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Serno-Solov'evič e Ogarëv approntarono il programma della società rivoluzionaria clandestina cui Herzen, diede il nome di “[[Zemlja i Volja]]”, («Terra e Libertà »). Secondo esso i contadini divevano essere liberati e proprietari in comune, senza riscatto, della terra dell'[[obščina|obščina]], e la comunità si sarebbe amministrata autonomamente attraverso suoi rappresentanti eletti e avrebbe continuato a pagare le imposte. Lo [[Stato]], e non i contadini, avrebbe dovuto compensare i nobili delle terre loro sottratte. Per realizzare un tale programma era indispensabile fare governare la nazione da deputati eletti dal popolo. | Serno-Solov'evič e Ogarëv approntarono il programma della società rivoluzionaria clandestina cui Herzen, diede il nome di “[[Zemlja i Volja]]”, («Terra e Libertà »). Secondo esso i contadini divevano essere liberati e proprietari in comune, senza riscatto, della terra dell'[[obščina|obščina]], e la comunità si sarebbe amministrata autonomamente attraverso suoi rappresentanti eletti e avrebbe continuato a pagare le imposte. Lo [[Stato]], e non i contadini, avrebbe dovuto compensare i nobili delle terre loro sottratte. Per realizzare un tale programma era indispensabile fare governare la nazione da deputati eletti dal popolo. | ||
Quando Serno-Solov'evič tornò in [[Russia]], alla fine del [[1861]], il manifesto era stato stampato e diffuso, e circoli di [[Zemlja i Volja]] erano stati creati nelle principali città | Quando Serno-Solov'evič tornò in [[Russia]], alla fine del [[1861]], il manifesto era stato stampato e diffuso, e circoli di [[Zemlja i Volja]] erano stati creati nelle principali città dell'impero russo e anche in molti centri minori. Egli aprì nel centro di Pietroburgo una libreria con biblioteca circolante per tenervi un luogo di riunione e diffondere libri politici, e promosse la fondazione, nel mese di febbraio del [[1862]], della rivista ''Vek'' («Il secolo»), che uscì fino al [[29 aprile]]. | ||
Nel luglio del [[1862]] la [[polizia]] politica zarista arrestò alla frontiera un aderente alla [[Zemlja i Volja]] proveniente da Londra i cui documenti permisero l'arresto di 32 persone, tra i quali [[Nikolaj Gavrilovič Černyševskij]], [[Michael Nalbandjan]] e Serno-Solov'evič, che il [[7 luglio]] fu rinchiuso nella fortezza Pietro e Paolo. Serno-Solov'evič durante la lunga detenzione scrisse molto, tra cui la poesia ''Confessione'': | Nel luglio del [[1862]] la [[polizia]] politica zarista arrestò alla frontiera un aderente alla [[Zemlja i Volja]] proveniente da Londra i cui documenti permisero l'arresto di 32 persone, tra i quali [[Nikolaj Gavrilovič Černyševskij]], [[Michael Nalbandjan]] e Serno-Solov'evič, che il [[7 luglio]] fu rinchiuso nella fortezza Pietro e Paolo. Serno-Solov'evič durante la lunga detenzione scrisse molto, tra cui la poesia ''Confessione'': |