Noam Chomsky: differenze tra le versioni

14 642 byte aggiunti ,  10:12, 31 lug 2023
 
(96 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[Image:Noam chomsky.jpg |thumb|300 px|Noam Chomsky]] '''Avram Noam Chomsky''' (Philadelphia, [[7 dicembre]] [[1928]]) è uno scienziato e teorico della comunicazione [[Stati Uniti|statunitense]]. Professore emerito di linguistica al ''Massachusetts Institute of Technology'' (''MIT'') è riconosciuto come il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, spesso indicata come il più rilevante contributo alla linguistica teorica del XX secolo.
[[Image:Noam chomsky.jpg |thumb|350px|Noam Chomsky]] '''Avram Noam Chomsky''' (Philadelphia, [[7 dicembre]] [[1928]]) è uno scienziato e teorico della comunicazione [[Stati Uniti|statunitense]]. Professore emerito di linguistica al ''Massachusetts Institute of Technology'' (''MIT'') è riconosciuto come il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, spesso indicata come il più rilevante contributo alla linguistica teorica del XX secolo.


La teoria della grammatica generativa, alcuni dei cui elementi essenziali sono già presenti nell'opera ''Syntactic Structures'' del [[1957]], si caratterizza per la ricerca delle strutture innate del linguaggio naturale, elemento distintivo dell'uomo come specie animale, superando la concezione della linguistica tradizionale incentrata sullo studio delle peculiarità dei linguaggi parlati. L'influenza del pensiero di '''Chomsky''' va ben al di là della stessa linguistica, fornendo interessanti e fecondi spunti di riflessione anche nell'ambito della [[filosofia]], della [[psicologia]], delle teorie evoluzionistiche, della neurologia e della scienza dell'informazione.
La teoria della grammatica generativa, alcuni dei cui elementi essenziali sono già presenti nell'opera ''Syntactic Structures'' del [[1957]], si caratterizza per la ricerca delle strutture innate del linguaggio naturale, elemento distintivo dell'uomo come specie animale, superando la concezione della linguistica tradizionale incentrata sullo studio delle peculiarità dei linguaggi parlati. L'influenza del pensiero di Chomsky va ben al di là della stessa linguistica, fornendo interessanti e fecondi spunti di riflessione anche nell'ambito della [[filosofia]], della [[psicologia]], delle teorie evoluzionistiche, della neurologia e della scienza dell'informazione.


A partire da una forte presa di posizione contro la guerra del Vietnam a metà degli "anni '60", all'attività accademica Chomsky affianca un notevole impegno politico e sociale di stampo anarchico <ref>C''homsky on Anarchism'' di Noam Chomsky e Barry Pateman. AK Press, 2005 pag. 5 </ref>. La costante e acuta critica nei confronti della politica estera di diversi paesi e, in particolar modo, degli [[USA|Stati Uniti]], così come l'analisi del ruolo dei [[mass media]] nelle democrazie occidentali e la critica del [[neoliberismo]], lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.
A partire da una forte presa di posizione contro la guerra del Vietnam a metà degli anni '60, all'attività accademica Chomsky affianca un notevole impegno politico e sociale di stampo anarchico <ref>C''homsky on Anarchism'' di Noam Chomsky e Barry Pateman. AK Press, 2005, pag. 5 </ref>. La costante e acuta critica nei confronti della politica estera di diversi paesi e, in particolar modo, degli [[USA|Stati Uniti]], così come l'analisi del ruolo dei [[mass media]] nelle democrazie occidentali e la critica del [[neoliberismo]], lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.


== Biografia ==
== Biografia ==
[[File:Chomsky_0.jpg|thumb|200px|Ritratto di [[Clifford Harper]].]]
'''Noam Chomsky''' nasce il [[7 dicembre]] [[1928]] a Philadelphia. Il padre, William (Zev) Chomsky è un rispettato studioso di ebraico, immigrato negli [[USA|Stati Uniti]] dalla [[Russia]], di cui si ricorda l'opera ''Hebrew, the Eternal Language'' ([[1957]]). Grande influenza sulla sua sensibilità politica è invece merito della madre, Elsie Simonofsky.


'''Noam Chomsky''' nasce il [[7 dicembre]] [[1928]] a Philadelphia. Il padre, William (Zev) Chomsky è un rispettato studioso di ebraico, immigrato negli [[USA|Stati Uniti]] dalla [[Russia]], di cui si ricorda l'opera ''Hebrew, the Eternal Language'' ([[1957]]). Grande influenza sulla sua sensibilità politica è invece merito della madre, Elsie Simonofsky.
Nel [[1945]] Noam comincia a studiare all'Università di Pennsylvania (filosofia, matematica), ma è fortemente deluso dalla strutturazione autoritaria e [[Gerarchia|gerarchica]] dell'università. Per un certo periodo riflette sull'opportunità di lasciare il college per recarsi in Palestina, forse in un [[kibbutz]], dove vorrebbe contribuire allo sviluppo di una comunità arabo-israelitica d'ispirazione socialista. Chomsky è sin da allora contrario all'idea uno stato ebraico in Palestina.  


Nel [[1945]] Noam comincia a studiare all'Università di Pennsylvania (filosofia, matematica), ma è fortemente deluso dalla strutturazione autoritaria e [[Gerarchia|gerarchica]] dell'università. Per un certo periodo riflette sull'opportunità di lasciare il college per recarsi in Palestina, forse in un [[Kibbutz]], dove avrebbe voluto contribuire allo sviluppò di una comunità arabo-israelitica d'ispirazione socialista. Chomsky è sin da allora contrario all'idea uno stato ebraico in Palestina.  
Nel [[1947]] incontra il carismatico Zellig Harris, fondatore del primo dipartimento di linguistica in una università americana, e sceglie di proseguire gli studi. All'Università della Pennsylvania ottiene il Bachelor (una sorta di laurea di primo livello) nel [[1949]] e il Master (M.A.) nel [[1951]] con la tesi ''Morphophonemics of Modern Hebrew''. Nel [[1949]] sposa la linguista Carol Schatz, conosciuta due anni prima. Sempre all'Università della Pennsylvania sostiene la tesi di dottorato, ''Transformational Analysis'' ([[1955]]), benché dal [[1951]] al [[1955]] svolga la sua attività di ricerca come Junior Fellow presso l'università di Harvard a Cambridge, presso Boston, Massachusetts.


Nel [[1947]] incontra il carismatico Zellig Harris, fondatore del primo dipartimento di linguistica in una università americana, e sceglie di proseguire gli studi. All'Università della Pennsylvania ottiene il Bachelor (una sorta di laurea di primo livello) nel [[1949]] e il Master (M.A.) nel [[1951]] con la tesi ''Morphophonemics of Modern Hebrew''. Nel [[1949]] sposa la linguista Carol Schatz, conosciuta due anni prima. Sempre all'Università della Pennsylvania difende la tesi di dottorato, ''Transformational Analysis'' ([[1955]]), benché dal [[1951]] al [[1955]] svolga la sua attività di ricerca come Junior Fellow presso l'università di Harvard a Cambridge, presso Boston, Massachusetts.
Nel [[1955]] inizia la sua carriera come "assistente" al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Dal [[1966]] è titolare, presso il MIT, della cattedra di lingue moderne e linguistica.  


Nel [[1955]] inizia la sua carriera come "assistente" al '''Massachusetts Institute of Technology''' (MIT). Dal [[1966]] è titolare, presso il MIT, della cattedra di lingue moderne e linguistica.  
Dall'inizio degli anni ‘60 Chomsky si è sempre attivamente impegnato in un numero imprecisato di dibattiti, criticando il [[colonialismo]] israeliano e statunitense, denunciando il [[militarismo]] imperante, il totalitarismo, il controllo della società attraverso i [[media]] e la fobia americana nei confronti della sinistra radicale; è da sempre impegnato nell'analisi e nella contestazione del [[colonialismo]] americano (culturale e non solo) e nella critica del sistema mediatico e del suo impatto sulla società.


Dall'inizio degli anni ‘60 Chomsky si è sempre attivamente impegnato in un numero imprecisato di dibattiti, criticando il colonialismo israeliano e statunitense, denunciando il militarismo imperante, il totalitarismo, il controllo della società attraverso i [[media]] e la fobia americana nei confronti della sinistra della sinistra radicale americana, è da sempre impegnato nell'analisi e nella contestazione del [[colonialismo]] americano (culturale e non solo) e nella critica del sistema mediatico e del suo impatto sulla società.
Nel [[2004]], [[2005]] e [[2012]] ha ricevuto la laurea honoris causa rispettivamente dall'Università di Firenze in Lettere <ref>[http://web.archive.org/web/20140220113753/http://www.linguistica.unifi.it/upload/sub/QDLF/QDLF14/QDFL14_2004_01-chomski-laurea.pdf Chomsky, laurea]</ref>, di Bologna in Psicologia <ref>[http://www.almanews.unibo.it/04_05/Html/chomeibl.htm AlmaNews - Laurea Ad Honorem per Noam Chomsky e Irenäus Eibl-Eibesfeldt]</ref> e di Trieste in Neuroscienze. <ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cultura/2012/08/30/Chomsky-Trieste-ricevera-phd-Sissa_7400890.html Chomsky a Trieste, riceverà phd a Sissa]</ref>


Nel [[2004]], [[2005]] e [[2012]] ha ricevuto la laurea honoris causa rispettivamente dall'Università di Firenze in Lettere <ref>[http://web.archive.org/web/20140220113753/http://www.linguistica.unifi.it/upload/sub/QDLF/QDLF14/QDFL14_2004_01-chomski-laurea.pdf Chomsky, laurea]</ref>, di Bologna in Psicologia <ref>[http://www.almanews.unibo.it/04_05/Html/chomeibl.htm AlmaNews - Laurea Ad Honorem per Noam Chomsky e Irenäus Eibl-Eibesfeldt]</ref> e di Trieste in Neuroscienze <ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cultura/2012/08/30/Chomsky-Trieste-ricevera-phd-Sissa_7400890.html Chomsky a Trieste, riceverà phd a Sissa - Cultura e Tendenze - ANSA.it]</ref>
==Opere di linguistica ==
==Opere di linguistica ==
Chomsky, dopo qualche articolo, pubblica nel [[1957]], a soli 29 anni, il volume ''Syntactic structures'' («Le strutture della sintassi»), che contiene in nuce la sua teoria rivoluzionaria sulla grammatica generativo-trasformazionale.


'''Chomsky''', dopo qualche articolo, pubblica nel [[1957]], a soli 29 anni, il volume ''Syntactic structures'' («Le strutture della sintassi»), che contiene in nuce la sua teoria rivoluzionaria sulla grammatica generativo-trasformazionale.
Nel [[1959]] pubblica una lunga e ormai classica recensione del volume di Burrhus Skinner, allora il più noto esponente del comportamentismo, ''Verbal Behavior'': lo scritto contiene una critica esplicita ed argomentata del comportamentismo, dal quale Chomsky aveva preso le distanze.
 
Nel [[1959]] pubblica una lunga e ormai classica recensione del volume di [[Burrhus Skinner]], allora il più noto esponente del comportamentismo, [[Verbal Behavior]]: lo scritto contiene una critica esplicita ed argomentata del comportamentismo, dal quale Chomsky aveva preso le distanze.


Tra il [[1965]] e il [[1966]] escono le due opere che fissano in maniera quasi definitiva sia le posizioni specificamente linguistiche, sia le posizioni e le ascendenze filosofiche generali dell'autore: ''Aspects of the theory of syntax'' nel [[1965]] e ''Cartesian linguistics'' nel [[1966]].
Tra il [[1965]] e il [[1966]] escono le due opere che fissano in maniera quasi definitiva sia le posizioni specificamente linguistiche, sia le posizioni e le ascendenze filosofiche generali dell'autore: ''Aspects of the theory of syntax'' nel [[1965]] e ''Cartesian linguistics'' nel [[1966]].


Una ulteriore precisazione di tali posizioni è proposta in ''Language and mind'', del [[1968]]. Chomsky, a questa data, è ormai il più influente studioso di linguistica sia nel suo paese, sia in gran parte del mondo. Lo studioso non cessa di approfondire e difendere le sue teorie, nei dibattiti frequenti e vivaci dei successivi anni, in numerosi articoli e saggi, talvolta raccolti in volume. Alcuni fra i più significativi sono: ''The logical structure of linguistic theory'' del [[1975]], ''Reflections on language'' del [[1976]], ''Language and problems of knowledge'' del [[1988]].
Una ulteriore precisazione di tali posizioni è proposta in ''Language and mind'' del [[1968]]. Chomsky, a questa data, è ormai il più influente studioso di linguistica sia nel suo paese sia in gran parte del mondo. Lo studioso non cessa di approfondire e difendere le sue teorie, nei dibattiti frequenti e vivaci dei successivi anni, in numerosi articoli e saggi, talvolta raccolti in volume. Alcuni fra i più significativi sono: ''The logical structure of linguistic theory'' del [[1975]], ''Reflections on language'' del [[1976]], ''Language and problems of knowledge'' del [[1988]].


Nelle opere del [[1957]] e del [[1965]] Chomsky''' offre una descrizione formalizzata, di un livello e di una strutturazione quasi matematici, della grammatica e delle strutture sintattiche del nostro linguaggio.
Nelle opere del [[1957]] e del [[1965]] Chomsky offre una descrizione formalizzata, di un livello e di una strutturazione quasi matematici, della grammatica e delle strutture sintattiche del nostro linguaggio.


La creatività viene considerata come una delle caratteristiche fondamentali del modo di usare il linguaggio: rispetto al numero limitato di parole e di regole esistenti, noi tendiamo a creare qualcosa di nuovo, non riducibile in maniera meccanica alle regole grammaticali, anche se da esse, in qualche modo, "generato". La grammatica quindi, "genera" enunciati, nel senso che sta alla loro base, ma non li produce in maniera meccanica una volta per tutte. Poiché la conoscenza di una lingua è per Chomsky capacità di produrre e comprendere un numero virtualmente infinito di frasi, cioè anche frasi nuove, mai prodotte o udite prima, di questo deve dar conto una grammatica.
La '''creatività''' viene considerata come '''una delle caratteristiche fondamentali del modo di usare il linguaggio''': rispetto al numero limitato di parole e di regole esistenti, noi tendiamo a creare qualcosa di nuovo, non riducibile in maniera meccanica alle regole grammaticali, anche se da esse, in qualche modo, "generato". La grammatica, quindi, "genera" enunciati, nel senso che sta alla loro base, ma non li produce in maniera meccanica una volta per tutte. Poiché la conoscenza di una lingua è per Chomsky capacità di produrre e comprendere un numero virtualmente infinito di frasi, cioè anche frasi nuove, mai prodotte o udite prima, di questo deve dar conto una grammatica.


== Il pensiero politico ==
== Il pensiero politico ==


===L'impegno politico ===
===L'impegno politico ===
: «La globalizzazione non è un fenomeno naturale, ma un fenomeno politico concepito per raggiungere obiettivi ben precisi. » (Due ore di lucidità, Conversazioni con Noam Chomsky)
{{citazione|La globalizzazione non è un fenomeno naturale, ma un fenomeno politico concepito per raggiungere obiettivi ben precisi.| da ''Due ore di lucidità, Conversazioni con Noam Chomsky''}}
Il suo pensiero non si è limitato allo studio della linguistica, ma anche all'analisi politica, nella quale ha duramente denunciato la strumentalizzazione della totalità dei mezzi d'informazione statunitensi, da parte delle potenti lobby economiche esistenti in quel paese, e la politica imperialista e [[Antimilitarismo|militarista]] delle amministrazioni [[USA]], da Roosevelt in poi (''American power and the new mandarins'' [[1969]], ''At war with Asia'' [[1970]], ''Human rights and american foreign policy'' [[1978]]).
Il suo pensiero non si è limitato allo studio della linguistica, ma anche all'analisi politica, nella quale ha duramente denunciato la strumentalizzazione della totalità dei mezzi d'informazione statunitensi da parte delle potenti lobby economiche esistenti in quel paese, e la politica imperialista e [[Antimilitarismo|militarista]] delle amministrazioni [[USA]], da Roosevelt in poi (''American power and the new mandarins'' [[1969]], ''At war with Asia'' [[1970]], ''Human rights and american foreign policy'' [[1978]]).


Grazie ad un minuzioso lavoro di studio e interpretazione di una immensa mole di ogni tipo di documenti, Chomsky è riuscito a smascherare numerosi casi di utilizzo fraudolento delle informazioni, nonché ad evidenziare la piattezza conformistica dei [[media]].
Grazie ad un minuzioso lavoro di studio e interpretazione di una immensa mole di ogni tipo di documenti, Chomsky è riuscito a smascherare numerosi casi di utilizzo fraudolento delle informazioni, nonché ad evidenziare la piattezza conformistica dei [[media]].


Il meccanismo attraverso cui si attua questo livellamento, è costituito dalla "fissazione delle priorità ": esiste un certo numero di mezzi di informazione che determinano una sorta di struttura prioritaria delle notizie, alla quale i media minori devono più o meno adattarsi a causa della scarsità delle risorse a disposizione. Le fonti primarie che fissano le priorità, sono grandi società commerciali a redditività molto alta, e nella grande maggioranza sono collegate a gruppi economici ancora più grandi. L'obiettivo è quello che Chomsky definisce come la "fabbrica del consenso", ossia un sistema di propaganda estremamente efficace per il controllo e la manipolazione dell'opinione pubblica (''Manufacturing consent: the political economy of the mass media'' [[1988]], ''Understanding power: the indispensabile'' Chomsky [[2002]]).
Il meccanismo attraverso cui si attua questo livellamento è costituito dalla "'''fissazione delle priorità'''": esiste un certo numero di mezzi di informazione che determinano una sorta di struttura prioritaria delle notizie, alla quale i media minori devono più o meno adattarsi a causa della scarsità delle risorse a disposizione. Le fonti primarie che fissano le priorità sono grandi società commerciali a redditività molto alta, nella grande maggioranza collegate a gruppi economici ancora più grandi. L'obiettivo è quello che Chomsky definisce come la "'''fabbrica del consenso'''", ossia un sistema di propaganda estremamente efficace per il controllo e la manipolazione dell'opinione pubblica (''Manufacturing consent: the political economy of the mass media'' [[1988]], ''Understanding power: the indispensabile'' [[2002]]).


Nonostante fossero oggetto di aspre critiche per le sue posizioni vicine al movimento anti-globalizzazione (in particolare ai gruppi legati all'[[anarchismo]]), i maggiori organi d'informazione hanno dimostrato grande considerazione e stima per lo studioso. Il «New York Times» così scrive su Chomsky:  
Nonostante fossero oggetto di aspre critiche per le sue posizioni vicine al movimento anti-globalizzazione (in particolare ai gruppi legati all'[[anarchismo]]), i maggiori organi d'informazione hanno dimostrato grande considerazione e stima per lo studioso. Il «New York Times» così scrive su Chomsky:  
: «Ci sono buone ragioni per pensare che Chomsky sia il più importante intellettuale vivente»
: «Ci sono buone ragioni per pensare che Chomsky sia il più importante intellettuale vivente».


Per «The Nation» Noam Chomsky «è una fonte inesauribile di sapere», The Guardian invece lo definisce «insieme a Marx, Shakespeare e la Bibbia... tra le dieci fonti più citate nella storia della cultura».
Per «The Nation» Noam Chomsky «è una fonte inesauribile di sapere»; «The Guardian», invece, lo definisce «insieme a Marx, Shakespeare e la Bibbia... tra le dieci fonti più citate nella storia della cultura».


=== L'anarchismo di Chomsky ===
=== L'anarchismo di Chomsky ===
Chomsky ha scritto moltissimi articoli e saggi sull'[[anarchismo]], da lui considerato come un sistema altamente [[democrazia |democratico]], organizzato e strutturato dal basso verso l'alto. Ecco alcune sue considerazioni:  
Chomsky ha scritto moltissimi articoli e saggi sull'[[anarchismo]], da lui considerato come un sistema altamente [[democrazia |democratico]], organizzato e strutturato dal basso verso l'alto. Ecco alcune sue considerazioni:  


: «Fui attratto dall'anarchismo da giovane teenager e da allora non ho avuto molte ragioni per rivedere quelle prime attitudini. Trovo sensato scoprire e identificare le strutture di [[autorità]], [[gerarchia]] e dominazione in ogni aspetto della vita, e sfidarle; [...] L'anarchismo, nella mia veduta, è un'espressione dell'idea che l'onere della prova è sempre in quelli che argomentano che l'[[autorità]] e il dominio sono necessari. Loro devono dimostrare, con argomenti potenti, che questa conclusione è corretta. Se non ce la fanno, allora le istituzione che essi difendono dovrebbero essere considerate illegittime. La cultura intellettuale generale associa anarchismo con caos, violenza, bombe, disgregazione, e così via. Così la gente è spesso sorpresa quando io parlo positivamente dell'[[anarchismo]] e identifico me stesso nelle sue tradizioni portanti. Ma la mia impressione è che anche fra il pubblico generale le idee base diventino ragionevoli, quando le nuvole si allontanano. [...] Come io comprendo il termine [[anarchismo]], esso è basato sulla speranza (nel nostro stato di ignoranza noi non possiamo andare oltre questa) che gli elementi centrali della natura umana includano sentimenti di solidarietà, supporto reciproco, empatia, interesse per gli altri, e così via. Gli avvertimenti di [[Bakunin]] riguardo la rossa democrazia che avrebbe istituto il peggiore di tutti i governi dispotici furono detti molto prima di [[Lenin]] e furono diretti contro i seguaci di Mr. Marx. C'erano, tuttavia, seguaci di molti differenti tipi; [[Pannekoek]], [[Rosa Luxemburg|Luxemburg]], [[Mattick]] e altri erano davvero lontani da Lenin, e le loro vedute convergevano spesso con elementi di [[anarco-sindacalismo]]. Infatti Korsch ed altri scrissero con simpatia della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |rivoluzione anarchica in Spagna]]. [...] Se si intende la sinistra come includente il bolscevismo, allora io vorrei nettamente dissociarmi dalla sinistra. Secondo la mia opinione, Lenin è stato uno dei più grandi nemici del socialismo, per le ragioni che ho discusso. Ciò che è chiamato [[capitalismo]] è basilarmente un sistema di mercantilismo corporativo, con grandi e incalcolabili tirannie private che esercitano un vasto controllo sull'economia, il sistema politico, la vita sociale e culturale, e che operano in cooperazione con potenti stati che intervengono massivamente nell'economia domestica e nella società internazionale. [...] Le prospettive per la [[libertà]] e la giustizia sono senza limiti. I passi che dovremmo prendere dipendono da ciò che stiamo cercando di raggiungere. Non ci sono, e non ci possono essere risposte generali».
: «Fui attratto dall'[[anarchismo]] da giovane teenager e da allora non ho avuto molte ragioni per rivedere quelle prime attitudini. Trovo sensato scoprire e identificare le strutture dell'[[autorità]], della [[gerarchia]] e della dominazione in ogni aspetto della vita, e sfidarle [...] '''L'[[anarchismo]]''', nella mia visione, '''è un'espressione dell'idea che l'onere della prova è sempre in quelli che argomentano che l'[[autorità]] e il dominio sono necessari'''. Loro devono dimostrare, con argomenti potenti, che questa conclusione è corretta. Se non ce la fanno, allora le istituzione che essi difendono dovrebbero essere considerate illegittime. La cultura intellettuale generale associa [[anarchismo]] a caos, [[violenza]], bombe, disgregazione e così via. Così la gente è spesso sorpresa quando io parlo positivamente dell'[[anarchismo]] e identifico me stesso nelle sue tradizioni portanti. Ma la mia impressione è che in generale anche fra il pubblico le idee base diventano ragionevoli, quando le nuvole si allontanano. [...] Per come io comprendo il termine [[anarchismo]], esso è basato sulla '''speranza''' (nel nostro stato di ignoranza noi non possiamo andare oltre questa) '''che gli elementi centrali della natura umana includano sentimenti di [[solidarietà]], supporto reciproco, empatia, interesse per gli altri''' e così via. Gli avvertimenti di [[Bakunin]] riguardo la rossa democrazia che avrebbe istituto il peggiore di tutti i governi dispotici furono espressi molto prima di [[Lenin]] e furono diretti contro i seguaci del Signor [[Marx]]. C'erano, tuttavia, seguaci di molti differenti tipi: [[Anton Pannekoek|Pannekoek]], [[Rosa Luxemburg|Luxemburg]], [[Paul Mattick|Mattick]] e altri erano davvero lontani da [[Lenin]] e le loro vedute convergevano spesso con elementi dell'[[anarco-sindacalismo]]. Infatti, [[Karl Korsch|Korsch]] ed altri scrissero con simpatia della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione anarchica in Spagna]]. [...] Se si intende la sinistra come includente il [[bolscevismo]], allora io vorrei nettamente dissociarmi dalla sinistra. Secondo la mia opinione, [[Lenin]] è stato uno dei più grandi nemici del [[socialismo]], per le ragioni che ho chiarito. Ciò che è chiamato '''[[capitalismo]]''' è basilarmente '''un sistema di mercantilismo corporativo, con grandi e incalcolabili tirannie private che esercitano un vasto controllo su l'economia, il sistema politico, la vita sociale e culturale, e che operano in cooperazione con potenti [[Stati]], che intervengono massivamente nell'economia domestica e nella società internazionale'''. [...] Le prospettive per la [[libertà]] e la giustizia sono senza limiti. I passi che dovremmo fare dipendono da ciò che stiamo cercando di raggiungere. Non ci sono e non ci possono essere risposte generali».


Recentemente è stato oggetto di critiche da parte del movimento anarchico internazionale per aver sostenuto Sinistra Critica alle elezioni politiche italiane del [[2008]] <ref>Articolo di ''La Repubblica'' (7/04/2008): ''C'è Chomsky nel derby dei comunisti Appello al voto per Sinistra critica''</ref> e per aver appoggiato, in nome dell'antimperialismo, il presidente venezuelano Hugo Chavez <ref>[http://www.arivista.org/?nr=349&pag=19.htm Noam Chomsky alla corte di Chávez]</ref>.
Chomsky è stato oggetto di critiche da parte del movimento anarchico internazionale per aver sostenuto ''Sinistra Critica'' alle elezioni politiche italiane del [[2008]] <ref>Articolo di ''La Repubblica'' (7/04/2008): ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/04/07/chomsky-nel-derby-dei-comunisti-appello.html C'è Chomsky nel derby dei comunisti. Appello al voto per Sinistra critica]''</ref> e per aver appoggiato, in nome dell'antimperialismo, il presidente venezuelano Hugo Chavez <ref>[http://www.arivista.org/?nr=349&pag=19.htm Noam Chomsky alla corte di Chávez]</ref>.


=== Critica alla globalizzazione ===
=== Critica alla globalizzazione ===
Chomsky è uno dei maggiori critici della globalizzazione, visto come una forma d'espressione del [[capitalismo]] moderno. Per Chomsky, gli Stati Uniti non credono veramente nel libero commercio, ma usano questo concetto per imporre ai paesi più poveri regole molto rigide che li costringono a restare in posizione di subordinazione rispetto al colosso americano. L'obiettivo fondamentale della globalizzazione economica è la globalizzazione dell'intera [[economia]] mondiale, posta sotto il controllo totale degli Stati Uniti che si avarrebbero di strumenti di controllo degli organismi sovrannazionali ([[Fondo Monetario Internazionale]], [[Banca Mondiale]], [[Organizzazione Mondiale del Commercio]]). L'argomento usuale per imporre suddette regole è la promessa di un aumento generale del tenore di vita, ma l'esperienza ha dimostrato che con l'apertura del commercio e dei mercati finanziari, gli investitori e gli imprenditori dei paesi più ricchi hanno fatto molti più soldi, ma gran parte dei paesi più poveri sono stati vittime di un pronunciato abbassamento del loro standard di vita.
Chomsky è uno dei maggiori critici della '''globalizzazione''', vista come '''una forma d'espressione del [[capitalismo]] moderno'''. Per Chomsky, gli [[Stati Uniti]] non credono veramente nel libero commercio, ma usano questo concetto per imporre ai paesi più poveri regole molto rigide, che li costringono a restare in posizione di subordinazione rispetto al colosso americano. L'obiettivo fondamentale della globalizzazione economica è la globalizzazione dell'intera [[economia]] mondiale, posta sotto il controllo totale degli [[Stati Uniti]] che si avvalgono di strumenti di controllo degli organismi sovrannazionali (Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, Organizzazione Mondiale del Commercio). L'argomento usuale per imporre suddette regole è la promessa di un aumento generale del tenore di vita, ma l'esperienza ha dimostrato che con l'apertura del commercio e dei mercati finanziari, gli investitori e gli imprenditori dei paesi più ricchi hanno fatto molti più soldi, ma gran parte dei paesi più poveri sono stati vittime di un pronunciato abbassamento del loro standard di vita.
 
=== L'antisionismo ===
Rispetto al [[sionismo]], Noam Chomsky s'è sempre schierato contro le politiche israeliane volte ad occupare le terre palestinesi nonché ad annientare i palestinesi stessi. Gli israeliani ricorrono alla logica della conquista giustificandola come fecero gli americani con i nativi, ovvero ritenendo di portare la [[civiltà]] ai barbari. Chomsky sostiene che le istituzioni israeliane e quelle filo-israeliane tendono ad equiparare strumentalmente l'antisionismo con l'antisemitismo, con l'obiettivo di mettere il bavaglio all'opposizione politica di Israele.
 
==''Le dieci leggi del potere'' <ref>Noam Chomsky, ''Le dieci leggi del potere - Requiem per il sogno americano'', Ponte alle Grazie, Milano, 2017</ref>==
In ''Le dieci leggi del potere'' Chomsky riprende alcuni grandi temi di tutta la sua analisi politica in modo sistematico e documentato. Ne riportiamo una sintesi.
<small>
=== 1. Ridurre la democrazia ===
Democrazia degli opulenti, potere dei pochi: il sogno americano porta, di fatto, a una riduzione della democrazia. Le neo-democrazie sono delle aristocrazie, se non delle plutocrazie.
 
=== 2. Plasmare l'ideologia ===
Indottrinamento, propaganda continua, stigmatizzazione delle voci critiche, riduzione delle voci fuori dal coro, prevalenza dell'interesse nazionale, interesse dei pochi presentato come interesse comune (dunque anche delle minoranze): gli interessi delle multinazionali, delle case petrolifere, delle grandi lobbies, delle grandi corporation devono essere percepiti, grazie alla propaganda, come interessi di una nazione. Al tal fine occorre plasmare le menti (es. pillole per andare meglio a scuola), l'opinione pubblica.


== L'antisionismo ==
=== 3. Ridisegnare l'economia ===
Rispetto al [[sionismo]], Noam Chomsky s'è sempre schierato contro le politiche israeliane volte ad occupare le terre palestinesi nonché ad annientare i palestinesi stessi. Gli israeliani ricorrono alla logica della conquista giustificandola come fecero gli americani con i nativi, ovvero ritenendo di portare la [[civiltà]] ai barbari. Chomsky sostiene che le istituzioni israeliane e quelle filo-israeliane tendono ad equiparare strumentalmente l'[[antisionismo]] con l'antisemitismo con l'obiettivo di metter eil bavaglio all'opposizione politica di Israele.
I padroni dell'umanità, i grandi proprietari, hanno cercato di trasformare l'economia in due modi: ampliando il potere degli enti finanziari (banche, società di investimento, compagnie... ) e riducendo gli spazi del controllo democratico e politico in ambito economico (passaggio dall'economia reale all'economia finanziaria). Delocalizzazione, precarizzazione del lavoro e conseguente ricattabilità del lavoratore, decostruzione dei contratti nazionali.
 
=== 4. Scaricare i costi ===
I costi delle crisi economiche vanno scaricati sulla cittadinanza, sui lavoratori, restringendo al tempo stesso i redditi: anziché soccorrere ed aiutare la domanda aggregata, i costi devono essere scaricati, attraverso le tasse, sui cittadini, che però dovranno avere un lavoro sempre meno retribuito (più ore di lavoro a parità di salario e minore paga per orario).
 
=== 5. Aggredire la solidarietà ===
Trasformazione di tutto ciò che è solidale in perdita di denaro, di tempo, in lentezza, in burocrazia; promozione del cinismo e dell'homo homini lupus. La salute pubblica, l'istruzione pubblica, l'ambiente sono solo costi, occorre alzare le bandiere della privatizzazione, ridurre sempre più l'intervento pubblico, rovesciare responsabilità sui più poveri, sui migranti, sugli statali, sugli emarginati e su chi porta avanti la solidarietà.
 
=== 6. Controllare i controllori ===
Controllo dei pochi sugli stessi controllori (ossia sullo Stato), controllo dei gruppi finanziari da parte delle agenzie di rating al servizio dei grandi capitalisti e dei grandi gruppi internazionali: queste controllano l'economia, danno gli input ai governi, stabiliscono le politiche economiche attive dei governi.
 
=== 7. Ingegneria delle elezioni ===
Trasformazione delle elezioni in un atto sempre più vuoto ed inutile. Sponsorizzazione delle elezioni da parte delle corporation, finanziamento delle campagne elettorali da parte dei grandi gruppi economico-finanziari, che così avranno un forte potere sui candidati. Per cambiare opinione servono oramai pochi minuti grazie all'attività di predicatori, alla pubblicità, alla propaganda, al controllo del flusso elettorale. I finanziatori controllano le campagne elettorali in maniera totale: i piccoli candidati e i partiti minori sono esclusi, non hanno i soldi per potersi pagare passaggi televisivi, spazi pubblicitari sui siti web e sulle grandi piattaforme.
 
=== 8. Tenere a bada la plebaglia ===
Favorire la cultura antisindacale: sfavorire le organizzazioni sindacali, affossare lo Stato sociale e costringere la plebaglia ad una condizione di marginalità, sudditanza e debolezza. Totale offensiva imprenditoriale contro il tempo libero, il divertimento, l'assistenza, il welfare (che deve essere privatistico), la coscienza di classe (sparita da tempo, eliminando scientemente ogni senso di appartenenza e generando così una guerra costante tra poveri).
 
=== 9. Fabbricare il consenso ===
L'industria delle pubbliche relazioni cura le campagne elettorali, i social, il bombardamento e la manipolazione di informazioni, fabbricano consumatori della politica che compiranno azioni irrazionali e contro i loro stessi interessi, facendo gli interessi delle classi dominanti.
 
=== 10. Marginalizzare il popolo ===
Trasformazione del popolo in una massa indistinta, irrazionale, prigioniera di pulsioni, a cui viene affibbiato tutto e il contrario di tutto in modo tale che sia impossibile la costruzione legami solidali. Il popolo può essere utilizzato e ben guidato, ma alla fine non deve contare nulla (populismo).
</small>


==Note==
==Note==
Riga 65: Riga 98:
==Bibliografia ==
==Bibliografia ==
=== Linguistica ===
=== Linguistica ===
 
* ''Morphophonemics of Modern Hebrew'', tesi di Master, University of Pennsylvania, 1951; New York, 1979 (versione riveduta della tesi di Bachelor del 1949, presso la University of Pennsylvania).
* ''Morphophonemics of Modern Hebrew'', tesi di Master, University of Pennsylvania, [[1951]]; New York: 1979. Versione riveduta della tesi di Bachelor del 1949, presso la University of Pennsylvania.
* ''Logical Structure of Linguistic Theory'', 1955; Chicago, 1975.
* ''Logical Structure of Linguistic Theory'', 1955; Chicago: 1975.
* ''Transformational Analysis'', tesi di dottorato (Ph. D.), University of Pennsylvania, 1955.
* ''Transformational Analysis'', tesi di dottorato (Ph.D.), University of Pennsylvania, 1955.
* ''On accent and juncture in English'' (con Morris Halle e Fred Lukof), in ''For Roman Jakobson'', The Hague: Mouton, 1956.
* Noam Chomsky, Morris Halle e Fred Lukoff, "On accent and juncture in English", in ''For Roman Jakobson'', The Hague: Mouton, 1956.
* ''Three models for the description of language'', ''I.R.E. Transactions on Information Theory'', vol. IT-2, no. 3: 113-24 (1956).
* ''Three models for the description of language'', "I.R.E. Transactions on Information Theory", vol. IT-2, no. 3: 113-24 (1956).
* ''Syntactic Structures''. The Hague: Mouton, 1957; Berlino e New York, 1985.
* ''Syntactic Structures''. The Hague: Mouton, 1957; Berlin and New York: 1985.
* ''Current Issues in Linguistic Theory'', 1964.
* ''Current Issues in Linguistic Theory'', 1964.
* ''Aspects of the Theory of Syntax''. Cambridge: The MIT Press, 1965.
* ''Aspects of the Theory of Syntax''. Cambridge: The MIT Press, 1965.
* ''Cartesian Linguistics''. New York: Harper and Row, 1965; ristampato come ''Cartesian Linguistics. A Chapter in the History of Rationalist Thought'' Lanham, Maryland: University Press of America, 1986.
* ''Cartesian Linguistics''. New York, Harper and Row, 1965; ristampato come ''Cartesian Linguistics. A Chapter in the History of Rationalist Thought'', Lanham, Maryland, University Press of America, 1986.
* ''Topics in the Theory of Generative Grammar'', 1966.
* ''Topics in the Theory of Generative Grammar'', 1966.
* Noam Chomsky e Morris Halle, ''The Sound Pattern of English''. New York: Harper & Row, 1968.
* ''The Sound Pattern of English'' (con Morris Halle), New York, Harper & Row, 1968.
* ''Language and Mind'', 1968; edizione ampliata, New York: Harcourt Brace, 1972.
* ''Language and Mind'', 1968; edizione ampliata, New York, Harcourt Brace, 1972.
* ''Studies on Semantics in Generative Grammar'', 1972.
* ''Studies on Semantics in Generative Grammar'', 1972.
* ''The Logical Structure of Linguistic Theory'', 1975.
* ''The Logical Structure of Linguistic Theory'', 1975.
* ''Reflections on Language'', 1975.
* ''Reflections on Language'', 1975.
* ''Essays on Form and Interpretation'', 1977.
* ''Essays on Form and Interpretation'', 1977.
* ''Rules and Representations'', New York: Columbia University Press, 1980.
* ''Rules and Representations'', New York, Columbia University Press, 1980.
* ''Lectures on Government and Binding: The Pisa Lectures'', Holland: Foris Publications, [[1981]]; Berlin and New York: Mouton de Gruyter, 1993.
* ''Lectures on Government and Binding: The Pisa Lectures'', Holland, Foris Publications, 1981; Berlino e New York, Mouton de Gruyter, 1993.
* ''Some Concepts and Consequences of the Theory of Government and Binding'', 1982.
* ''Some Concepts and Consequences of the Theory of Government and Binding'', 1982.
* ''Language and the Study of Mind'', 1982.
* ''Language and the Study of Mind'', 1982.
* ''Noam Chomsky on The Generative Enterprise, A discussion with Riny Hyybregts and Henk van Riemsdijk'', [[1982]].
* ''Noam Chomsky on The Generative Enterprise, A discussion with Riny Hyybregts and Henk van Riemsdijk'', 1982.
* ''Modular Approaches to the Study of the Mind'', 1984.
* ''Modular Approaches to the Study of the Mind'', 1984.
* ''Knowledge of Language: Its Nature, Origin, and Use'', 1986.
* ''Knowledge of Language: Its Nature, Origin, and Use'', 1986.
* ''Barriers. Linguistic Inquiry Monograph Thirteen''. Cambridge (MA): The MIT Press, 1986.
* ''Barriers. Linguistic Inquiry Monograph Thirteen'', Cambridge (MA), The MIT Press, 1986.
* ''Language and Problems of Knowledge. The Managua Lectures'', Cambridge, Mass., The MIT press, [[1988]].
* ''Language and Problems of Knowledge. The Managua Lectures'', Cambridge, (MA), The MIT press, 1988.
* ''Language and Thought'', 1993.
* ''Language and Thought'', 1993.
* ''The Minimalist Program''. Cambridge (MA): The MIT Press, 1995.
* ''The Minimalist Program''. Cambridge (MA), The MIT Press, 1995.
* ''On Language'', 1998.
* ''On Language'', 1998.
* ''New Horizons in the Study of Language and Mind'', 2000.
* ''New Horizons in the Study of Language and Mind'', 2000.
* ''The Architecture of Language'', 2000
* ''The Architecture of Language'', 2000
* ''On Nature and Language'', a cura di Adriana Belletti e Luigi Rizzi, 2001.
* ''On Nature and Language'' (a cura di Adriana Belletti e Luigi Rizzi), 2001.
* Noam Chomsky e U.T. Place, ''The Chomsky-Place correspondence 1993-1994'', a cura e con un'introduzione di T. Schoneberger, ''The Analysis of Verbal Behavior'', 17, 7-38.
* ''The Chomsky-Place correspondence 1993-1994'' (a cura e con un'introduzione di T. Schoneberger), ''The Analysis of Verbal Behavior'', 17, 7-38.


=== Politica ===
=== Politica ===
Riga 113: Riga 145:
* Noam Chomsky e Edward Herman, ''After the Cataclysm: Postwar Indochina and the Reconstruction of Imperial Ideology'', 1979.
* Noam Chomsky e Edward Herman, ''After the Cataclysm: Postwar Indochina and the Reconstruction of Imperial Ideology'', 1979.
* ''Language and Responsibility'', 1979.
* ''Language and Responsibility'', 1979.
* Noam Chomsky e Edward Herman, ''The Washington Connection and Third World Fascism'', 1979.
* ''The Washington Connection and Third World Fascism'' (con Edward Herman), 1979.
* ''Radical Priorities'', 1981.
* ''Radical Priorities'', 1981.
* ''Superpowers in collision: the cold war now'', 1982.
* ''Superpowers in collision: the cold war now'', 1982.
Riga 126: Riga 158:
* ''The Culture of Terrorism'', 1988.
* ''The Culture of Terrorism'', 1988.
* ''Language and Politics'', 1988.
* ''Language and Politics'', 1988.
* Edward Herman e Noam Chomsky, ''Manufacturing Consent. The Political Economy of the Mass Media'', New York: Pantheon Books, 1988.
* ''Manufacturing Consent. The Political Economy of the Mass Media'' (con Edward Herman), New York, Pantheon Books, 1988.
* ''Terrorizing the Neighborhood'', 1991.
* ''Terrorizing the Neighborhood'', 1991.
* ''What Uncle Sam Really Wants'', 1992.  
* ''What Uncle Sam Really Wants'', 1992.  
Riga 148: Riga 180:
* ''Profit over People'', 1999.
* ''Profit over People'', 1999.
* ''The Fateful Triangle'', 1999.
* ''The Fateful Triangle'', 1999.
* ''Rogue States. The Rule of Force in World Affairs'', Cambridge (MA): South End Press, 2000.
* ''Rogue States. The Rule of Force in World Affairs'', Cambridge (MA), South End Press, 2000.
* ''Propaganda and the Public Mind'', 2001.
* ''Propaganda and the Public Mind'', 2001.
* ''9-11'', New York: Seven Stories Press, 2001.
* ''9-11'', New York: Seven Stories Press, 2001.
* ''Understanding Power: The Indispensable Chomsky'', 2002.
* ''Understanding Power: The Indispensable Chomsky'', 2002.
* ''Media control'', 2002.
* ''Media control'', 2002.
* ''Power and Terror. Post-9/11 Talks and Interviews'', New York: Seven Stories Press, 2003.
* ''Power and Terror. Post-9/11 Talks and Interviews'', New York, Seven Stories Press, 2003.
* ''Deux heures de lucidité'', Éditions des arènes, 2001.
* ''Deux heures de lucidité'', Éditions des arènes, 2001.
* ''Hegemony or Survival: America's Quest for Global Dominance'', New York: Metropolitan Books, [[2003]].
* ''Hegemony or Survival: America's Quest for Global Dominance'', New York, Metropolitan Books, 2003.
* ''Deep Concerns'', 2003.
* ''Deep Concerns'', 2003.
* ''Chomsky on Anarchism'', 2005.
* ''Chomsky on Anarchism'', 2005.
Riga 161: Riga 193:
* ''Imperial Ambitions - Conversations on the Post-9/11 World'', 2005.
* ''Imperial Ambitions - Conversations on the Post-9/11 World'', 2005.
* ''Failed States: The Abuse of Power and the Assault on Democracy'', 2006.
* ''Failed States: The Abuse of Power and the Assault on Democracy'', 2006.
* Noam Chomsky e [[Gilbert Achcar]], ''Perilous Power. The Middle East and U.S. Foreign Policy. Dialogues on Terror, Democracy, War, and Justice'', Boulder (CO): Paradigm, 2006.
* ''Perilous Power. The Middle East and U.S. Foreign Policy. Dialogues on Terror, Democracy, War, and Justice'' (con Gilbert Achcar), Boulder (CO), Paradigm, 2006.


=== Biografie ===
=== Biografie ===
* Robert Barsky, ''Noam Chomsky: A Life of Dissent'', Cambridge (MA), The MIT Press, 1997.
* Wolfgang B. Sperlich, ''Noam Chomsky'', London: Reaktion Books, 2006.


* Robert Barsky, ''Noam Chomsky: A Life of Dissent'', Cambridge (MA): The MIT Press, [[1997]]
=== Opere in taliano ===
* Wolfgang B. Sperlich, ''Noam Chomsky'', London: Reaktion Books, 2006
* ''Linguistica Cartesiana. Un capitolo nella storia del pensiero razionalista'', 1966 (''Cartesian Linguistics'', New York, Harper and Row, 1965).
* ''Cosa fanno le teste d'uovo'', Bari, De Donato, 1967.
* ''Cinque anni di galera'', Bari, De Donato, 1968.
* ''Alcune costanti della teoria linguistica'', in ''I problemi attuali della linguistica'', Milano, Bompiani, 1968.
* ''Il Vietnam in America'' (con Gabriel Kolko), Roma, Editori Riuniti, 1969.
* ''I nuovi mandarini. Gli intellettuali e il potere in America'', Torino, Einaudi, 1969.
* ''Saggi linguistici'':
:I, ''L'analisi formale del linguaggio'', Torino, Boringhieri, 1969.
:II, ''La grammatica generativa trasformazionale'', Torino, Boringhieri, 1970.
:III, ''Filosofia del linguaggio. Ricerche teoriche e storiche'', Torino, Boringhieri, 1969.
* ''[http://anarcopedia.altervista.org/NC_sintassi.pdf Le strutture della sintassi]'', Bari, Laterza, 1970.
* ''La guerra americana in Asia. Saggi sull'Indocina'', Torino, Einaudi, 1972.
* ''[http://anarcopedia.altervista.org/NC_conoscenza.pdf Conoscenza e libertà]'', Torino, Einaudi, 1973.
* ''Problemi di teoria linguistica'', Torino, Boringhieri, 1975.
* ''La grammatica trasformazionale. Scritti espositivi'', Torino, Boringhieri, 1975.
* ''Bagno di sangue'' (con Edward S. Herman), Milano, Il formichiere, 1975.
* ''Psicologia e ideologia'', in ''Crimini di pace. Ricerche sugli intellettuali e sui tecnici come addetti all'oppressione'', Torino, Einaudi, 1975.
* ''Riflessioni sul Medio Oriente'', Torino, Einaudi, 1976.
* ''Contributi recenti alla teoria delle idee innate'', in ''Trattato di patologia dell'apprendimento'', I, ''Sviluppo del fanciullo e difficoltà d'apprendimento'', Roma, A. Armando, 1976.
* ''Per ragioni di Stato. Ideologie coercitive e forze rivoluzionarie'', Torino, Einaudi, 1977.
* ''Saggi di fonologia'', Torino, Boringhieri, 1977.
* ''Forma e interpretazione'', Milano, Il Saggiatore, 1977.
* ''Intervista su linguaggio e ideologia'' (a cura di Mitsou Ronat), Roma-Bari, Laterza, 1977.
* ''Verso la terza guerra mondiale?'' (con Jean Pierre Vigier), Milano, Mazzotta, 1978.
* ''Le strutture della dominazione'' (con altri), Milano, La salamandra, 1979.
* ''Fra massacri e media. Dibattito su stampa e intellettuali'' (con Régis Debray), Brescia, Shakespeare & Company, 1980.
* ''Riflessioni sul linguaggio'', Torino, Einaudi, 1981.
* ''Regole e rappresentazioni'', Milano, Il Saggiatore, 1981.
* ''Bibliografia. 1949-1981'', Padova, CLESP, 1983.
* ''La quinta libertà'', Milano, Elèuthera, 1987.
* ''La quinta libertà. Ideologia e potere. La politica statunitense in America centrale'', Rimini, Il cerchio, 1989.
* ''La conoscenza del linguaggio. Natura, origine e uso'', Milano, Il saggiatore, 1989.
* ''Linguaggio e problemi della conoscenza'', Bologna, Il mulino, 1991.
* ''Controllo dei mass media. Le spettacolari conquiste della propaganda'', Milano, Società editrice Barbarossa, 1991.
* ''[http://www.dicoseunpo.it/E-BOOK_files/Chomsky%20ANNO%20501.pdf Anno 501, la conquista continua. L'epopea dell'imperialismo dal genocidio coloniale ai giorni nostri]'', Roma, Gamberetti Editrice, 1993.
* ''Alla corte di re Artù. Il mito Kennedy'', Milano, Elèuthera, 1994.
* ''Giustizia e natura umana. Conversazione di Eindhoven'' (con Michel Foucault), Palermo-Roma, ILA Palma-Edizioni associate, 1994.
* ''Democrazia agli ostacoli'', Firenze, Shakespeare and Company, 1994.
* ''Il potere dei media. Con il saggio Fascismo strisciante'', Firenze, Vallecchi, 1994.
*''Il club dei ricchi. Interviste ed interventi sul mondo unipolare e lo svuotamento delle istituzioni democratiche'' (a cura di David Barsamian), Gamberetti Editrice, 1995.
*''[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/ziosam_00.html I cortili dello Zio Sam. Gli obiettivi della politica estera americana dal Vecchio al Nuovo Ordine Mondiale]'' (a cura di David Barsamian), Roma, Gamberetti Editrice, 1996.
* ''Il potere. Natura umana e ordine sociale'', Editori Riuniti, 1997.
* ''Il caso Faurisson e il revisionismo olocaustico'', (con Robert Faurisson e Serge Thion), Genova, Graphos, 1997.
* ''Il potere. Natura umana e ordine sociale'', Roma, Editori Riuniti, 1997.
* ''La società globale. Educazione, mercato, democrazia'' (con Heinz Dieterich), Celleno, La piccola editrice, 1997.
* ''Linguaggio e libertà'', Milano, Tropea, 1998.
* ''[http://anarcopedia.altervista.org/Chomsky_La_fabbrica.pdf La fabbrica del consenso]'' (con Edward S. Herman), Milano, Marco Tropea Editore, 1998.
* ''Linguaggio e politica'', Roma, Di Renzo Editore, 1998, 2002, 2014.
* ''Sulla nostra pelle; mercato globale o movimento globale?'', Marco Tropea Editore, 1999.
* ''La società globale'', in ''Globalizzazione, esclusione e democrazia in America latina'', Calvagese della Riviera-Celleno, Fondazione G. Piccini-La piccola editrice, 1999.
* ''Spiegare l'uso del linguaggio'', in ''Mente e linguaggio. Antologia'' (a cura di Alfredo Paternoster), Milano, Guerini studio, 1999.
* ''Il nuovo umanitarismo militare. Lezioni dal Kosovo'' (traduzione di Sabrina Fusari), Trieste, Asterios Editore, 2000.
* ''Atti di aggressione e di controllo'', Milano, Marco Tropea Editore, 2000.
* ''Su natura e linguaggio. Con un saggio su Il clero secolare e i pericoli della democrazia'', Siena, Edizioni dell'Università degli Studi di Siena, 2001.
*''Egemonia americana e «stati fuorilegge»'' (prefazione di Salvo Vaccaro), Bari, Edizioni Dedalo, 2001.
*''[https://isilenti.files.wordpress.com/2008/07/capire_il_potere.pdf Capire il potere]'' (a cura di Peter R. Mitchel e John Schoeffel), Marco Tropea Editore, 2002.
* ''Il conflitto Israele-Palestina e altri scritti'', Roma, Datanews, 2002.
* ''Terrore infinito. La questione palestinese dalla guerra del Golfo all'intifada'', Bari, Dedalo, 2002.
*''Illusioni necessarie. Mass media e democrazia'' (traduzione di Roberto Ambrosoli), Elèuthera, 2003.
*''I nuovi mandarini'', Nuove Edizioni Tascabili, 2003.
* ''Dal Vietnam all'Iraq. Colloqui con Patricia Lombroso'', Roma, Manifestolibri, 2003.
* ''Due ore di lucidità. Conversazioni con Noam Chomsky. Siena, 22 novembre 1999 (complementi Parigi-Boston per e-mail)'' (con Denis Robert e Weronika Zarachowicz), Milano, Baldini & Castoldi, 2003.
* ''Dopo l'11 settembre. Potere e terrore'', Milano, Tropea, 2003.
* ''La diseducazione. Americanismo e politiche globali'', Roma, Armando, 2003.
* ''Anarchia e libertà. Scritti e interviste'', Roma, Datanews, 2003, 2006.
* ''Lezioni di potere. Scritti e interviste su guerra preventiva e impero'', Roma, Datanews, 2003.
* ''Riconoscere i diritti: un percorso accidentato'', in ''La debolezza del più forte. Globalizzazione e diritti umani'', Milano, Oscar Mondadori, 2004.
* ''Pirati e imperatori'', Milano, Tropea, 2004.
* ''Democrazia ed istruzione'', Roma, EDUP, 2004, 2005.
* ''Il golpe silenzioso. Segreti, bugie, crimini e democrazia'' (a cura di David Barsamian), Casale Monferrato, Piemme, 2004.
* ''Il bene comune'', Casale Monferrato, Piemme, 2004.
* ''Una nuova generazione volta pagina'', Firenze, Multimage, 2004.
* ''Presidente Bush'', Milano, Rizzoli, 2004.
*''Egemonia o sopravvivenza. I rischi del dominio globale americano'', Marco Tropea Editore, 2005.
* ''La democrazia del grande fratello'', Casale Monferrato, Piemme, 2005.
* ''Della natura umana. Invariante biologico e potere politico'' (con Michel Foucault), Roma, DeriveApprodi, 2005.
* ''Democrazie e impero. Interviste su USA, Europa, Medio Oriente, America Latina'', Roma, Datanews, 2005.
* ''Global empire. Interviste su globalizzazione, dominio petrolifero, libertà'', Roma, Datanews, 2005.
* ''Nuovi orizzonti nello studio del linguaggio e della mente. Linguistica, epistemologia e filosofia del linguaggio'', Milano, Il saggiatore, 2005.
* ''L'economia politica dei diritti umani'':
:I, ''La Washington connection e il fascismo nel Terzo mondo'' (con Edward S. Herman), Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2005.
:II, ''Dopo il cataclisma. L'Indocina del dopoguerra e la ricostruzione dell'ideologia imperiale'' (con Edward S. Herman), Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2006.
* ''America: il nuovo tiranno. Conversazione con David Barsamian'', Milano, Rizzoli, 2006.
* ''Guerra e propaganda. La verità della guerra e la verità dei grandi media. Interviste'', Roma, Datanews, 2006.
* ''Le illusioni del Medioriente. Dentro la fabbrica dell'ipocrisia'', Casale Monferrato, Piemme, 2006.
* ''Riflessioni sull'orlo dell'Apocalisse. Contemplando il futuro con Noam Chomsky, Bruce Sterling, Deepak Chopra e altri'', Milano, Oscar Mondadori, 2006.
* ''Potere pericoloso. Il Medio Oriente e la politica estera degli USA'', (con Gilbert Achcar), Bari, Palomar, 2007.
* ''Stati falliti. Abuso di potere e assalto alla democrazia in America'', Milano, il Saggiatore, 2007.
* ''Anarchismo'', Milano, Tropea, 2008.
* ''Interventi, 2002-2006'', Roma, Fandango, 2008.
* ''Il governo del futuro'', Milano, Tropea, 2009.
* ''America, no we can't. Le speranze deluse e le prospettive della politica Usa'', Roma, Alegre, 2010.
* ''Il linguaggio e la mente'', Torino, Bollati Boringhieri, 2010.
* ''Ultima fermata Gaza. Dove ci porta la guerra di Israele contro i Palestinesi'' (con Ilan Pappé), Milano, Ponte alle Grazie, 2010.
* ''11 settembre'', Milano, Tropea, 2001; ''11 settembre dieci anni dopo'', Milano, Il Saggiatore, 2011.
* ''L'America è finita? Il mondo che lasciamo e il compito che ci attende'', Trieste, Asterios, 2012.
* ''Siamo il 99%'', Roma, Nottetempo, 2012.
* ''La natura umana. Giustizia contro potere'' (con Michel Foucault), Roma, Castelvecchi, 2013.
* ''Sistemi di potere. Conversazioni sulle nuove sfide globali'', Milano, Ponte alle Grazie, 2013.
* ''Media e potere'', Lecce, Bepress, 2014.
* ''I padroni dell'umanità. Saggi politici (1970-2013)'', Milano, Ponte alle Grazie, 2014.
* ''[https://mega.nz/file/AR4ByB7D#krL6lubisaqHutNzEmE-j5tuZYu0rKLHr7MxCOxTFD4 Anarchia. Idee per l'umanità liberata. Saggi, conferenze, interviste]'', Milano, Ponte alle Grazie, 2015.
* ''La scienza del linguaggio. Interviste con James McGilvray'', Milano, Il saggiatore, 2015.
* ''Palestina e Israele. Che fare?'' (con Ilan Pappé), Roma, Fazi, 2015.
* ''La pratica della libertà e i suoi limiti'' (con altri, a cura di Luciano Lanza), Milano, Mimesis, 2015.
* ''Terrorismo occidentale. Da Hiroshima ai droni'' (con Andre Vltchek), Milano, Ponte alle Grazie, 2015.
* ''Perché solo noi. Linguaggio ed evoluzione'' (con Robert C. Berwick), Torino, Bollati Boringhieri, 2016.
* ''Chi sono i padroni del mondo'', Milano, Ponte alle Grazie, 2016, 2018.
* ''L'America di Trump'' (interviste di C. J. Polychroniou), Milano, Ponte alle Grazie, 2016.
* ''Tre lezioni sull'uomo. Linguaggio, conoscenza, bene comune'', Milano, Ponte delle Grazie, 2017.
* ''Venti di protesta'' (con David Barsamian), Milano, Ponte delle Grazie, 2018, 2021.
* ''Le dieci leggi del potere'' (a cura di P. Hutchison, K. Nyks e J. P. Scott), Milano, Ponte delle Grazie, 2017, 2018.
* ''Ottimismo (malgrado tutto)'' (con C. J. Polychroniou), Milano, Ponte delle Grazie, 2018.
* ''La responsabilità degli intellettuali'', Milano, Ponte delle Grazie, 2019.
* ''La ragione contro il potere'' (con Jean Bricmont), Milano, Ponte delle Grazie, 2019.
* ''Minuti contati'' (con Robert Pollin, a cura di C. J. Polychroniou), Milano, Ponte delle Grazie, 2020.
* ''Lotta o declino'' (con Emran Feroz), Milano, Ponte delle Grazie, 2021.
* ''Precipizio'' (a cura di C. J. Polychroniou), Milano, Ponte delle Grazie, 2021.
* ''Perché l'Ucraina'' (interviste di C. J. Polychroniou e Valentina Nicolì, a cura di Valentina Nicolì), Milano, Ponte delle Grazie, 2022.


===Opere in taliano ===
=== Raccolta Video ===
*''La guerra americana in Asia''.
*'''Dibattito tra Chomsky e [[Michel Foucault|Foucault]]'''
*''Per ragioni di stato'', Einaudi, 1977
**Estratto con sottotitoli: [http://it.youtube.com/watch?v=8dgtXCTmAoI&feature=related (parte I)], [http://it.youtube.com/watch?v=nhr6cNHyHfE (parte II)]
*''La quinta libertà '', Elèuthera, 1987
**[https://www.youtube.com/watch?v=7TUD4gfvtDY Completo senza sottotitoli]
*''[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/501_index.html Anno 501, la conquista continua; L'epopea dell'imperialismo dal genocidio coloniale ai giorni nostri]'' (prefazione di Lucio Manisco), Gamberetti Editrice, 1993
**[https://www.youtube.com/watch?v=3wfNl2L0Gf8 Completo con sottotitoli]
*''Il potere dei media'', Vallecchi editore, 1994
*''Alla corte di Re Artù; il mito Kennedy'', Eleuthera, 1994
*''Il club dei ricchi; interviste ed interventi sul mondo unipolare e lo svuotamento delle istituzioni democratiche'' (a cura di David Barsamian), Gamberetti Editrice, 1995
*''[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/ziosam_00.html I cortili dello Zio Sam; gli obiettivi della politica estera americana dal Vecchio al Nuovo Ordine Mondiale]'' (a cura di David Barsamian), Gamberetti Editrice, 1996
*''Il potere; natura umana e ordine sociale'', Editori Riuniti, 1997
*''La fabbrica del consenso'' (con Edward S. Herman), Marco Tropea Editore, 1998
*''Linguaggio e politica'', Di Renzo Editore, 1998;
*''La società globale; educazione, mercato, democrazia'' (con Heinz Dieterich), La Piccola editrice, 1999
*''Sulla nostra pelle; mercato globale o movimento globale?'', Marco Tropea Editore, 1999
*''Il nuovo umanitarismo militare. Lezioni dal Kosovo'', traduzione di Sabrina Fusari, Asterios Editore, 2000
*''Atti di aggressione e di controllo'', Marco Tropea Editore
*''Egemonia americana e «stati fuorilegge»'' (prefazione di [[Salvo Vaccaro]]), Edizioni Dedalo, 2001
*''[http://www.inventati.org/thinklab/archivio/chomsky/Noam%20Chomski%20-%20Capire%20Il%20Potere%20(Ita%20Libro).pdf Capire il potere]'', a cura di Peter R. Mitchel e John Schoeffel, Marco Tropea Editore, 2002
*''Riflessioni sul mondo dopo l'11 settembre'', Roma, Di Renzo Editore, 2002
*''I nuovi mandarini'', Nuove Edizioni Tascabili, 2003
*''Due ore di lucidità '', Baldini e Castoldi, 2003
*''Illusioni necessarie. Mass media e democrazia'' (traduzione di Roberto Ambrosoli), Elèuthera, 2003
*''Il golpe silenzioso'' (a cura di David Barsamian), PIEMME, 2004
*''Egemonia o sopravvivenza. I rischi del dominio globale americano'', Marco Tropea Editore, 2005


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
Riga 199: Riga 332:
*[http://www.chomsky.info/ Noam Chomsky.info (in inglese)]
*[http://www.chomsky.info/ Noam Chomsky.info (in inglese)]
*[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/ Archivio Chomsky (in italiano)] (contiene articoli, scritti e testi scaricabili di Chomsky)
*[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/ Archivio Chomsky (in italiano)] (contiene articoli, scritti e testi scaricabili di Chomsky)
*Dibattito tra Chomsky e Foucault: [http://it.youtube.com/watch?v=8dgtXCTmAoI&feature=related I parte], [http://it.youtube.com/watch?v=nhr6cNHyHfE II parte]


[[Categoria:Anarchici|Chomsky, Noam]]
[[Categoria:Anarchici|Chomsky, Noam]]
[[Categoria:Anarchici statunitensi|Chomsky, Noam]]
[[Categoria:Anarchici statunitensi|Chomsky, Noam]]
[[Categoria:Scrittori|Chomsky, Noam]]
[[Categoria:Scrittori|Chomsky, Noam]]
[[Categoria:Scienziati|Chomsky, Noam]]
64 364

contributi