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Mettere in primo piano le libertà individuali, come fa l'[[anarchismo]] fin dalle sue origini, sembra essere una difesa naturale dell'omosessualità. | Mettere in primo piano le libertà individuali, come fa l'[[anarchismo]] fin dalle sue origini, sembra essere una difesa naturale dell'omosessualità. | ||
Il giornalista e critico ungherese Emil Szittya, in | Il giornalista e critico ungherese Emil Szittya, in ''Das Kuriositäten-Kabinett'' ([[1923]]), ha scritto che «molti anarchici hanno questa tendenza. Così ho trovato a Parigi un anarchico ungherese, Alexander Sommi, che ha fondato un gruppo anarchico di omosessuali». La sua visione viene confermata che da Magnus Hirschfeld, il quale, nel suo scritto del [[1914]] ''Die Homosexualität des Mannes und des Weibes'' afferma che «nelle fila di un partito relativamente piccolo, quello anarchico, mi sembrava come se vi fossero in proporzione molti più omosessuali rispetto a quanti se ne trovino nelle altre formazioni politiche» <ref>Magnus Hirschfeld, ''Die Homosexualität des Mannes und des Weibes'', Louis Marcus, Berlino, 1914</ref>. | ||
L'anarchico italiano [[Luigi Bertoni]], che Szittya pensava fosse egli stesso un omosessuale, ha osservato che «gli anarchici esigono la [[libertà]] in ogni cosa, quindi anche nella materia riguardante la [[sessualità]]. L'omosessualità porta ad un sano senso di egoismo, verso il quale ogni anarchico dovrebbe tendere». | L'anarchico italiano [[Luigi Bertoni]], che Szittya pensava fosse egli stesso un omosessuale, ha osservato che «gli anarchici esigono la [[libertà]] in ogni cosa, quindi anche nella materia riguardante la [[sessualità]]. L'omosessualità porta ad un sano senso di egoismo, verso il quale ogni anarchico dovrebbe tendere». |