Nikolaj Andreevič Išutin: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==


Figlio di un commerciante, rimase orfano a due anni e fu allevato a Kostroma dallo zio materno. Studiò al ginnasio e poi a Mosca per poter frequentare l'università grazie al cui ambiente poté conoscere e aderire all'organizzazione [[Zemlja i Volja]] («Terra e Libertà»), una società segreta fondata nel [[1865]] e che secondo le indicazioni fornite da [[Nikolaj Gavrilovič Černyševskij]] nella sua celebre opera ''Che fare?'', si dedicava a creare delle cooperative di lavoro e a vivere come il popolo. per questo motivo, a A Mosca fu aperta una cooperativa di legatoria e una di sartoria. Išutin e Malikov, un membro di [[Zemlja i Volja]], cercarono di coinvolgere degli operai di una vetreria di Zisdrinsk, nella provincia di Kaluga, nel progetto di una cooperativa. Malikov finì per essere arrestato e confinato. Il tentativo di creare a Mosca una cassa operaia di mutuo soccorso fallì; si riuscì invece a fondare una piccola [[scuola]] per ragazzi, con lo scopo di farne dei rivoluzionari.  
Figlio di un commerciante, rimase orfano a due anni e fu allevato a Kostroma dallo zio materno. Studiò al ginnasio e poi a Mosca per poter frequentare l'università grazie al cui ambiente poté conoscere e aderire all'organizzazione [[Zemlja i Volja]] («Terra e Libertà»), una società segreta fondata nel [[1865]] e che secondo le indicazioni fornite da [[Nikolaj Gavrilovič Černyševskij]] nella sua celebre opera ''Che fare?'', si dedicava a creare delle cooperative di lavoro e a vivere come il popolo. per questo motivo, a A Mosca fu aperta una cooperativa di legatoria e una di sartoria. Išutin e Malikov, un membro di [[Zemlja i Volja]], cercarono di coinvolgere degli operai di una vetreria di Zisdrinsk, nella provincia di Kaluga, nel progetto di una cooperativa. Malikov finì per essere arrestato e confinato. Il tentativo di creare a Mosca una cassa operaia di mutuo soccorso fallì; si riuscì invece a fondare una piccola [[scuola]] per ragazzi, con lo scopo di farne dei rivoluzionari.  


Išutin venne arrestato e confinato nel mese di aprile del [[1866]] in seguito al tentativo di assassinare lo zar Alessandro II da parte di suo cugino [[Dmitri Karakozov]]. Condotto al patibolo, gli occhi bendati e la testa in un sacco bianco, attese una decina di minuti che si aprisse la botola davanti ad una folla. All'improvviso giunse un messaggero con una lettera dello zar che gli concedeva la grazia. Išutin venne condotto in un primo tempo alla fortezza di Chlisselburg in isolamento e poi deportato in Siberia dove morì oramai sprofondato nella pazzia il [[17 gennaio]] [[1879]].
Išutin venne arrestato e confinato nel mese di aprile del [[1866]] in seguito al tentativo di assassinare lo zar Alessandro II da parte di suo cugino [[Dmitri Karakozov]]. Condotto al patibolo, gli occhi bendati e la testa in un sacco bianco, attese una decina di minuti che si aprisse la botola davanti ad una folla. All'improvviso giunse un messaggero con una lettera dello zar che gli concedeva la grazia. Išutin venne condotto in un primo tempo alla fortezza di Chlisselburg in isolamento e poi deportato in Siberia dove morì oramai sprofondato nella pazzia il [[17 gennaio]] [[1879]].
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