Paul Reclus: differenze tra le versioni

Nessun cambiamento nella dimensione ,  21:28, 10 nov 2020
m
Sostituzione testo - "prima guerra mondiale" con "Prima guerra mondiale"
m (Sostituzione testo - "Elisée Reclus" con "Élisée Reclus")
m (Sostituzione testo - "prima guerra mondiale" con "Prima guerra mondiale")
Riga 7: Riga 7:
: « Nella nostra società attuale, il furto e il lavoro non sono poi così differenti. Io respingo questa pretesa che c'è un modo per guadagnarsi da vivere, lavorando; e uno disonesto, il furto o la truffa. [...] Come produttori, noi cerchiamo di ottenere il più possibile dal nostro lavoro; come consumatori, noi noi vorremo pagare il meno possibile, e da tutte queste operazioni ne consegue che ogni giorno della nostra vita, noi rubiamo e siamo derubati [...] La tipologia di vita che noi sogniamo è lontana da quella che noi oggi chiamiamo lavoro e dal cosiddetto furto: si prenderà senza chiedere e quello non sarà furto, si impiegheranno le proprie facoltà e la sua attività e quello non sarà il lavoro. » (''[[La Révolte]]'', n°9, 21-27 novembre 1891)
: « Nella nostra società attuale, il furto e il lavoro non sono poi così differenti. Io respingo questa pretesa che c'è un modo per guadagnarsi da vivere, lavorando; e uno disonesto, il furto o la truffa. [...] Come produttori, noi cerchiamo di ottenere il più possibile dal nostro lavoro; come consumatori, noi noi vorremo pagare il meno possibile, e da tutte queste operazioni ne consegue che ogni giorno della nostra vita, noi rubiamo e siamo derubati [...] La tipologia di vita che noi sogniamo è lontana da quella che noi oggi chiamiamo lavoro e dal cosiddetto furto: si prenderà senza chiedere e quello non sarà furto, si impiegheranno le proprie facoltà e la sua attività e quello non sarà il lavoro. » (''[[La Révolte]]'', n°9, 21-27 novembre 1891)


In seguito alla promulgazione delle [[leggi scellerate]], sarà imputato e rinviato a giudizio nel cosiddetto [[Processo dei trenta]], per sfuggire al quale si rifugia a Londra, dove per lungo tempo vivrà in una comunità anarchica. Nel [[1895]] si stabilisce in Scozia, dove lavora come cartografo e professore. Nel [[1903]], su richiesta di [[Élisée Reclus|Elisée]], si stabilisce in [[Belgio]] per aiutarlo a completare la pubblicazione di ''L'Homme et la Terre'', un compito che mantiene fino al [[1908]], dopo la morte dello zio. Libero di rientrare in [[Francia]] nel [[1914]], è stato uno dei firmatari del discusso [[Manifesto dei Sedici]], che riuniva gli anarchici in favore della prima guerra mondiale.  
In seguito alla promulgazione delle [[leggi scellerate]], sarà imputato e rinviato a giudizio nel cosiddetto [[Processo dei trenta]], per sfuggire al quale si rifugia a Londra, dove per lungo tempo vivrà in una comunità anarchica. Nel [[1895]] si stabilisce in Scozia, dove lavora come cartografo e professore. Nel [[1903]], su richiesta di [[Élisée Reclus|Elisée]], si stabilisce in [[Belgio]] per aiutarlo a completare la pubblicazione di ''L'Homme et la Terre'', un compito che mantiene fino al [[1908]], dopo la morte dello zio. Libero di rientrare in [[Francia]] nel [[1914]], è stato uno dei firmatari del discusso [[Manifesto dei Sedici]], che riuniva gli anarchici in favore della Prima guerra mondiale.  


Nel [[1919]], si stabilisce prima in Dordogna, poi a Montpellier, dove si impegna nel lavoro scientifico. Dopo la morte della sua compagna, divide il proprio tempo tra lavoro di bibliografia scientifica e occupazioni di carattere pedagogico al colleggio Scozzese fondato da dal suo amico Patrick Geddes a Montpellier.
Nel [[1919]], si stabilisce prima in Dordogna, poi a Montpellier, dove si impegna nel lavoro scientifico. Dopo la morte della sua compagna, divide il proprio tempo tra lavoro di bibliografia scientifica e occupazioni di carattere pedagogico al colleggio Scozzese fondato da dal suo amico Patrick Geddes a Montpellier.
64 364

contributi