Omosessualità e anarchismo: differenze tra le versioni

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'''[[Lucía Sánchez Saornil]]''' è stata una delle fondatrici e principali esponenti dell'[[anarco-femminismo]] spagnolo all'interno dell'organizzazione detta [[Mujeres Libres]] ed era molto aperta nei riguardi del proprio lesbismo <ref>[https://web.archive.org/web/20120402065947/http://wzar.unizar.es/siem/articulos/Premios/MujeresLibres.pdf «basta pensar en el lesbianismo de Lucía Sánchez Saornil»], Università di Saragozza</ref>; in giovane età cominciò a scrivere poesie ed associarsi con l'emergente movimento letterario dell'[[ultraismo]]: scrivendo sotto uno pseudonimo maschile era in grado di esplorare le tematiche lesbiche. <ref>[https://elpais.com/diario/2007/12/06/paisvasco/1196973608_850215.html ''Tener referentes serios de lesbianas elimina estereotipos''], di Juan Fernandez, in ''El País'', [[6 dicembre]] [[2007]]</ref> Tutto questo in un'epoca in cui l'omosessualità era criminalizzata e soggetta a [[censura]] e severe punizioni in Spagna.
'''[[Lucía Sánchez Saornil]]''' è stata una delle fondatrici e principali esponenti dell'[[anarco-femminismo]] spagnolo all'interno dell'organizzazione detta [[Mujeres Libres]] ed era molto aperta nei riguardi del proprio lesbismo <ref>[https://web.archive.org/web/20120402065947/http://wzar.unizar.es/siem/articulos/Premios/MujeresLibres.pdf «basta pensar en el lesbianismo de Lucía Sánchez Saornil»], Università di Saragozza</ref>; in giovane età cominciò a scrivere poesie ed associarsi con l'emergente movimento letterario dell'[[ultraismo]]: scrivendo sotto uno pseudonimo maschile era in grado di esplorare le tematiche lesbiche. <ref>[https://elpais.com/diario/2007/12/06/paisvasco/1196973608_850215.html ''Tener referentes serios de lesbianas elimina estereotipos''], di Juan Fernandez, in ''El País'', [[6 dicembre]] [[2007]]</ref> Tutto questo in un'epoca in cui l'omosessualità era criminalizzata e soggetta a [[censura]] e severe punizioni in Spagna.


Gli scritti dell'anarchico bisessuale '''[[Daniel Guérin]]''' <ref>«Anche se nel [[1968]] poteva essere visto come il cosiddetto nonno del movimento omosessuale francese, [[Daniel Guérin]] è sempre stato meglio conosciuto fuori degli ambienti gay per il suo ruolo svolto nel movimento rivoluzionario. Nella sinistra rivoluzionaria della Sezione Francese dell'Internazionale Operaia durante gli anni '30, è stato poi fortemente influenzato da [[Trotsky]], prima di essere attratto dall'ala comunista libertaria del movimento anarchico» (David Berry, [https://web.archive.org/web/20120322023715/http://www.akpress.org/1997/items/anarchistoflove ''For a dialectic of homosexuality and revolution''], The Anarchist Library).</ref> offrono una panoramica della tensione presente e sentita spesso in maniera anche abbastanza forte tra minoranze sessuali e sinistra; egli ha chiaramente descritto l'estrema ostilità verso l'omosessualità che ha permeato gran parte della sinistra comunista durante tutto il corso del XX secolo. <ref>Il Partito Comunista Francese era «istericamente intransigente e preoccupato per tutto quel che concerneva il comportamento morale» (cfr. ''Aragon, victime et profiteur du tabou'', in ''Gai Pied Hebdo'', 4 giugno 1983, riprodotto in ''Homosexualité et Révolution'', pp. 62-63). Il trotskyista Pierre Lambert dell'OCI era «completamente isterico nei riguardi dell'omosessualità»; ''Lotta operaia'' è stato teoricamente contrario all'omosessualità; così come lo era anche la ''Lega dei comunisti'', nonostante molto tardivamente a parole si siano espressi a favore dei diritti da concedere ai gay (''à confesse'', intervista con Gérard Ponthieu in ''Sexpol'', n° 1, 20 gennaio 1975, pp. 10-14). Inoltre [[Daniel Guérin|Guérin]] ha anche sostenuto che tali gruppi portavano una grande responsabilità nella promozione di atteggiamenti omofobici tra la classe operaia ancora nei tardi anni '70. Il loro atteggiamento è stato «il più ottuso, il più reazionario, il più antiscientifico» (cfr. ''Etre homosexuel et révolutionnaire'', in ''La Quinzaine littéraire'', n° 215, speciale; ''Les homosexualités'', agosto 1975, pp. 9-10).</ref>
Gli scritti dell'anarchico bisessuale '''[[Daniel Guérin]]''' <ref>«Anche se nel [[1968]] poteva essere visto come il cosiddetto nonno del movimento omosessuale francese, [[Daniel Guérin]] è sempre stato meglio conosciuto fuori degli ambienti gay per il suo ruolo svolto nel movimento rivoluzionario. Nella sinistra rivoluzionaria della Sezione Francese dell'Internazionale Operaia durante gli anni '30, è stato poi fortemente influenzato da [[Trotsky]], prima di essere attratto dall'ala comunista libertaria del movimento anarchico» (David Berry, [https://web.archive.org/web/20120322023715/http://www.akpress.org/1997/items/anarchistoflove ''For a dialectic of homosexuality and revolution''], The Anarchist Library).</ref> offrono una panoramica della tensione presente e sentita spesso in maniera anche abbastanza forte tra minoranze sessuali e sinistra; egli ha chiaramente descritto l'estrema ostilità verso l'omosessualità che ha permeato gran parte della sinistra comunista durante tutto il corso del XX secolo. <ref>Il Partito Comunista Francese era «istericamente intransigente e preoccupato per tutto quel che concerneva il comportamento morale» (cfr. ''Aragon, victime et profiteur du tabou'', in ''Gai Pied Hebdo'', 4 giugno 1983, riprodotto in ''Homosexualité et Révolution'', pp. 62-63). Il trotskyista Pierre Lambert dell'OCI era «completamente isterico nei riguardi dell'omosessualità»; ''Lotta operaia'' è stato teoricamente contrario all'omosessualità; così come lo era anche la ''Lega dei comunisti'', nonostante molto tardivamente a parole si siano espressi a favore dei diritti da concedere ai gay (''à confesse'', intervista con Gérard Ponthieu in ''Sexpol'', n° 1, 20 gennaio 1975, pp. 10-14). Inoltre, [[Daniel Guérin|Guérin]] ha anche sostenuto che tali gruppi portavano una grande responsabilità nella promozione di atteggiamenti omofobici tra la classe operaia ancora nei tardi anni '70. Il loro atteggiamento è stato «il più ottuso, il più reazionario, il più antiscientifico» (cfr. ''Etre homosexuel et révolutionnaire'', in ''La Quinzaine littéraire'', n° 215, speciale; ''Les homosexualités'', agosto 1975, pp. 9-10).</ref>


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