Olimpiada Evgrafovna Kutuzova: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - " n" con " n"
m (Sostituzione testo - " ) " con ") ")
m (Sostituzione testo - " n" con " n")
Riga 10: Riga 10:
Ritornata  clandestinamente in [[Russia]] nel febbraio [[1881]], a Pietroburgo incontra la rivoluzionaria [[Ol'ga Spiridonovna Ljubatovic]], alla quale offre la propria disponibilità  per aiutarla nella difficile impresa di liberare dal [[carcere]] il [[populismo russo|populista russo]] Morozov. Non potrà  mai mettere in atto il suo progetto perché sarà  arrestata poco dopo.
Ritornata  clandestinamente in [[Russia]] nel febbraio [[1881]], a Pietroburgo incontra la rivoluzionaria [[Ol'ga Spiridonovna Ljubatovic]], alla quale offre la propria disponibilità  per aiutarla nella difficile impresa di liberare dal [[carcere]] il [[populismo russo|populista russo]] Morozov. Non potrà  mai mettere in atto il suo progetto perché sarà  arrestata poco dopo.


Viene nuovamente arrestata il mese seguente, condotta prima a Pietroburgo, poi a Mosca nel febbraio [[1882]] ed infine a maggio è deportata in via amministrativa ad Isim (gorvernatorato di Tobolsk, Siberia occidentale). Il [[25 luglio]] [[1883]] riesce ad evadere e dopo un viaggio lungo tre mesi raggiunge la sorella a Clarens ([[Svizzera]]). Avendo saputo che il marito [[Carlo Cafiero]] era stato ricoverato nel manicomio di San Bonifacio a Firenze, Olimpiada si reca in [[Italia]] per prendersene cura. Nel [[1886]] ne ottiene il trasferimento ad Imola. Nel novembre [[1888]] ne ottiene le dimissioni e l'affido. Quando il marito sceglie di trasferirsi a Barletta, nel [[1889]] Olimpiada abbandona Bologna e nel maggio [[1890]] è nuovamente a Clarens prima di rientrare in [[Russia]], nel suo paese natale, dove il governo zarista le concede di stabilirsi ma con il vincolo di tre anni di [[libertà ]] vigilata.
Viene nuovamente arrestata il mese seguente, condotta prima a Pietroburgo, poi a Mosca nel febbraio [[1882]] ed infine a maggio è deportata in via amministrativa ad Isim (gorvernatorato di Tobolsk, Siberia occidentale). Il [[25 luglio]] [[1883]] riesce ad evadere e dopo un viaggio lungo tre mesi raggiunge la sorella a Clarens ([[Svizzera]]). Avendo saputo che il marito [[Carlo Cafiero]] era stato ricoverato nel manicomio di San Bonifacio a Firenze, Olimpiada si reca in [[Italia]] per prendersene cura. Nel [[1886]] ne ottiene il trasferimento ad Imola. Nel novembre [[1888]] ne ottiene le dimissioni e l'affido. Quando il marito sceglie di trasferirsi a Barletta, nel [[1889]] Olimpiada abbandona Bologna e nel maggio [[1890]] è nuovamente a Clarens prima di rientrare in [[Russia]], nel suo paese natale, dove il governo zarista le concede di stabilirsi ma con il vincolo di tre anni di [[libertà ]] vigilata.


== Voci correlata ==
== Voci correlata ==
64 364

contributi