Pier Carlo Masini: differenze tra le versioni

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Tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60 Masini continua le sue collaborazioni con [[stampa anarchica|riviste]] socialiste, inoltre escono i suoi primi lavori monografici: ''Gli internazionalisti'', ''La Banda del Matese, 1876-1878'' (tutti pubblicati nel [[1958]] dalla casa editrice Avanti!); gli scritti di [[Bakunin]] e poi ''La Federazione Italiana dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori.Atti ufficiali 1871-1880'' ([[1963]], edizioni Avanti!). Masini vorrebbe anche pubblicare una parte delle opere di [[Bakunin]], ispirandosi al lavoro svolto in Olanda da [[Arthur Lenhing]], con cui è in buoni rapporti, ma non trova la disponibilità  delle case editrici. Sceglie allora di pubblicarli lui stesso, visto che all'epoca nessuna casa editrice nota pubblicava testi sull'[[anarchismo]] e le uniche che lo facevano erano quelle di movimento (Antistato, La Fiaccola e la Libreria della [[FAI]]).  
Tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60 Masini continua le sue collaborazioni con [[stampa anarchica|riviste]] socialiste, inoltre escono i suoi primi lavori monografici: ''Gli internazionalisti'', ''La Banda del Matese, 1876-1878'' (tutti pubblicati nel [[1958]] dalla casa editrice Avanti!); gli scritti di [[Bakunin]] e poi ''La Federazione Italiana dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori.Atti ufficiali 1871-1880'' ([[1963]], edizioni Avanti!). Masini vorrebbe anche pubblicare una parte delle opere di [[Bakunin]], ispirandosi al lavoro svolto in Olanda da [[Arthur Lenhing]], con cui è in buoni rapporti, ma non trova la disponibilità  delle case editrici. Sceglie allora di pubblicarli lui stesso, visto che all'epoca nessuna casa editrice nota pubblicava testi sull'[[anarchismo]] e le uniche che lo facevano erano quelle di movimento (Antistato, La Fiaccola e la Libreria della [[FAI]]).  


Si tratta di opere che inseriscono [[Bakunin]] nell'ambito del primo socialismo italiano, ricollegandosi al lavoro di [[Nello Rosselli]] (''Mazzini e Bakunin. Dodici anni di movimento operaio in Italia 1860-1872'', 1927) e [[Max Nettlau]] (''Bakunin e l'Internazionale in Italia dal 1864 al 1872'', 1928), e in antitesi agli scritti di Aldo Romano <ref>Aldo Romano, storico marxista italiano</ref>. Masini intende «collocare Bakunin nella prospettiva storica, a vedere la sua posizione attraverso il prisma dei grandi problemi che travagliano la nostra epoca (socialismo e democrazia, nazionalismo e internazionalismo, clericalismo e laicità ), a confrontare il presente con il passato nella scia lasciata dalla sua ardente esperienza politica».  
Si tratta di opere che inseriscono [[Bakunin]] nell'ambito del primo socialismo italiano, ricollegandosi al lavoro di [[Nello Rosselli]] (''Mazzini e Bakunin. Dodici anni di movimento operaio in Italia 1860-1872'', 1927) e [[Max Nettlau]] (''Bakunin e l'Internazionale in Italia dal 1864 al 1872'', 1928), e in antitesi agli scritti di Aldo Romano <ref>Aldo Romano, storico marxista italiano</ref>. Masini intende «collocare Bakunin nella prospettiva storica, a vedere la sua posizione attraverso il prisma dei grandi problemi che travagliano la nostra epoca (socialismo e democrazia, nazionalismo e internazionalismo, clericalismo e laicità), a confrontare il presente con il passato nella scia lasciata dalla sua ardente esperienza politica».  


La collaborazione di Masini con la casa editrice [[Azione comune]] porta alla pubblicazione di molti testi anarchici e socialisti ai più sconosciuti. Infatti, a parte il testo del [[1959]] ''Il Socialismo anarchico in Italia'' (di Enzo Santarelli), in quel periodo in [[Italia]] non si trova pubblicato nessun altro libro di matrice anarchica e bisognerà  aspettare una decina d'anni per far sì che alcune case editrici comincino a pubblicare dei testi anarchici.  Nel [[1962]] Masini cura e pubblica la prima edizione di ''Rosa Luxemburg, Centralismo e democrazia (Replica a Lenin)''; nel [[1966]] pubblica l'opera di [[Camillo Berneri|Berneri]], ''Mussolini, psicologia di un dittatore''. Nel frattempo Masini aderisce ad un comitato <ref>Al comitato antistalinista aderiscono Giulio Seniga, Ignazio Silone, Onorato Damen, Giuseppe Faravelli, Renato Mieli, Barbara Tresso e tanti altri</ref> che denuncia i crimini dello [[stalinismo]] compiuti contro altri [[comunismo|comunisti]] stessi e che sfocerà  nella pubblicazione, sempre ad opera di [[Azione comunista]], del volume di Guelfo Zaccaria ''200 comunisti italiani tra le vittime dello stalinismo''.  
La collaborazione di Masini con la casa editrice [[Azione comune]] porta alla pubblicazione di molti testi anarchici e socialisti ai più sconosciuti. Infatti, a parte il testo del [[1959]] ''Il Socialismo anarchico in Italia'' (di Enzo Santarelli), in quel periodo in [[Italia]] non si trova pubblicato nessun altro libro di matrice anarchica e bisognerà  aspettare una decina d'anni per far sì che alcune case editrici comincino a pubblicare dei testi anarchici.  Nel [[1962]] Masini cura e pubblica la prima edizione di ''Rosa Luxemburg, Centralismo e democrazia (Replica a Lenin)''; nel [[1966]] pubblica l'opera di [[Camillo Berneri|Berneri]], ''Mussolini, psicologia di un dittatore''. Nel frattempo Masini aderisce ad un comitato <ref>Al comitato antistalinista aderiscono Giulio Seniga, Ignazio Silone, Onorato Damen, Giuseppe Faravelli, Renato Mieli, Barbara Tresso e tanti altri</ref> che denuncia i crimini dello [[stalinismo]] compiuti contro altri [[comunismo|comunisti]] stessi e che sfocerà  nella pubblicazione, sempre ad opera di [[Azione comunista]], del volume di Guelfo Zaccaria ''200 comunisti italiani tra le vittime dello stalinismo''.  
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