Olga Taratuta: differenze tra le versioni

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=== Primi anni ===
=== Primi anni ===
'''Olga Taratuta''' nasce col nome di Elka Ruvinskaia nella città di Novodmitrovka, nei pressi di Kherson, in [[Ucraina]], che allora faceva parte dell'Impero Russo.


'''Olga Taratuta''' nasce col nome di Elka Ruvinskaia nella città  di Novodmitrovka, nei pressi di Kherson, in [[Ucraina]], che allora faceva parte dell'Impero Russo.  
Figlia di una famiglia piccolo mercante ebreo, dopo aver completato gli studi lavora come insegnante per un breve periodo. Arrestata una prima volta per la sua attività politica nel [[1895]], due anni dopo si unisce ai socialdemocratici di Abram e Iuda Grossman a Ekaterinoslave. <ref> [[Paul Avrich]] (1967). ''The Russian Anarchists''. Princeton: Princeton University Press. Pag. 69</ref>
Prima di convertirsi all'[[anarchismo]],tra il [[1898]] e il [[1901]] Taratuta milita nell'Unione degli Operai del Sud della [[Russia]] e del comitato del Partito Operaio Socialdemocratico russo di Elizavetgrado (ora Kirovohrad). Nel [[1901]] si trasferisce in [[Germania]] e poi in [[Svizzera]], periodo durante il quale lavora nel giornale di partito chiamato ''Iskra''. In questa fase conosce personaggi del calibro di [[Vladimir Lenin]] e [[Georgi Plekhanov]].


Figlia di una famiglia piccolo mercante ebreo, dopo aver completato gli studi lavora come insegnante per un breve periodo. Arrestata una prima volta per la sua attività  politica nel [[1895]], due anni dopo si unisce ai socialdemocratici di Abram e Iuda Grossman a Ekaterinoslave. <ref> [[Paul Avrich]] (1967). ''The Russian Anarchists''. Princeton: Princeton University Press. Pag 69</ref>
Prima di convertirsi all'[[anarchismo]],tra il [[1898]] e il [[1901]] Taratuta milita nell'Unione degli Operai del Sud della [[Russia]] e del comitato del Partito Operaio Socialdemocratico russo di Elizavetgrado (ora Kirovohrad). Nel [[1901]] si trasferisce in [[Germania]] e poi in [[Svizzera]], periodo durante il quale lavora nel giornale di partito chiamato ''Iskra''. In questa fase conosce personaggi del calibro di [[Vladimir Lenin]] e [[Georgi Plekhanov]].
===La conversione all'anarco-comunismo===
===La conversione all'anarco-comunismo===
Dopo aver conosciuto diversi militanti [[anarchici]], nel [[1903]], proprio mentre si trova in [[Svizzera]], Taratuta abbraccia definitivamente le idee [[anarco-comunismo|anarco-comuniste]].  Trasferitasi ad Odessa nel [[1904]], si unisce al gruppo ''Neprimirimye'' ("Gli Intransigenti"), composto soprattutto da anarchici e simpatizzanti di [[Jan WacŠ‚aw Machajski]]. <ref>. [[Paul Avrich]] (1967). ''The Russian Anarchists''. Princeton: Princeton University Press. Pag 105, 106</ref> Dopo essere stata arrestata nell’ aprile [[1904]], viene rilasciata per mancanza di prove pochi mesi dopo. Si unisce al gruppo di lavoratori anarchici di Odessa, divenendo ben presto uno dei membri più importanti del [[anarchismo russo|movimento russo]].
Dopo aver conosciuto diversi militanti [[anarchici]], nel [[1903]], proprio mentre si trova in [[Svizzera]], Taratuta abbraccia definitivamente le idee [[anarco-comunismo|anarco-comuniste]].  Trasferitasi ad Odessa nel [[1904]], si unisce al gruppo ''Neprimirimye'' ("Gli Intransigenti"), composto soprattutto da anarchici e simpatizzanti di [[Jan Wacław Machajski]]. <ref>[[Paul Avrich]] (1967). ''The Russian Anarchists''. Princeton: Princeton University Press. Pag. 105, 106</ref> Dopo essere stata arrestata nell'aprile [[1904]], viene rilasciata per mancanza di prove pochi mesi dopo. Si unisce al gruppo di lavoratori anarchici di Odessa, divenendo ben presto uno dei membri più importanti del [[anarchismo russo|movimento russo]].


L'anarchica ucraina è nuovamente arrestata nell' ottobre [[1905]], ma dopo la [[La_Rivoluzione_Russa#La_rivoluzione_del_1905|rivoluzione russa del 1905]] l'amnistia politica le permette di riconquistare la [[libertà ]]. Diviene un'attivista del gruppo [[anarco-comunismo|anarco-comunista]] del sud della [[Russia]], che faceva ampio uso di [[azione diretta|azioni dirette]] violente volte a colpire istituzioni e rappresentanti della [[borghesia]]. Proprio a causa di queste azioni, Olga Taratuta viene accusata insieme ad altri compagni ''bezmotivniki'' (la fazione radicale di [[Chernoe Znamia]]) di aver partecipato all'attacco contro il Libman Café di Odessa (dicembre [[1905]]) e per questo viene condannata condannata a 17 anni di [[carcere]].
L'anarchica ucraina è nuovamente arrestata nell'ottobre [[1905]], ma dopo la [[La_Rivoluzione_russa#La_rivoluzione_del_1905|rivoluzione russa del 1905]] l'amnistia politica le permette di riconquistare la [[libertà]]. Diviene un'attivista del gruppo [[anarco-comunismo|anarco-comunista]] del sud della [[Russia]], che faceva ampio uso di [[azione diretta|azioni dirette]] violente volte a colpire istituzioni e rappresentanti della [[borghesia]]. Proprio a causa di queste azioni, Olga Taratuta viene accusata insieme ad altri compagni ''bezmotivniki'' (la fazione radicale di [[Chernoe Znamia]]) di aver partecipato all'attacco contro il Libman Café di Odessa (dicembre [[1905]]) e per questo viene condannata condannata a 17 anni di [[carcere]].


Fuggita dal [[carcere]] nel dicembre [[1906]], si dirige verso Ginevra dove si unisce al gruppo ''Buntar'' (Gli ammutinati), con il quale collabora nella pubblicazione di un omonimo giornale <ref>[[Paul Avrich]] (1967). ''The Russian Anarchists''. Princeton: Princeton University Press. Pag 67-69</ref>. Alla fine del [[1907]] ritorna nuovamente ad Odessa e partecipa al piano per attentare alla vita dei Generali Aleksandr Kaulbars e Tolmachev e agli attacchi esplosivi contro vari tribunali di Odessa.  
Fuggita dal [[carcere]] nel dicembre [[1906]], si dirige verso Ginevra dove si unisce al gruppo ''Buntar'' (Gli ammutinati), con il quale collabora nella pubblicazione di un omonimo giornale. <ref>[[Paul Avrich]] (1967). ''The Russian Anarchists''. Princeton: Princeton University Press. Pag. 67-69</ref> Alla fine del [[1907]] ritorna nuovamente ad Odessa e partecipa al piano per attentare alla vita dei Generali Aleksandr Kaulbars e Tolmachev e agli attacchi esplosivi contro vari tribunali di Odessa.  


Arrestata ancora una volta nel [[1908]] ad Ekaterinoslav, viene condannata a 21 anni di [[carcere]]. <ref name="cedema"> [[Paul Avrich]] (1967). ''The Russian Anarchists''. Princeton: Princeton University Press. Pag 69</ref> Riconquistata la [[libertà ]] come conseguenza della [[La_Rivoluzione_Russa#La_rivoluzione_del_1905|rivoluzione di febbraio]], <ref>. [[Paul Avrich]] (1967). ''The Russian Anarchists''. Princeton: Princeton University Press. Pag 124</ref> si dedica a partire dal maggio [[1918]] ad un lavoro per la [[Croce_Nera_Anarchica#Breve_storia|Croce Rossa]] di Kiev, che sosteneva tutti i prigionieri politici rivoluzionari. <ref> [[Paul Avrich]] (1967). ''The Russian Anarchists''. Princeton: Princeton University Press. Pag 207</ref>
Arrestata ancora una volta nel [[1908]] ad Ekaterinoslav, viene condannata a 21 anni di [[carcere]]. <ref name="cedema"> [[Paul Avrich]] (1967). ''The Russian Anarchists''. Princeton: Princeton University Press. Pag. 69</ref> Riconquistata la [[libertà]] come conseguenza della [[La_Rivoluzione_russa#La_rivoluzione_del_1905|rivoluzione di febbraio]], <ref>[[Paul Avrich]] (1967). ''The Russian Anarchists''. Princeton: Princeton University Press. Pag. 124</ref> si dedica a partire dal maggio [[1918]] ad un lavoro per la [[Croce_Nera_Anarchica#Breve_storia|Croce Rossa]] di Kiev, che sosteneva tutti i prigionieri politici rivoluzionari. <ref> [[Paul Avrich]] (1967). ''The Russian Anarchists''. Princeton: Princeton University Press. Pag. 207</ref>
Quantunque inizialmente si sia tenuta un pò ai margini del movimento anarchico, nel [[1920]], di fronte alle [[violenza|violente]] persecuzioni della [[Ceka|Cheka]] contro gli anarchici, si butta nuovamente anima e cuore nella lotta aderendo alla [[Nabat (organizzazione anarchica)|Confederazione Nabat]], a ''[[Golos Truda]]'' e alla [[Croce Nera Anarchica]] in cui era attivo anche [[Apollon Karelin]]. Ritorna in [[Ucraina]] nel settembre [[1920]] e si unisce all'[[Esercito Nero]] di [[Nestor Makhno]]. Secondo alcune fonti<ref>[http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://en.wikipedia.org/wiki/Olga_Taratuta&prev=/search%3Fq%3Dolga%2Btaratuta%26hl%3Dit%26tbo%3Dd%26biw%3D1366%26bih%3D638&sa=X&ei=tHP2UJO6CsTLsgbjq4HQDg&sqi=2&ved=0CDIQ7gEwAA en.Wikipedia]</ref> avrebbe ricevuto dai mkhnovisti 5 milioni di rubli da destinare al sostentamento delle attività  della [[Croce Nera Anarchica|CNA]].
Quantunque inizialmente si sia tenuta un pò ai margini del movimento anarchico, nel [[1920]], di fronte alle [[violenza|violente]] persecuzioni della [[Ceka|Cheka]] contro gli anarchici, si butta nuovamente anima e cuore nella lotta aderendo alla [[Nabat (organizzazione anarchica)|Confederazione Nabat]], a ''[[Golos Truda]]'' e alla [[Croce Nera Anarchica]] in cui era attivo anche [[Apollon Karelin]]. Ritorna in [[Ucraina]] nel settembre [[1920]] e si unisce all'[[Esercito Nero]] di [[Nestor Makhno]]. Secondo alcune fonti <ref>[http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://en.wikipedia.org/wiki/Olga_Taratuta&prev=/search%3Fq%3Dolga%2Btaratuta%26hl%3Dit%26tbo%3Dd%26biw%3D1366%26bih%3D638&sa=X&ei=tHP2UJO6CsTLsgbjq4HQDg&sqi=2&ved=0CDIQ7gEwAA en.Wikipedia]</ref> avrebbe ricevuto dai mkhnovisti 5 milioni di rubli da destinare al sostentamento delle attività della [[Croce Nera Anarchica|CNA]].


===La repressione sovietica===
===La repressione sovietica===
Nel novembre del [[1920]] viene arrestata nell'ambito delle [[repressione|attività  repressive]] portate avanti dal [[governo]] bolscevico contro anarchici e dissidenti. Viene trasferita nel [[carcere]] di Mosca nel gennaio [[1921]] e in quello di Orlov nel mese di aprile [[1921]]. Nel mese successivo gli viene chiesto di abiurare alle sue idee anarchiche, ma lei come risposta attua uno [[sciopero della fame]] di 11 giorni insieme ad altri prigionieri. Nel marzo del [[1922]] è esiliata a Veliky Ustyug per due anni.
Nel novembre del [[1920]] viene arrestata nell'ambito delle [[repressione|attività repressive]] portate avanti dal [[governo]] bolscevico contro anarchici e dissidenti. Viene trasferita nel [[carcere]] di Mosca nel gennaio [[1921]] e in quello di Orlov nel mese di aprile [[1921]]. Nel mese successivo gli viene chiesto di abiurare alle sue idee anarchiche, ma lei come risposta attua uno [[sciopero della fame]] di 11 giorni insieme ad altri prigionieri. Nel marzo del [[1922]] è esiliata a Veliky Ustyug per due anni.
 
Rilasciata nel [[1924]] si trasferisce a Kiev, dove è arrestata a metà dello stesso anno per la sua attività propagandistica. Viene ben presto rilasciata e decide quindi di trasferirsi a Mosca. Nel [[1927]] aderisce alla campagna internazionale per sostenere [[Sacco e Vanzetti]]. Durante il biennio [[1928]]-[[1929|29]] scrive molte lettere con l'intento di sviluppare un dibattito sull'opportunità di costruire un'organizzazione internazionale che sostenesse gli anarchici prigionieri in [[Russia]]. Dopo essersi trasferita ad Odessa nel [[1929]], è nuovamente arrestata e condannata a due anni per aver tentato la costituzione di un'organizzazione anarchica tra gli operai ferroviari.  


Rilasciata nel [[1924]] si trasferisce a Kiev, dove è arrestata a metà  dello stesso anno per la sua attività  propagandistica. Viene ben presto rilasciata e decide quindi di trasferirsi a Mosca. Nel [[1927]] aderisce alla campagna internazionale per sostenere [[Sacco e Vanzetti]]. Durante il biennio [[1928]]-[[1929|29]] scrive molte lettere con l'intento di sviluppare un dibattito sull'opportunità  di costruire un'organizzazione internazionale che sostenesse gli anarchici prigionieri in [[Russia]]. Dopo essersi trasferita ad Odessa nel [[1929]], è nuovamente arrestata e condannata a due anni per aver tentato la costituzione di un'organizzazione anarchica tra gli operai ferroviari.  
Tornata a Mosca dopo il suo rilascio, diviene un membro della Società dei Prigionieri politici e degli Esiliati, attraverso la quale cerca, senza successo, di ottenere sostentamenti economici per i vecchi rivoluzionari, impoveriti e malati. Dopo l'ennesimo arresto, di cui si sa poco, avvenuto nel [[1933]], viene nuovamente arrestata il [[27 novembre]] [[1937]] con l'accusa di attività anarchica e antisovietica. Processata l'[[8 febbraio]] [[1938]], il tribunale bolscevico la condanna a morte. La sentenza viene eseguita lo stesso giorno.


Tornata a Mosca dopo il suo rilascio, diviene un membro della Società  dei Prigionieri politici e degli Esiliati, attraverso la quale cerca, senza successo, di ottenere sostentamenti economici per i vecchi rivoluzionari, impoveriti e malati. Dopo l'ennesimo arresto, di cui si sa poco, avvenuto nel [[1933]], viene nuovamente arrestata il [[27 novembre]] [[1937]] con l'accusa di attività  anarchica e antisovietica. Processata l'[[8 febbraio]] [[1938]], il tribunale bolscevico la condanna a morte. La sentenza viene eseguita lo stesso giorno.
== Note ==
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Kronstadt]]
*[[Kronstadt]]
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[[Categoria:Anarchiche|Taratuta, Olga]]
[[Categoria:Anarchiche|Taratuta, Olga]]
[[Categoria:Anarchici ucraini|Taratuta, Olga]]
[[Categoria:Anarchici ucraini|Taratuta, Olga]]
[[Categoria:Comunisti anarchici|Taratuta, Olga]]
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