Pacifismo: differenze tra le versioni

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[[File:Peace Sign.png|thumb|right|110px|Un simbolo della Pace, dalle [[campagne per il disarmo nucleare]]]]
{{vedi|anarcopacifismo|nonviolenza}}
 
[[File:Peace Sign.png|thumb|right|220px|Un simbolo della Pace, dalle campagne per il disarmo nucleare.]]
Il '''pacifismo''' è il rifiuto della [[violenza]] e della [[guerra]] come strumenti per la soluzione di [[conflitto|conflitti]], cercando invece di costruire e mantenere la [[pace]] nella società attraverso politiche e azioni di [[giustizia sociale]].
Il '''pacifismo''' è il rifiuto della [[violenza]] e della [[guerra]] come strumenti per la soluzione di [[conflitto|conflitti]], cercando invece di costruire e mantenere la [[pace]] nella società attraverso politiche e azioni di [[giustizia sociale]].


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Esistono difatti specifiche concezioni di pacifismo fondate essenzialmente su credenze religiose (e quindi su basi fondamentalmente etiche), oppure su ideologie politiche (con combinazioni variabili di etica e pragmatismo).
Esistono difatti specifiche concezioni di pacifismo fondate essenzialmente su credenze religiose (e quindi su basi fondamentalmente etiche), oppure su ideologie politiche (con combinazioni variabili di etica e pragmatismo).


{{vedi|anarcopacifismo|nonviolenza}}
==Ideologia==
==Ideologia==
[[File:Shell to Sea poster.gif|400 px|thumb]]
[[File:Shell to Sea poster.gif|400 px|thumb]]
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==Strategie e lotte pacifiste==
==Strategie e lotte pacifiste==
[[Image: Cleyere.jpg|thumb|left|[[Voltairine de Cleyre]], femminista, pacifista ed anarchica]]
[[Image: Cleyere.jpg|thumb|left|220px|[[Voltairine de Cleyre]], femminista, pacifista ed anarchica]]
[[File: Emiliecarles.gif|thumb|170 px|[[Emilie Carles]], pacifista e anarchica]]
[[File: Emiliecarles.gif|thumb|170 px|[[Emilie Carles]], pacifista e anarchica]]
Un altro elemento importante da considerare è la varietà e il grado di efficacia delle strategie di lotta pacifiste: è opinione diffusa che, a parte il celebre esempio del [[Mahatma Gandhi]], non ci siano esempi rilevanti di pacifismo efficiente. In realtà tale opinione è stata spesso smentita, e strategie pacifiche e non-violente hanno dato spesso i risultati sperati, anche in contesti non certo facili e contro avversari considerati tra i più crudeli e sanguinari criminali della storia. Alcuni esempi:
Un altro elemento importante da considerare è la varietà e il grado di efficacia delle strategie di lotta pacifiste: è opinione diffusa che, a parte il celebre esempio del [[Mahatma Gandhi]], non ci siano esempi rilevanti di pacifismo efficiente. In realtà tale opinione è stata spesso smentita, e strategie pacifiche e non-violente hanno dato spesso i risultati sperati, anche in contesti non certo facili e contro avversari considerati tra i più crudeli e sanguinari criminali della storia. Alcuni esempi:


# Durante la [[II Guerra Mondiale]], all'indomani dell'occupazione tedesca della [[Norvegia]], le scuole opposero resistenza non violenta ai [[Nazismo|nazisti]]. I [[Germania|tedeschi]] imposero un loro statuto didattico nel [[1941]]: gli insegnanti scioperarono, supportati da genitori, alunni e dalle chiese. Più di mille insegnanti furono arrestati e inviati nei campi di concentramento, nel nord del paese. Centinaia furono torturati, ma pochissimi cedettero. Nel [[1942]] gli arrestati vennero rilasciati e quello stesso autunno le scuole riaprirono senza i programmi nazisti.  
# Durante la [[II Guerra Mondiale]], all'indomani dell'occupazione tedesca della [[Norvegia]], le scuole opposero resistenza non violenta ai [[Nazismo|nazisti]]. I [[Germania|tedeschi]] imposero un loro statuto didattico nel [[1941]]: gli insegnanti scioperarono, supportati da genitori, alunni e dalle chiese. Più di mille insegnanti furono arrestati e inviati nei campi di concentramento, nel nord del paese. Centinaia furono torturati, ma pochissimi cedettero. Nel [[1942]] gli arrestati vennero rilasciati e quello stesso autunno le scuole riaprirono senza i programmi nazisti.  
# In [[Danimarca]], sempre durante il nazismo, quando furono proclamate le leggi razziali, tutto il popolo si oppose. Quando fu impartito l'ordine di scrivere "Jude" sulle vetrine dei negozi ebrei, tutti i negozianti - anche i non ebrei - lo scrissero. Quando fu imposta la stella gialla agli [[ebrei]], tutta la popolazione, a cominciare dal re, fece altrettanto. Alla fine, la Danimarca può vantare la percentuale e il numero di ebrei deportati nei campi di concentramento più bassa della II guerra mondiale.  
# In [[Danimarca]], sempre durante il nazismo, quando furono proclamate le leggi razziali, tutto il popolo si oppose. Quando fu impartito l'ordine di scrivere "Jude" sulle vetrine dei negozi ebrei, tutti i negozianti - anche i non ebrei - lo scrissero. Quando fu imposta la stella gialla agli [[ebrei]], tutta la popolazione, a cominciare dal re, fece altrettanto. Alla fine, la Danimarca può vantare la percentuale e il numero di ebrei deportati nei campi di concentramento più bassa della Seconda guerra mondiale.  
# Durante il [[XIX secolo]], nell'[[Ungheria]] dominata dall'[[Austria]], le chiese protestanti subirono una dura repressione. Ai processi contro vescovi e pastori arrestati, gli studenti fecero manifestazioni di solidarietà, in totale silenzio e vestiti di nero. Il popolo intero fece resistenza nonviolenta per l'indipendenza del paese. Furono boicottati i prodotti austriaci; nessuno pagò le tasse. Nel [[1866]], l'imperatore [[Francesco Giuseppe]] introdusse la coscrizione militare per la guerra contro la Prussia: nessuno si presentò. Nel 1867 l'Ungheria ottenne l'indipendenza anche grazie ai "disertori" (e quindi in barba ad una diffusa definizione militarista di patriottismo), disertori che oggi chiameremmo semplicemente [[Obiezione di coscienza|obiettori di coscienza]]  
# Durante il [[XIX secolo]], nell'[[Ungheria]] dominata dall'[[Austria]], le chiese protestanti subirono una dura repressione. Ai processi contro vescovi e pastori arrestati, gli studenti fecero manifestazioni di solidarietà, in totale silenzio e vestiti di nero. Il popolo intero fece resistenza nonviolenta per l'indipendenza del paese. Furono boicottati i prodotti austriaci; nessuno pagò le tasse. Nel [[1866]], l'imperatore [[Francesco Giuseppe]] introdusse la coscrizione militare per la guerra contro la Prussia: nessuno si presentò. Nel 1867 l'Ungheria ottenne l'indipendenza anche grazie ai "disertori" (e quindi in barba ad una diffusa definizione militarista di patriottismo), disertori che oggi chiameremmo semplicemente [[Obiezione di coscienza|obiettori di coscienza]]  
# Sempre nel XIX secolo, la Norvegia ottenne l'indipendenza dalla Svezia con mezzi esclusivamente non violenti, soprattutto per la fondamentale mediazione di [[Fridtjof Nansen]], in seguito [[Premio Nobel per la pace]].
# Sempre nel XIX secolo, la Norvegia ottenne l'indipendenza dalla Svezia con mezzi esclusivamente non violenti, soprattutto per la fondamentale mediazione di [[Fridtjof Nansen]], in seguito [[Premio Nobel per la pace]].
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La tensione tra sostenitori della [[pace]] e sostenitori del conflitto armato è oggi sostituita da una forma di contrasto apparentemente più tenue, ma in realtà molto simile.<br>
La tensione tra sostenitori della [[pace]] e sostenitori del conflitto armato è oggi sostituita da una forma di contrasto apparentemente più tenue, ma in realtà molto simile.<br>
A livello prettamente terminologico, la storica figura del 'guerrafondaio', ovvero colui che traeva immediati vantaggi politici, personali od economici dalla guerra e dalle sue conseguenze (sospensione dei diritti, commesse di armi o altre forniture militari), o che semplicemente abbracciava ideologie [[militarismo|militariste]] e magari [[evoluzionismo|evoluzioniste]], sembra essere del tutto scomparsa - magari solo dal dibattito pubblico - alla fine della [[Seconda Guerra Mondiale]], sostituita da quella più sottile del sostenitore del "male necessario", ovvero colui che considera determinate situazioni (violazioni dei fondamentali diritti umani per fare un esempio) esclusivamente - e dolorosamente - risolvibili con un conflitto armato, magari proponendo l'uso di "armi intelligenti" e/o interventi di "guerra chirurgica" come espressioni di forme avanzate e democratiche di conflitti armati.<br>
A livello prettamente terminologico, la storica figura del 'guerrafondaio', ovvero colui che traeva immediati vantaggi politici, personali od economici dalla guerra e dalle sue conseguenze (sospensione dei diritti, commesse di armi o altre forniture militari), o che semplicemente abbracciava ideologie [[militarismo|militariste]] e magari [[evoluzionismo|evoluzioniste]], sembra essere del tutto scomparsa - magari solo dal dibattito pubblico - alla fine della [[Seconda guerra mondiale]], sostituita da quella più sottile del sostenitore del "male necessario", ovvero colui che considera determinate situazioni (violazioni dei fondamentali diritti umani per fare un esempio) esclusivamente - e dolorosamente - risolvibili con un conflitto armato, magari proponendo l'uso di "armi intelligenti" e/o interventi di "guerra chirurgica" come espressioni di forme avanzate e democratiche di conflitti armati.<br>
Tutto ciò sposta apparentemente il dibattito su un terreno del tutto nuovo.
Tutto ciò sposta apparentemente il dibattito su un terreno del tutto nuovo.


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