Nikolaj Aleksandrovic Serno-Solov'evic: differenze tra le versioni

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Nikolaj Aleksandrovič Serno-Solov'evič cominciò a frequentare intorno al [[1855]], con il fratello Aleksandr, il circolo radicale e socialista che si riuniva nella casa di Marija Trubnikova, figlia di un decabrista esiliato in Siberia, dove si leggevano Heine, Herzen, Lassalle, [[Proudhon]] e [[Saint-Simon]]. Entrato nell'amministrazione dello [[Stato]], ebbe modo di poter osservare la gestazione delle riforme che approderanno, nel marzo del [[1861]], nel decreto della liberazione dei servi della gleba.
Nikolaj Aleksandrovič Serno-Solov'evič cominciò a frequentare intorno al [[1855]], con il fratello Aleksandr, il circolo radicale e socialista che si riuniva nella casa di Marija Trubnikova, figlia di un decabrista esiliato in Siberia, dove si leggevano Heine, Herzen, Lassalle, [[Proudhon]] e [[Saint-Simon]]. Entrato nell'amministrazione dello [[Stato]], ebbe modo di poter osservare la gestazione delle riforme che approderanno, nel marzo del [[1861]], nel decreto della liberazione dei servi della gleba.


Alla fine del [[1858]] Serno-Solov'evič assunse a Kaluga, presso Mosca, l'incarico di segretario del locale comitato per la soluzione dei problemi contadini. Assistette ai conflitti tra nobiltà e burocrazia, all'inerzia e al disordine delle commissioni che ponevano ostacoli di ogni genere, esperienza che gli fece infine capire come nessuna riforma fosse possibile.
Alla fine del [[1858]] Serno-Solov'evič assunse a Kaluga, presso Mosca, l'incarico di segretario del locale comitato per la soluzione dei problemi contadini. Assistette ai conflitti tra nobiltà e burocrazia, all'inerzia e al disordine delle commissioni che ponevano ostacoli di ogni genere, esperienza che gli fece infine capire come nessuna riforma fosse possibile.


Decise perciò di lasciare l'impiego nell'amministrazione e di viaggiare all'estero per acquisire esperienza e conoscenze. Si dedicò anche all'approfondimento degli scritti di [[Nikolaj Gavrilovič Černyševskij]] e ai problemi dell'[[economia]] politica e finanziaria, e a Londra, dove giunse nei primi mesi del [[1860]], divenne assiduo di [[Herzen]] e di Ogarëv. A loro era unito dalla comune idea che nella crescita dell'[[obščina|obščina]], cioè delle terre comunitarie lavorate dai contadini, ottenuta con forti agevolazioni fiscali, fosse il futuro della [[Russia]].
Decise perciò di lasciare l'impiego nell'amministrazione e di viaggiare all'estero per acquisire esperienza e conoscenze. Si dedicò anche all'approfondimento degli scritti di [[Nikolaj Gavrilovič Černyševskij]] e ai problemi dell'[[economia]] politica e finanziaria, e a Londra, dove giunse nei primi mesi del [[1860]], divenne assiduo di [[Herzen]] e di Ogarëv. A loro era unito dalla comune idea che nella crescita dell'[[obščina|obščina]], cioè delle terre comunitarie lavorate dai contadini, ottenuta con forti agevolazioni fiscali, fosse il futuro della [[Russia]].


Rimase profondamente deluso dalle riforme governative approvate nel [[1861]], convincendosi che come era anche per l'Europa dai governi non potesse venire niente di buono, e occorressero invece iniziative popolari. La riforma approvata in [[Russia]] era un inganno in quanto le corvée e tutti i gravami feudali erano rimasti e il contadino se voleva della terra e la propria izba doveva pagarla con i propri soldi.
Rimase profondamente deluso dalle riforme governative approvate nel [[1861]], convincendosi che come era anche per l'Europa dai governi non potesse venire niente di buono, e occorressero invece iniziative popolari. La riforma approvata in [[Russia]] era un inganno in quanto le corvée e tutti i gravami feudali erano rimasti e il contadino se voleva della terra e la propria izba doveva pagarla con i propri soldi.
Serno-Solov'evič e Ogarëv approntarono il programma della società rivoluzionaria clandestina cui Herzen, diede il nome di “[[Zemlja i Volja]]”, («Terra e Libertà»). Secondo esso i contadini divevano essere liberati e proprietari in comune, senza riscatto, della terra dell'[[obščina|obščina]], e la comunità si sarebbe amministrata autonomamente attraverso suoi rappresentanti eletti e avrebbe continuato a pagare le imposte. Lo [[Stato]], e non i contadini, avrebbe dovuto compensare i nobili delle terre loro sottratte. Per realizzare un tale programma era indispensabile fare governare la nazione da deputati eletti dal popolo.
Serno-Solov'evič e Ogarëv approntarono il programma della società rivoluzionaria clandestina cui Herzen, diede il nome di “[[Zemlja i Volja]]”, («Terra e Libertà»). Secondo esso i contadini divevano essere liberati e proprietari in comune, senza riscatto, della terra dell'[[obščina|obščina]], e la comunità si sarebbe amministrata autonomamente attraverso suoi rappresentanti eletti e avrebbe continuato a pagare le imposte. Lo [[Stato]], e non i contadini, avrebbe dovuto compensare i nobili delle terre loro sottratte. Per realizzare un tale programma era indispensabile fare governare la nazione da deputati eletti dal popolo.


Quando Serno-Solov'evič tornò in [[Russia]], alla fine del [[1861]], il manifesto era stato stampato e diffuso, e circoli di [[Zemlja i Volja]] erano stati creati nelle principali città dell'impero russo e anche in molti centri minori. Egli aprì nel centro di Pietroburgo una libreria con biblioteca circolante per tenervi un luogo di riunione e diffondere libri politici, e promosse la fondazione, nel mese di febbraio del [[1862]], della rivista ''Vek'' («Il secolo»), che uscì fino al [[29 aprile]].
Quando Serno-Solov'evič tornò in [[Russia]], alla fine del [[1861]], il manifesto era stato stampato e diffuso, e circoli di [[Zemlja i Volja]] erano stati creati nelle principali città dell'impero russo e anche in molti centri minori. Egli aprì nel centro di Pietroburgo una libreria con biblioteca circolante per tenervi un luogo di riunione e diffondere libri politici, e promosse la fondazione, nel mese di febbraio del [[1862]], della rivista ''Vek'' («Il secolo»), che uscì fino al [[29 aprile]].


Nel luglio del [[1862]] la [[polizia]] politica zarista arrestò alla frontiera un aderente alla [[Zemlja i Volja]] proveniente da Londra i cui documenti permisero l'arresto di 32 persone, tra i quali [[Nikolaj Gavrilovič Černyševskij]], [[Michael Nalbandjan]] e Serno-Solov'evič, che il [[7 luglio]] fu rinchiuso nella fortezza Pietro e Paolo. Serno-Solov'evič durante la lunga detenzione scrisse molto, tra cui la poesia ''Confessione'':
Nel luglio del [[1862]] la [[polizia]] politica zarista arrestò alla frontiera un aderente alla [[Zemlja i Volja]] proveniente da Londra i cui documenti permisero l'arresto di 32 persone, tra i quali [[Nikolaj Gavrilovič Černyševskij]], [[Michael Nalbandjan]] e Serno-Solov'evič, che il [[7 luglio]] fu rinchiuso nella fortezza Pietro e Paolo. Serno-Solov'evič durante la lunga detenzione scrisse molto, tra cui la poesia ''Confessione'':
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:A te ora appartengo
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:Ecco la mia vita - [...] »
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La fluida situazione politica, resa ancora più incerta dalla rivolta polacca, vedeva la Russia nella sua vecchia funzione di gendarme d'Europa. L'unica via d'uscita, secondo Serno-Solov'evič, sarebbe stata quella di convocare un'assemblea costituente per risolvere i problemi interni e restituire la [[libertà]] alle nazioni non russe, la [[Polonia]], la [[Bielorussia]], l'[[Ucraina]], la [[Finlandia]], i paesi baltici. In economia, mantenendo l'agricoltura collettivizzata, era favorevole a un'industrializzazione ad opera delle società per azioni, al libero scambio, all'intervento dello [[Stato]] nella costruzione di [[scuola|scuole]], nella fornitura del credito, nell'alienazione dei suoi beni e nell'evitare e combattere «i mali del capitalismo».
La fluida situazione politica, resa ancora più incerta dalla rivolta polacca, vedeva la Russia nella sua vecchia funzione di gendarme d'Europa. L'unica via d'uscita, secondo Serno-Solov'evič, sarebbe stata quella di convocare un'assemblea costituente per risolvere i problemi interni e restituire la [[libertà]] alle nazioni non russe, la [[Polonia]], la [[Bielorussia]], l'[[Ucraina]], la [[Finlandia]], i paesi baltici. In economia, mantenendo l'agricoltura collettivizzata, era favorevole a un'industrializzazione ad opera delle società per azioni, al libero scambio, all'intervento dello [[Stato]] nella costruzione di [[scuola|scuole]], nella fornitura del credito, nell'alienazione dei suoi beni e nell'evitare e combattere «i mali del capitalismo».


Nel giugno del [[1864]] si tenne il processo agli ''zemlevolcy'', noto come “processo dei 32”, e il [[10 dicembre]] Serno-Solov'evič fu condannato a dodici anni di lavori forzati e al successivo esilio perpetuo a Irkutsk, in Siberia. Il [[9 aprile]] [[1865]] la pena fu commutata nella deportazione a vita. Durante un tentativo di fuga collegato alla sollevazione di deportati polacchi impegnati nella costruzione di una ferrovia lungo il lago Bajkal, il [[26 febbraio]] [[1866]], Serno-Solov'evič perse la vita in circostanze non chiare.
Nel giugno del [[1864]] si tenne il processo agli ''zemlevolcy'', noto come “processo dei 32”, e il [[10 dicembre]] Serno-Solov'evič fu condannato a dodici anni di lavori forzati e al successivo esilio perpetuo a Irkutsk, in Siberia. Il [[9 aprile]] [[1865]] la pena fu commutata nella deportazione a vita. Durante un tentativo di fuga collegato alla sollevazione di deportati polacchi impegnati nella costruzione di una ferrovia lungo il lago Bajkal, il [[26 febbraio]] [[1866]], Serno-Solov'evič perse la vita in circostanze non chiare.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Volontà del Popolo]]
*[[Volontà del Popolo]]
[[Categoria:Scrittori|Serno-Solov'evič, Nikolaj Aleksandrovič]]
[[Categoria:Scrittori|Serno-Solov'evič, Nikolaj Aleksandrovič]]
[[Categoria:Populismo russo|Serno-Solov'evič, Nikolaj Aleksandrovič]]
[[Categoria:Populismo russo|Serno-Solov'evič, Nikolaj Aleksandrovič]]
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