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== La vita == | == La vita == | ||
'''Nikolaj Gavrilovič Černyševskij''' nacque il [[24 luglio]] [[1828]] a Saratov, una cittadina povera e culturalmente arretrata. Il padre era un sacerdote del clero ortodosso e trasmise unitamente a sua moglie, anch'essa molto dotta, molti interessi al figlio. | '''Nikolaj Gavrilovič Černyševskij''' nacque il [[24 luglio]] [[1828]] a Saratov, una cittadina povera e culturalmente arretrata. Il padre era un sacerdote del clero ortodosso e trasmise unitamente a sua moglie, anch'essa molto dotta, molti interessi al figlio. | ||
Nel [[1848]] frequentò l'università di san Pietroburgo, insegnò successivamente nella sua città natale. Dopo essersi sposato si trasferì a san Pietroburgo, dove diresse la celebre rivista «Sovremennik» (Il Contemporaneo), per cui egli scrisse numerosi saggi di critica letteraria, [[filosofia]] e politica. Il mutato clima politico di relativa tolleranza sorto in [[Russia]] negli anni sessanta dopo l'avvento di Alessandro II fece sì che egli fosse uno dei molti arrestati dopo la riforma zarista del [[1861]] della liberazione dei servi. Dopo venti anni di esilio in Siberia | Nel [[1848]] frequentò l'università di san Pietroburgo, insegnò successivamente nella sua città natale. Dopo essersi sposato si trasferì a san Pietroburgo, dove diresse la celebre rivista «Sovremennik» (Il Contemporaneo), per cui egli scrisse numerosi saggi di critica letteraria, [[filosofia]] e politica. Il mutato clima politico di relativa tolleranza sorto in [[Russia]] negli anni sessanta dopo l'avvento di Alessandro II fece sì che egli fosse uno dei molti arrestati dopo la riforma zarista del [[1861]] della liberazione dei servi. Dopo venti anni di esilio in Siberia Černyševskij fu liberato e passò i suoi ultimi anni di vita nella sua cittadina natale, dove egli si spense nel [[1889]]. | ||
== | == Černyševskij. Una grande figura del populismo russo. == | ||
Se [[Aleksandr Herzen]] e [[Michail Bakunin]] furono i pensatori russi maggiormente conosciuti in Occidente nei loro rispettivi tempi, nella Russia zarista, fu il pensiero e l'attività politica di Nikolaj Gavrilovič Černyševskij ad offrire le maggiori opportunità di riflessione al nascente [[socialismo|pensiero socialista]] e soprattutto anche le maggiori indicazioni politiche dotate di una loro peculiarità per cui esso si distinse in modo notevole ed originale rispetto al filone occidentale senza scadere in particolarismi provinciali o in aberrazioni nazionalistiche panrusse. | Se [[Aleksandr Herzen]] e [[Michail Bakunin]] furono i pensatori russi maggiormente conosciuti in Occidente nei loro rispettivi tempi, nella Russia zarista, fu il pensiero e l'attività politica di Nikolaj Gavrilovič Černyševskij ad offrire le maggiori opportunità di riflessione al nascente [[socialismo|pensiero socialista]] e soprattutto anche le maggiori indicazioni politiche dotate di una loro peculiarità per cui esso si distinse in modo notevole ed originale rispetto al filone occidentale senza scadere in particolarismi provinciali o in aberrazioni nazionalistiche panrusse. | ||
Nel vasto impero zarista, il primo impulso ad una rigenerazione etico politica provenne in modo risoluto e relativamente originale dal [[movimento decabrista]], un vero e proprio tentativo di colpo di stato da parte di una fazione delle forze militari di orientamento ideologico liberaldemocratico e sociale nobiliare, per la realizzazione di un programma di democratizzazione dall'alto dell'intera vita amministrativa, politica e sociale russa, il quale pur fallendo e essendo duramente [[repressione|represso]] e perseguitato sino all'annientamento, costituì nei tempi lunghi un punto di riferimento ideale per quanti nei decenni successivi vollero impegnarsi sia a riflettere sulla situazione russa sia sulle modalità pratiche da adottare per giungere alla realizzazione di un movimento di emancipazione nazionale in cui il popolo avesse un posto preminente. | Nel vasto impero zarista, il primo impulso ad una rigenerazione etico politica provenne in modo risoluto e relativamente originale dal [[movimento decabrista]], un vero e proprio tentativo di colpo di stato da parte di una fazione delle forze militari di orientamento ideologico liberaldemocratico e sociale nobiliare, per la realizzazione di un programma di democratizzazione dall'alto dell'intera vita amministrativa, politica e sociale russa, il quale pur fallendo e essendo duramente [[repressione|represso]] e perseguitato sino all'annientamento, costituì nei tempi lunghi un punto di riferimento ideale per quanti nei decenni successivi vollero impegnarsi sia a riflettere sulla situazione russa sia sulle modalità pratiche da adottare per giungere alla realizzazione di un movimento di emancipazione nazionale in cui il popolo avesse un posto preminente. | ||
== Opere di | == Opere di Černyševskij in italiano == | ||
* | *Černyševskij, ''Che fare?'', Editori Riuniti, Roma, 1977, (2 voll. 293+570); edizione filologicamente corretta condotta sull'edizione di Leningrado del 1975 curata da T. I. Ornatskaja e S. A. Rejser. | ||
* | *Černyševskij, ''Che fare?'', Edizioni Studio Tesi, 1990, riedizione identica della casa editrice Editori Riuniti a cura delle stesso curatore e traduttore Ignazio Ambrogio. | ||
* | *Černyševskij, ''Scritti politico-filosofici'', Pacini Fazzi, Lucca, 2001, traduzione, introduzione e note a cura di Marco Natalizi. | ||
* | *Černyševskij, ''Arte e realtà'', Edizioni Rinascita, Roma, 1954. | ||
== Bibliografia di base == | == Bibliografia di base == | ||
*Ignazio Ambrogio, ''Il "fare" di | *Ignazio Ambrogio, ''Il "fare" di Černyševskij'', prefazione di ''Che fare?'' di Černyševskij, Editori Riuniti, Roma, 1977, (pp. 7-49). | ||
*''Gli albori del socialismo in Russia'', in: G.D.H. Cole, ''Storia del pensiero socialista, vol.II: Marxismo e anarchismo'', Laterza, Bari, 1967 (pp. 54-60). | *''Gli albori del socialismo in Russia'', in: G.D.H. Cole, ''Storia del pensiero socialista, vol.II: Marxismo e anarchismo'', Laterza, Bari, 1967 (pp. 54-60). | ||
*Franco Venturi, ''Il populismo russo'', Einaudi, Torino, 1972, (Cernyscevski al capitolo 5°, pp. 237-339). | *Franco Venturi, ''Il populismo russo'', Einaudi, Torino, 1972, (Cernyscevski al capitolo 5°, pp. 237-339). |