati, associata all'idea di "''anarchico''", è sicuramente una concezione del tutto singolare ed originale, che per la sua contraddittorietà di fondo, riduce anche un intellettuale della levatura di Pasolini, a scadere in un altro di quei luoghi comuni (insieme all'idea di [[anarchia]] come disordine) che da sempre assillano la nostra [[Filosofia|dottrina filosofica]].
Questa dell'esercizio del libero arbitrio da parte di un "''potere''" nei confronti di una massa di sfruttati, associata all'idea di "''anarchico''", è sicuramente una concezione del tutto singolare ed originale, che per la sua contraddittorietà di fondo, riduce anche un intellettuale della levatura di Pasolini, a scadere in un altro di quei luoghi comuni (insieme all'idea di [[anarchia]] come disordine) che da sempre assillano la nostra [[Filosofia|dottrina filosofica]].


'''B) '''Pasolini era troppo colto per non sapere che l'[[anarchia]] degli anarchici (ossia l'[[anarchismo]]) non è mero libero arbitrio o disordine. Dacia Maraini <ref name="dacia">[http://www.pasolini.net/cinema_salo_c.htm Intervista a Dacia Maraini]</ref>, conferma che Pasolini non si riferiva alla dottrina anarchica, ma al termine dispregiativo "anarchia" (presente in tutti i dizionari della lingua italiana come sinonimo di "''senza governo''", "''caos''", "''libero arbitrio''"). L'accostamento tra potere e [[anarchia]], dunque, non serve a dire che l'[[anarchia]] '''degli anarchici''' è potere o libero arbitrio, ma che il potere fa ciò che vuole ("anarchia '''del potere'''"). A riprova del fatto che "anarchia del potere" è una espressione letteraria utilizzata da un artista e non una dichiarazione politica di un militante, in quest'[http://www.youtube.com/watch?v=LruGniXT70s intervista] Pasolini indica l'ossimoro (da qui anche l'accostamento tra [[anarchia]] e potere) come elemento provocatorio presente nelle sue opere (elemento puntualmente oggetto di fraintendimenti ed accuse, sia da destra che da sinistra) e sostiene - parlando questa volta sì di politica - che egli tende ad una forma anarchica anziché ai partiti. Sulla base di queste semplici considerazioni, possiamo concludere dicendo che il poeta Pasolini, ben lungi da essere un dispensatore di infamia verso l'[[anarchismo]], ci ha dato un'immagine del potere e dello [[Stato]] ([[Stato]] che lui disprezzava ed odiava più di ogni altra cosa) ancora attuale, sempre più attuale.
'''B) '''Pasolini era troppo colto per non sapere che l'[[anarchia]] degli anarchici (ossia l'[[anarchismo]]) non è mero libero arbitrio o disordine. Dacia Maraini <ref name="dacia">[http://archive.is/4NqBQ Intervista a Dacia Maraini]</ref>, conferma che Pasolini non si riferiva alla dottrina anarchica, ma al termine dispregiativo "anarchia" (presente in tutti i dizionari della lingua italiana come sinonimo di "''senza governo''", "''caos''", "''libero arbitrio''"). L'accostamento tra potere e [[anarchia]], dunque, non serve a dire che l'[[anarchia]] '''degli anarchici''' è potere o libero arbitrio, ma che il potere fa ciò che vuole ("anarchia '''del potere'''"). A riprova del fatto che "anarchia del potere" è una espressione letteraria utilizzata da un artista e non una dichiarazione politica di un militante, in quest'[http://www.youtube.com/watch?v=LruGniXT70s intervista] Pasolini indica l'ossimoro (da qui anche l'accostamento tra [[anarchia]] e potere) come elemento provocatorio presente nelle sue opere (elemento puntualmente oggetto di fraintendimenti ed accuse, sia da destra che da sinistra) e sostiene - parlando questa volta sì di politica - che egli tende ad una forma anarchica anziché ai partiti. Sulla base di queste semplici considerazioni, possiamo concludere dicendo che il poeta Pasolini, ben lungi da essere un dispensatore di infamia verso l'[[anarchismo]], ci ha dato un'immagine del potere e dello [[Stato]] ([[Stato]] che lui disprezzava ed odiava più di ogni altra cosa) ancora attuale, sempre più attuale.


'''C) '''Pasolini, come Fernando Pessoa nel suo libro ''Il banchiere anarchico'', usa questo ossimoro per spiegare che chi oggi detiene il potere è molto più anarchico (intendendo l'aggettivo non in maniera dispregiativa, ma bensì come sinonimo più vicino al concetto di "libertà autentica") di qualsiasi altro militante "teorico": chi ha il [[potere]] infatti se ne può infischiare totalmente degli altri e liberare tutto il suo "[[individualismo]]" senza nessun condizionamento esterno (spesso esclusivamente a danno degli altri, quindi in senso completamente negativo). Con la sua affermazione e utilizzando l'aggettivo "anarchico", non esprime perciò nessun giudizio sull'[[anarchia]] o sui movimenti anarchici, ma si limita a esprimere il concetto che, paradossalmente, si ha la possibilità di diventare molto più "anarchici" se si detiene il potere, anche se ciò ovviamente corrompe la [[filosofia]] dell'[[anarchismo]] e del sistema anarchico puro, inteso come sistema che libererà tutti gli uomini e che non prevede alcuna gerarchia.
'''C) '''Pasolini, come Fernando Pessoa nel suo libro ''Il banchiere anarchico'', usa questo ossimoro per spiegare che chi oggi detiene il potere è molto più anarchico (intendendo l'aggettivo non in maniera dispregiativa, ma bensì come sinonimo più vicino al concetto di "libertà autentica") di qualsiasi altro militante "teorico": chi ha il [[potere]] infatti se ne può infischiare totalmente degli altri e liberare tutto il suo "[[individualismo]]" senza nessun condizionamento esterno (spesso esclusivamente a danno degli altri, quindi in senso completamente negativo). Con la sua affermazione e utilizzando l'aggettivo "anarchico", non esprime perciò nessun giudizio sull'[[anarchia]] o sui movimenti anarchici, ma si limita a esprimere il concetto che, paradossalmente, si ha la possibilità di diventare molto più "anarchici" se si detiene il potere, anche se ciò ovviamente corrompe la [[filosofia]] dell'[[anarchismo]] e del sistema anarchico puro, inteso come sistema che libererà tutti gli uomini e che non prevede alcuna gerarchia.
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==La poesia==
==La poesia==
A Casarsa, ospite dei nonni materni durante le vacanze estive, ai tempi del liceo Pasolini vi compose le prime poesie dialettali, i suoi primi versi in friulano sono raccolti sotto il titolo di '''Poesie a casarsa'''<ref name="Poesie">Poesie a Casarsa http://www.pasolini.net/poesia_friulane.htm</ref> ([[1942]]) che gli valse i primi elogi. Nel periodo friulano sono ricorrenti nelle sue poesie i temi materni e della terra.
A Casarsa, ospite dei nonni materni durante le vacanze estive, ai tempi del liceo Pasolini vi compose le prime poesie dialettali, i suoi primi versi in friulano sono raccolti sotto il titolo di '''Poesie a casarsa'''<ref name="Poesie">Poesie a Casarsa http://archive.is/2pnv6</ref> ([[1942]]) che gli valse i primi elogi. Nel periodo friulano sono ricorrenti nelle sue poesie i temi materni e della terra.
Negli anni cinquanta il poeta passa dall'ambiente natale a quello dei sobboorghi di Roma e alle ragioni del cuore si contrappongono in lui le istanze politiche di giustizia sociale.
Negli anni cinquanta il poeta passa dall'ambiente natale a quello dei sobboorghi di Roma e alle ragioni del cuore si contrappongono in lui le istanze politiche di giustizia sociale.
Con '''Le ceneri di [[Gramsci]]''' ([[1957]]) Pasolini recupera la lingua italiana esplorandone le valenze espressive, la varietà di rapporti e registri (dal parlato al letterario), contaminandola di elementi colti e popolari. Altri esempi dell'originale cammino del poeta si riscontrano nelle sucessive opere '''La religione del mio tempo'''<ref name="La">La religione del mio tempo http://www.pasolini.net/poesia_religionemiotempo.htm</ref> ([[1961]]) e '''Poesia in forma di rosa'''<ref name="Poesia">Poesia in forma di rosa http://www.pasolini.net/poesia_formadirosa.htm</ref> ([[1964]]).
Con '''Le ceneri di [[Gramsci]]''' ([[1957]]) Pasolini recupera la lingua italiana esplorandone le valenze espressive, la varietà di rapporti e registri (dal parlato al letterario), contaminandola di elementi colti e popolari. Altri esempi dell'originale cammino del poeta si riscontrano nelle sucessive opere '''La religione del mio tempo'''<ref name="La">La religione del mio tempo http://archive.is/6sykW</ref> ([[1961]]) e '''Poesia in forma di rosa'''<ref name="Poesia">Poesia in forma di rosa http://archive.is/Nvoh2</ref> ([[1964]]).


==La narrativa==
==La narrativa==
La prima opera in prosa risale agli stessi anni dei suoi scritti in friulano. '''I giorni del lodo De Gasperi''', romanzo d'esordio scritto tra il [[1948]] e il [[1949]], sarà pubblicato nel [[1962]] col titolo '''Il sogno di una cosa'''<ref name="Il">Il sogno di una cosa http://www.pasolini.net/narrativa_sognodiunacosa.htm</ref>. Esistono però due racconti precedenti, '''Atti impuri'''<ref name="Atti">Atti impuri http://tondelli.comune.correggio.re.it/database/correggio/tondelli.nsf/4cde79c085bc5503c125684d0047d9a0/2533d8e05661a94bc12574240045f755/$FILE/Iniesta.pdf</ref> ([[1943]]) e '''Amado mio'''<ref name="Amado">Amado mio http://www.pasolini.net/narrativa_amadomio.htm</ref> ([[1948]]) pubblicati postumi nel [[1982]]. Ovviamente in queste prose l'ambiente friulano fa da sfondo. Vi possiamo vedere la lotta tra i braccianti e i latifondisti e l'esperienza omosessuale come espressione spontanea di una corporeità aliena dai vincoli e dalle censure della società moderna.
La prima opera in prosa risale agli stessi anni dei suoi scritti in friulano. '''I giorni del lodo De Gasperi''', romanzo d'esordio scritto tra il [[1948]] e il [[1949]], sarà pubblicato nel [[1962]] col titolo '''Il sogno di una cosa'''<ref name="Il">Il sogno di una cosa http://archive.is/wlNHZ</ref>. Esistono però due racconti precedenti, '''Atti impuri'''<ref name="Atti">Atti impuri http://tondelli.comune.correggio.re.it/database/correggio/tondelli.nsf/4cde79c085bc5503c125684d0047d9a0/2533d8e05661a94bc12574240045f755/$FILE/Iniesta.pdf</ref> ([[1943]]) e '''Amado mio'''<ref name="Amado">Amado mio http://archive.is/ebnH5</ref> ([[1948]]) pubblicati postumi nel [[1982]]. Ovviamente in queste prose l'ambiente friulano fa da sfondo. Vi possiamo vedere la lotta tra i braccianti e i latifondisti e l'esperienza omosessuale come espressione spontanea di una corporeità aliena dai vincoli e dalle censure della società moderna.
Nei romanzi romani '''Ragazzi di vita'''<ref name="Ragazzi">Ragazzi di vita http://www.pasolini.net/narrativa_schedaragazzi.htm</ref> ([[1955]]) e '''Una vita violenta'''<ref name="Vita">Vita violenta http://www.italialibri.net/opere/vitaviolenta.html</ref> ([[1959]]) il mondo del [[sottoproletariato]] urbano viene descritto con l'ausilio del dialetto romanesco. La vita di borgata diviene il simbolo della condizione marginalee, il luogo della violenza comunicata coi gesti e le parole, non che dagli "atti osceni".
Nei romanzi romani '''Ragazzi di vita'''<ref name="Ragazzi">Ragazzi di vita http://archive.is/Ih5ez</ref> ([[1955]]) e '''Una vita violenta'''<ref name="Vita">Vita violenta http://www.italialibri.net/opere/vitaviolenta.html</ref> ([[1959]]) il mondo del [[sottoproletariato]] urbano viene descritto con l'ausilio del dialetto romanesco. La vita di borgata diviene il simbolo della condizione marginalee, il luogo della violenza comunicata coi gesti e le parole, non che dagli "atti osceni".
Nella raccolta '''Alì dagli occhi azzurri'''<ref name="Alì">Alì dagli occhi azzurri http://www.pasolini.net/narrativa_alidagliocchiazzurri.htm</ref> ([[1965]]) troviamo coesistere vari elementi della narrativa: il diario, il linguaggio gergale borgataro e la prosa colta del letterato. La conflittualità, il sofferto antagonismo di Pasolini nei confronti dello ''status quò'', il romanticismo di intellettuale ribelle, il suo impulso a raccontare e raccontarsi sono ben visibili nella sua opera letteraria. Caratterizzano la sua scrittura, egli li ribadisce sempre senza falsi pudori, fino alla sua fine prematura.  Il suo ultimo romanzo sarà '''La divina mimesis'''<ref name="La divina">La divina mimesis http://www.pasolini.net/saggistica_mimesis-carta.htm</ref> ([[1975]]). Come è accaduto per '''Amado mio''' non è da escludere che la bibliografia pasoliniana possa arricchirsi di nuovi inediti, approfondendo ulteriormente quello che sappiamo della sua complessa e poliedrica personalità.
Nella raccolta '''Alì dagli occhi azzurri'''<ref name="Alì">Alì dagli occhi azzurri http://archive.is/bNkCl</ref> ([[1965]]) troviamo coesistere vari elementi della narrativa: il diario, il linguaggio gergale borgataro e la prosa colta del letterato. La conflittualità, il sofferto antagonismo di Pasolini nei confronti dello ''status quò'', il romanticismo di intellettuale ribelle, il suo impulso a raccontare e raccontarsi sono ben visibili nella sua opera letteraria. Caratterizzano la sua scrittura, egli li ribadisce sempre senza falsi pudori, fino alla sua fine prematura.  Il suo ultimo romanzo sarà '''La divina mimesis'''<ref name="La divina">La divina mimesis http://archive.is/YxsxG</ref> ([[1975]]). Come è accaduto per '''Amado mio''' non è da escludere che la bibliografia pasoliniana possa arricchirsi di nuovi inediti, approfondendo ulteriormente quello che sappiamo della sua complessa e poliedrica personalità.


==La drammaturgia==
==La drammaturgia==
Nell'arco di un solo anno, il [[1965]], Pasolini scrisse le sei tragedie che rappresentano il suo contributo al teatro: '''Pilade'''<ref name="Pilade">Pilade http://www.pasolini.net/teatro_pilade.htm</ref>, '''Orgia'''<ref name="Orgia">Orgia http://www.pasolini.net/teatro_orgia.htm</ref>, '''Affabulazione'''<ref name="Affabulazione">Affabulazione http://www.pasolini.net/teatro_affabulazione.htm</ref>, '''Calderòn'''<ref name="Calderòn">Calderòn http://www.pasolini.net/teatro_calderon.htm</ref>, '''Porcile'''<ref name="Porcile">Porcile http://www.pasolini.net/cinema_porcile.htm</ref> e '''Bestia da stile'''<ref name="Bestia">Bestia da stile http://www.pasolini.net/teatro_bestiastile.htm</ref>. La sua produzione teatrale rivela l'originale rifiuto della tradizione [[retorica]], proponendo un [[teatro]] che si regga sulla forza delle parole e sul loro potere espressivo. L'azione è pressoché assente, se non nella dinamica dei concetti che si susseguono, materializzati dalla realtà dell'enunciazione orale.
Nell'arco di un solo anno, il [[1965]], Pasolini scrisse le sei tragedie che rappresentano il suo contributo al teatro: '''Pilade'''<ref name="Pilade">Pilade http://archive.is/dN2Z6</ref>, '''Orgia'''<ref name="Orgia">Orgia http://archive.is/opjpg</ref>, '''Affabulazione'''<ref name="Affabulazione">Affabulazione http://archive.is/zO65k</ref>, '''Calderòn'''<ref name="Calderòn">Calderòn http://archive.is/MDMh0</ref>, '''Porcile'''<ref name="Porcile">Porcile http://archive.is/d51yV</ref> e '''Bestia da stile'''<ref name="Bestia">Bestia da stile http://archive.is/berGF</ref>. La sua produzione teatrale rivela l'originale rifiuto della tradizione [[retorica]], proponendo un [[teatro]] che si regga sulla forza delle parole e sul loro potere espressivo. L'azione è pressoché assente, se non nella dinamica dei concetti che si susseguono, materializzati dalla realtà dell'enunciazione orale.


==La saggistica==
==La saggistica==
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''Perché i poliziotti sono figli di poveri.''"
''Perché i poliziotti sono figli di poveri.''"


Inoltre nelle sue invettive non risparmia lo [[Stato]] e la [[Chiesa]], attacca tutte le [[istituzioni]], divenendo un personaggio scomodo e solo contro tutti. Tra le numerose raccolte di saggi e articoli -editi prima e dopo la sua morte- ricordiamo: '''Passione e ideologia'''<ref name="Passione">Passione e ideologia http://www.pasolini.net/saggistica_passione.htm</ref> ([[1960]]), '''Empirismo eretico'''<ref name="Empirismo">Empirismo eretico http://www.pasolini.net/saggistica_empirismo.htm</ref> ([[1972]]), '''Scritti corsari'''<ref name="Scritti">Scritti corsari http://www.divshare.com/i/7593882-61e </ref> ([[1975]]), '''Lettere luterane'''<ref name="Lettere">Lettere luterane http://www.italialibri.net/opere/lettereluterane.html</ref> ([[1976]]), '''Le belle bandiere'''<ref name="Le belle">Le belle bandiere http://www.pasolini.net/saggistica_bellebandiere.htm</ref> ([[1977]]), '''Descrizioni di descrizioni'''<ref name="Descrizioni">Descrizioni di descrizioni http://www.pasolini.net/saggistica_descrizione.htm</ref> ([[1979]]), e infine '''Il sogno del centauro'''<ref name="Il sogno">Il sogno del centauro http://books.google.it/books?id=NppdUWe41lgC&pg=PA116&lpg=PA116&dq=Il+sogno+del+centauro+pasolini&source=bl&ots=megRMGhgJi&sig=yorBwijQIP8lgn8U1CbnGvBjkrs&hl=it&ei=9CM7StKVOcGysAaZvehZ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7</ref> ([[1983]]), una confessione-intervista in due tempi ([[1969]] - [[1975]]) raccolta dal critico francese J. Duflot.
Inoltre nelle sue invettive non risparmia lo [[Stato]] e la [[Chiesa]], attacca tutte le [[istituzioni]], divenendo un personaggio scomodo e solo contro tutti. Tra le numerose raccolte di saggi e articoli -editi prima e dopo la sua morte- ricordiamo: '''Passione e ideologia'''<ref name="Passione">Passione e ideologia http://archive.is/Y4kMA</ref> ([[1960]]), '''Empirismo eretico'''<ref name="Empirismo">Empirismo eretico http://archive.is/RF2kO</ref> ([[1972]]), '''Scritti corsari'''<ref name="Scritti">Scritti corsari http://www.divshare.com/i/7593882-61e </ref> ([[1975]]), '''Lettere luterane'''<ref name="Lettere">Lettere luterane http://www.italialibri.net/opere/lettereluterane.html</ref> ([[1976]]), '''Le belle bandiere'''<ref name="Le belle">Le belle bandiere http://archive.is/GcLdb</ref> ([[1977]]), '''Descrizioni di descrizioni'''<ref name="Descrizioni">Descrizioni di descrizioni http://archive.is/YYFpF</ref> ([[1979]]), e infine '''Il sogno del centauro'''<ref name="Il sogno">Il sogno del centauro http://books.google.it/books?id=NppdUWe41lgC&pg=PA116&lpg=PA116&dq=Il+sogno+del+centauro+pasolini&source=bl&ots=megRMGhgJi&sig=yorBwijQIP8lgn8U1CbnGvBjkrs&hl=it&ei=9CM7StKVOcGysAaZvehZ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7</ref> ([[1983]]), una confessione-intervista in due tempi ([[1969]] - [[1975]]) raccolta dal critico francese J. Duflot.


==Il Cinema==
==Il Cinema==
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==Bibliografia==
==Bibliografia==
<ref name="preso da">preso da http://www.pasolini.net/narrativa_bibliografia.htm</ref>
<ref name="preso da">preso da http://archive.is/V9prW</ref>


*Accattone - Mamma Roma - Ostia, "Gli elefanti", Garzanti, Milano 1993   
*Accattone - Mamma Roma - Ostia, "Gli elefanti", Garzanti, Milano 1993   
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