Paul Reclus: differenze tra le versioni

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Figlio di [[Elie Reclus]] e nipote di [[Elisée Reclus|Elisée]], Paul Reclus prende parte alla [[Comune di Parigi]] e dopo la sua disfatta nel [[1871]] si rifugia brevemente in Svizzera. Nel [[1877]] torna a Parigi per intraprendere gli studi, conseguendo la laurea in ingegneria nel [[1880]]. Lavora in diversi ambiti del suo campo di studio, tra cui a Bessèges (Gard).
Figlio di [[Elie Reclus]] e nipote di [[Elisée Reclus|Elisée]], Paul Reclus prende parte alla [[Comune di Parigi]] e dopo la sua disfatta nel [[1871]] si rifugia brevemente in Svizzera. Nel [[1877]] torna a Parigi per intraprendere gli studi, conseguendo la laurea in ingegneria nel [[1880]]. Lavora in diversi ambiti del suo campo di studio, tra cui a Bessèges (Gard).


Grande propagandatore anarchico, fautore dell'[[anarco-individualismo]] e della [[propaganda col fatto]], così spiegherà  la propria posizione:
Grande propagandatore anarchico, fautore dell'[[anarco-individualismo]] e della [[propaganda col fatto]], così spiegherà  la propria posizione:
: « Nella nostra società  attuale, il furto e il lavoro non sono poi così differenti. Io respingo questa pretesa che c'è un modo per guadagnarsi da vivere, lavorando; e uno disonesto, il furto o la truffa. [...] Come produttori, noi cerchiamo di ottenere il più possibile dal nostro lavoro; come consumatori, noi noi vorremo pagare il meno possibile, e da tutte queste operazioni ne consegue che ogni giorno della nostra vita, noi rubiamo e siamo derubati [...] La tipologia di vita che noi sogniamo è lontana da quella che noi oggi chiamiamo lavoro e dal cosiddetto furto: si prenderà  senza chiedere e quello non sarà  furto, si impiegheranno le proprie facoltà  e la sua attività  e quello non sarà  il lavoro. » (''[[La Révolte]]'', n°9, 21-27 novembre 1891)
: « Nella nostra società  attuale, il furto e il lavoro non sono poi così differenti. Io respingo questa pretesa che c'è un modo per guadagnarsi da vivere, lavorando; e uno disonesto, il furto o la truffa. [...] Come produttori, noi cerchiamo di ottenere il più possibile dal nostro lavoro; come consumatori, noi noi vorremo pagare il meno possibile, e da tutte queste operazioni ne consegue che ogni giorno della nostra vita, noi rubiamo e siamo derubati [...] La tipologia di vita che noi sogniamo è lontana da quella che noi oggi chiamiamo lavoro e dal cosiddetto furto: si prenderà  senza chiedere e quello non sarà  furto, si impiegheranno le proprie facoltà  e la sua attività  e quello non sarà  il lavoro. » (''[[La Révolte]]'', n°9, 21-27 novembre 1891)


In seguito alla promulgazione delle [[leggi scellerate]], sarà  imputato e rinviato a giudizio nel cosiddetto [[Processo dei trenta]], per sfuggire al quale si rifugia a Londra, dove per lungo tempo vivrà  in una comunità  anarchica. Nel [[1895]] si stabilisce in Scozia, dove lavora come cartografo e professore. Nel [[1903]], su richiesta di [[Elisée Reclus|Elisée]], si stabilisce in [[Belgio]] per aiutarlo a completare la pubblicazione di ''L'Homme et la Terre'', un compito che mantiene fino al [[1908]], dopo la morte dello zio. Libero di rientrare in [[Francia]] nel [[1914]], è stato uno dei firmatari del discusso [[Manifesto dei Sedici]], che riuniva gli anarchici in favore della prima guerra mondiale.  
In seguito alla promulgazione delle [[leggi scellerate]], sarà  imputato e rinviato a giudizio nel cosiddetto [[Processo dei trenta]], per sfuggire al quale si rifugia a Londra, dove per lungo tempo vivrà  in una comunità  anarchica. Nel [[1895]] si stabilisce in Scozia, dove lavora come cartografo e professore. Nel [[1903]], su richiesta di [[Elisée Reclus|Elisée]], si stabilisce in [[Belgio]] per aiutarlo a completare la pubblicazione di ''L'Homme et la Terre'', un compito che mantiene fino al [[1908]], dopo la morte dello zio. Libero di rientrare in [[Francia]] nel [[1914]], è stato uno dei firmatari del discusso [[Manifesto dei Sedici]], che riuniva gli anarchici in favore della prima guerra mondiale.  


Nel [[1919]], si stabilisce prima in Dordogna, poi a Montpellier, dove si impegna nel lavoro scientifico. Dopo la morte della sua compagna, divide il proprio tempo tra lavoro di bibliografia scientifica e occupazioni di carattere pedagogico al colleggio Scozzese fondato da dal suo amico Patrick Geddes a Montpellier.
Nel [[1919]], si stabilisce prima in Dordogna, poi a Montpellier, dove si impegna nel lavoro scientifico. Dopo la morte della sua compagna, divide il proprio tempo tra lavoro di bibliografia scientifica e occupazioni di carattere pedagogico al colleggio Scozzese fondato da dal suo amico Patrick Geddes a Montpellier.


Ma Paul Reclus non abbandona affatto la propaganda anarchica e nel gennaio [[1924]] è membro del ''[[Groupe de défense des révolutionnaires]]'' imprigionati in [[Russia]] e di cui [[Jacques Reclus]] ne era stato il promotore. Nel [[1925]], fonda insieme al Dr. [[Marc Pierrot]] il giornale anarchico ''Plus loin''. Nel [[1937]], partecipa ancora alle attività  di ''[[Solidarietà  Internazionale Antifascista|Solidarité International Antifasciste]]'' (S.I.A) in sostegno ai [[rivoluzione spagnola|rivoluzionari spagnoli]]. Muore all'età  di 82 anni, il [[19 gennaio]], a Montpellier.
Ma Paul Reclus non abbandona affatto la propaganda anarchica e nel gennaio [[1924]] è membro del ''[[Groupe de défense des révolutionnaires]]'' imprigionati in [[Russia]] e di cui [[Jacques Reclus]] ne era stato il promotore. Nel [[1925]], fonda insieme al Dr. [[Marc Pierrot]] il giornale anarchico ''Plus loin''. Nel [[1937]], partecipa ancora alle attività  di ''[[Solidarietà  Internazionale Antifascista|Solidarité International Antifasciste]]'' (S.I.A) in sostegno ai [[rivoluzione spagnola|rivoluzionari spagnoli]]. Muore all'età  di 82 anni, il [[19 gennaio]], a Montpellier.


==Opere==
==Opere==
* ''Les Frères Élie et Élisée Reclus ou du protestantisme à  l'anarchisme'', Paris, Les Amis d'Élisée Reclus, 1964, 209p<ref>BNF: [http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb331499055/PUBLIC notice].</ref><ref>[[CIRA|Centre International de Recherches sur l'Anarchisme (Lausanne)]]: [http://www.cira.ch/catalogue/index.php?lvl=notice_display&id=12250 notice].</ref>.
* ''Les Frères Élie et Élisée Reclus ou du protestantisme à  l'anarchisme'', Paris, Les Amis d'Élisée Reclus, 1964, 209p<ref>BNF: [http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb331499055/PUBLIC notice].</ref><ref>[[CIRA|Centre International de Recherches sur l'Anarchisme (Lausanne)]]: [http://www.cira.ch/catalogue/index.php?lvl=notice_display&id=12250 notice].</ref>.
* ''Synthèse d'un inconnu'', Plus loin, n°156, avril 1938.
* ''Synthèse d'un inconnu'', Plus loin, n°156, avril 1938.
* ''Organisation (communale)'', [[Encyclopédie anarchiste]], [http://www.encyclopedie-anarchiste.org/articles/o/organisation.html texte intégral].
* ''Organisation (communale)'', [[Encyclopédie anarchiste]], [http://www.encyclopedie-anarchiste.org/articles/o/organisation.html texte intégral].
===Con Élisée Reclus===
===Con Élisée Reclus===
* ''D'un atlas à  échelle uniforme'', 1896-1897<ref>BNF: [http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb31185577h/PUBLIC notice].</ref>.
* ''D'un atlas à  échelle uniforme'', 1896-1897<ref>BNF: [http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb31185577h/PUBLIC notice].</ref>.
== Note ==
== Note ==


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