Omosessualità e anarchismo: differenze tra le versioni

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'''[[Ewald Tschek]]''', un altro scrittore anarchico omosessuale dell'epoca, contribuì regolarmente con numerosi interventi alla rivista di [[Adolf Brand|Brand]] ''[[Der Eigene]]'', arrivando a scrivere, nel [[1925]], che il Comitato di Hirschfeld rappresentava un pericolo per il popolo tedesco. Anche se [[John Henry Mackay|Mackay]] per molti aspetti si trovava più vicino al punto di vista di [[Adolf Brand|Brand]] che alla visione propugnata da Hirschfeld, non era tuttavia d'accordo con il suo spiccato antifemminismo e i suoi punti di vista intrisi fortemente di misoginia, affermando che la linea di principio anarchica, che afferma uguale libertà per tutti, andasse senza dubbio applicata alle donne così come agli uomini. <ref name="williamapercy12"></ref>
'''[[Ewald Tschek]]''', un altro scrittore anarchico omosessuale dell'epoca, contribuì regolarmente con numerosi interventi alla rivista di [[Adolf Brand|Brand]] ''[[Der Eigene]]'', arrivando a scrivere, nel [[1925]], che il Comitato di Hirschfeld rappresentava un pericolo per il popolo tedesco. Anche se [[John Henry Mackay|Mackay]] per molti aspetti si trovava più vicino al punto di vista di [[Adolf Brand|Brand]] che alla visione propugnata da Hirschfeld, non era tuttavia d'accordo con il suo spiccato antifemminismo e i suoi punti di vista intrisi fortemente di misoginia, affermando che la linea di principio anarchica, che afferma uguale libertà per tutti, andasse senza dubbio applicata alle donne così come agli uomini. <ref name="williamapercy12"></ref>


[[Image:Muhsam.jpg|thumb|150px|Erich Mühsam]]
''[[Der Eigene]]'', attivo dal [[1896]] al [[1932]], fu il primo periodico al mondo ad occuparsi in maniera ufficiale di tematiche omosessuali e rivolto esplicitamente ad un pubblico di omosessuali; lo stesso [[Adolf Brand|Brand]] contribuì con molte poesie ed articoli: tra gli altri collaboratori ricordiamo [[Benedict Friedlander]], [[Hanns Heinz Ewers]], '''[[Erich Mühsam]]''', [[Kurt Hiller]], [[Ernst Burchard]], il già citato [[John Henry Mackay]], e poi ancora [[Theodor Lessing]], [[Klaus Mann]] e [[Thomas Mann]], oltre agli artisti [[Wilhelm von Gloeden]], [[Fidus]] e [[Sascha Schneider]]. La rivista potrebbe aver avuto una media di circa 1.500 abbonati per numero durante la sua vita, ma i numeri esatti sono incerti. Dopo l'ascesa al potere da parte dei nazisti, [[Adolf Brand|Brand]] fu vittima di persecuzioni ed fu costretto ad interrompere tutte le sue attività.
''[[Der Eigene]]'', attivo dal [[1896]] al [[1932]], fu il primo periodico al mondo ad occuparsi in maniera ufficiale di tematiche omosessuali e rivolto esplicitamente ad un pubblico di omosessuali; lo stesso [[Adolf Brand|Brand]] contribuì con molte poesie ed articoli: tra gli altri collaboratori ricordiamo [[Benedict Friedlander]], [[Hanns Heinz Ewers]], '''[[Erich Mühsam]]''', [[Kurt Hiller]], [[Ernst Burchard]], il già citato [[John Henry Mackay]], e poi ancora [[Theodor Lessing]], [[Klaus Mann]] e [[Thomas Mann]], oltre agli artisti [[Wilhelm von Gloeden]], [[Fidus]] e [[Sascha Schneider]]. La rivista potrebbe aver avuto una media di circa 1.500 abbonati per numero durante la sua vita, ma i numeri esatti sono incerti. Dopo l'ascesa al potere da parte dei nazisti, [[Adolf Brand|Brand]] fu vittima di persecuzioni ed fu costretto ad interrompere tutte le sue attività.


[[Image:Emma Goldman.jpg|thumb|left|150px|Emma Goldman]]
[[Image:Emma Goldman.jpg|thumb|150px|Emma Goldman]]
Anche l'eminente anarchica statunitense, ebrea di origini russe, '''[[Emma Goldman]]''' era apertamente critica nei riguardi dei pregiudizi rivolti alle persone omosessuali; sua ferma convinzione era che l'opera di liberazione sociale dovesse estendersi anche a gay e lesbiche, pur se a quel tempo l'idea risultasse praticamente sconosciuta anche tra i suoi stessi compagni di lotta. <ref name="EG">Jonathan Ned Katz, ''Gay American History: Lesbians and Gay Men in the U.S.A.'', New York City, Penguin Books, 1992, pp. 376–380.</ref> Hirschfeld scrisse nei suoi riguardi: «è stata la prima e unica donna, in effetti il primo e unico americano, a prendere la difesa dell'amore omosessuale davanti al grande pubblico». <ref>Emma Goldman, ''Offener Brief an den Herausgeber der Jahrbücher über Louise Michel'', in ''Jahrbuch für sexuelle Zwischenstufen'', con una prefazione di Magnus Hirschfeld, n. 23, 1923, p. 70. Traduzione dal tedesco di James Steakley. La lettera originale in inglese della Goldman non risulta essere ancora esistente.</ref> In numerosi discorsi e lettere ha difeso il diritto di gay e lesbiche ad amare come volevano e ha condannato senza timore la paura e lo stigma associato all'omosessualità. Come lei stessa ha scritto in una lettera a Hirschfeld: «È una tragedia, mi sento di affermare, che le persone di tipo sessuale diverso siano intrappolate in un mondo che mostra così poca comprensione nei loro confronti ed è così grossolanamente indifferente alle varie gradazioni e variazioni di genere e del grande valore e significato che hanno nella vita». <ref name="EG"></ref>
Anche l'eminente anarchica statunitense, ebrea di origini russe, '''[[Emma Goldman]]''' era apertamente critica nei riguardi dei pregiudizi rivolti alle persone omosessuali; sua ferma convinzione era che l'opera di liberazione sociale dovesse estendersi anche a gay e lesbiche, pur se a quel tempo l'idea risultasse praticamente sconosciuta anche tra i suoi stessi compagni di lotta. <ref name="EG">Jonathan Ned Katz, ''Gay American History: Lesbians and Gay Men in the U.S.A.'', New York City, Penguin Books, 1992, pp. 376–380.</ref> Hirschfeld scrisse nei suoi riguardi: «è stata la prima e unica donna, in effetti il primo e unico americano, a prendere la difesa dell'amore omosessuale davanti al grande pubblico». <ref>Emma Goldman, ''Offener Brief an den Herausgeber der Jahrbücher über Louise Michel'', in ''Jahrbuch für sexuelle Zwischenstufen'', con una prefazione di Magnus Hirschfeld, n. 23, 1923, p. 70. Traduzione dal tedesco di James Steakley. La lettera originale in inglese della Goldman non risulta essere ancora esistente.</ref> In numerosi discorsi e lettere ha difeso il diritto di gay e lesbiche ad amare come volevano e ha condannato senza timore la paura e lo stigma associato all'omosessualità. Come lei stessa ha scritto in una lettera a Hirschfeld: «È una tragedia, mi sento di affermare, che le persone di tipo sessuale diverso siano intrappolate in un mondo che mostra così poca comprensione nei loro confronti ed è così grossolanamente indifferente alle varie gradazioni e variazioni di genere e del grande valore e significato che hanno nella vita». <ref name="EG"></ref>


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