Nella Giacomelli: differenze tra le versioni

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=== L'incontro con Ettore Molinari ===
=== L'incontro con Ettore Molinari ===
Dopo un tentativo di suicidio nel [[1898]], i cui motivi non sono mai stati chiariti, nel [[1900]] è ospitata presso la casa dell'anarchico [[Ettore Molinari]], allora direttore della Scuola e del Laboratorio di chimica della Società d'incoraggiamento di Arti e Mestieri. Con lui e Straneo, nel [[1902]], è promotrice e redattrice de «[[Il Grido della Folla]]», diretto da [[Giovanni Gavilli]] prima e [[Oberdan Gigli]].  
Dopo un tentativo di suicidio nel [[1898]], i cui motivi non sono mai stati chiariti, nel [[1900]] è ospitata presso la casa dell'anarchico [[Ettore Molinari]], allora direttore della Scuola e del Laboratorio di chimica della Società d'incoraggiamento di Arti e Mestieri. Con lui e Straneo, nel [[1902]], è promotrice e redattrice de «[[Il Grido della Folla]]», diretto da [[Giovanni Gavilli]] prima e [[Oberdan Gigli]].  
[[File:Grido folla 2.jpg|thumb|left|300 px|«[[Il Grido della Folla]]», numero 19 (quarto anno) del 27 maggio 1905, storico giornale anarchico fondato da Nella Giacomelli ed [[Ettore Molinari]]]]
[[File:Grido folla 2.jpg|thumb|left|300 px|«[[Il Grido della Folla]]», numero 19 (quarto anno) del 27 maggio 1905, storico [[giornale anarchico]] fondato da Nella Giacomelli ed [[Ettore Molinari]]]]
La sua vita privata è però per lei foriera di grandi preoccupazioni: nel [[1903]] scrive una lettera proprio a Gigli in cui gli dichiara il proprio amore, ma anche di aver perso una figlia (motivo del suicidio?) e di essere sul punto di diventare l'amante di [[Ettore Molinari]]. In realtà in casa di [[Ettore Molinari]] si occupa di accudire la figlia, cosa che farà anche dopo la morte di questi nel [[1926]].  
La sua vita privata è però per lei foriera di grandi preoccupazioni: nel [[1903]] scrive una lettera proprio a Gigli in cui gli dichiara il proprio amore, ma anche di aver perso una figlia (motivo del suicidio?) e di essere sul punto di diventare l'amante di [[Ettore Molinari]]. In realtà in casa di [[Ettore Molinari]] si occupa di accudire la figlia, cosa che farà anche dopo la morte di questi nel [[1926]].  


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Durante il conflitto bellico è arrestata nel [[1916]] in piazza del Duomo (Milano) a causa di un tentativo dimostrativo [[antimilitarismo|antimilitarista]]. L'intercettazione di una sua lettera (firmata "Ireos") e di un manifesto [[antimilitarismo|antimilitarista]] che incita le donne a manifestare contro la guerra il [[1 maggio|1° maggio]] [[1916]] le costa il “rimpatrio” a Lodi, trasformato poi in diffida «da ogni forma di propaganda contro la guerra».  
Durante il conflitto bellico è arrestata nel [[1916]] in piazza del Duomo (Milano) a causa di un tentativo dimostrativo [[antimilitarismo|antimilitarista]]. L'intercettazione di una sua lettera (firmata "Ireos") e di un manifesto [[antimilitarismo|antimilitarista]] che incita le donne a manifestare contro la guerra il [[1 maggio|1° maggio]] [[1916]] le costa il “rimpatrio” a Lodi, trasformato poi in diffida «da ogni forma di propaganda contro la guerra».  


Sarà comunque una delle prime ad esprimere la propria [[solidarietà]] con la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]]. Nel [[1917]] collabora al giornale «Cronaca Libertaria» (Milano, 14 numeri da agosto a novembre [[1917]]), pubblicato da [[Leda Rafanelli]] e [[Carlo Molaschi]]. <ref name="mili">''[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article2127 Dictionnaire des militants anarchistes]''</ref>
Sarà comunque una delle prime ad esprimere la propria [[solidarietà]] con la [[La Rivoluzione russa|rivoluzione russa]]. Nel [[1917]] collabora al giornale «Cronaca Libertaria» (Milano, 14 numeri da agosto a novembre [[1917]]), pubblicato da [[Leda Rafanelli]] e [[Carlo Molaschi]]. <ref name="mili">''[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article2127 Dictionnaire des militants anarchistes]''</ref>


D'accordo con [[Luigi Fabbri]], nel [[1917]] manifesta perplessità <ref name="jardin">Lettera di “Petit Jardin”, «Cronaca libertaria», 17 agosto 1917</ref> di fronte alla possibilità che gli anarchici partecipino alla cosiddetta 3° Zimmerwald, conferenza internazionale dei partiti socialisti da tenersi a Stoccolma ma che mai si terrà <ref name="si">La Conferenza di Zimmerwald fu una conferenza internazionale dei partiti socialisti. La prima conferenza di Zimmerwal si tenne dal [[5 settembre|5]] all'[[8 settembre]] [[1915]] in [[Svizzera]] per iniziativa italiana ed elvetica</ref>.
D'accordo con [[Luigi Fabbri]], nel [[1917]] manifesta perplessità <ref name="jardin">Lettera di “Petit Jardin”, «Cronaca libertaria», 17 agosto 1917</ref> di fronte alla possibilità che gli anarchici partecipino alla cosiddetta 3° Zimmerwald, conferenza internazionale dei partiti socialisti da tenersi a Stoccolma ma che mai si terrà <ref name="si">La Conferenza di Zimmerwald fu una conferenza internazionale dei partiti socialisti. La prima conferenza di Zimmerwal si tenne dal [[5 settembre|5]] all'[[8 settembre]] [[1915]] in [[Svizzera]] per iniziativa italiana ed elvetica</ref>.
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: «C'è un abisso tra noi, Oberdan; tu hai rinnegato il tuo sogno giovanile, ed io lo sogno più ardentemente che mai; [...] Come possiamo ancora comprenderci? Meglio dimenticarci» (Lettera indirizzata ad [[Oberdan Gigli]]).  
: «C'è un abisso tra noi, Oberdan; tu hai rinnegato il tuo sogno giovanile, ed io lo sogno più ardentemente che mai; [...] Come possiamo ancora comprenderci? Meglio dimenticarci» (Lettera indirizzata ad [[Oberdan Gigli]]).  


Nel [[1919]] si ributta a capofitto nell'attivismo anarchico partecipando con il solito Molinari (ufficialmente come sua sorella) al convegno fiorentino dell'[[Unione Comunista Anarchica Italiana]]. Con la frequentazione di figure come [[Mario Senigalliesi]] ed [[Emilio Spinaci]], in quell'anno nasce l'idea della pubblicazione di un quotidiano anarchico, [[Umanità Nova]], che la porterà entusiasticamente a scrivere:
Nel [[1919]] si ributta a capofitto nell'attivismo anarchico partecipando con il solito Molinari (ufficialmente come sua sorella) al convegno fiorentino dell'[[Unione Comunista Anarchica Italiana]]. Con la frequentazione di figure come [[Mario Senigalliesi]] ed [[Emilio Spinaci]], in quell'anno nasce l'idea della pubblicazione di un [[quotidiano anarchico]], [[Umanità Nova]], che la porterà entusiasticamente a scrivere:


: «Umanità Nova, meta suprema di tutte le nostre lotte e dei nostri dolori, noi ti adottiamo come simbolo luminoso d'una visione vivente, e ti innanziamo al di sopra di tutte le folle, verso tutti i cuori, faro e bandiera di luce e libertà» («Iconoclasta», [[25 luglio]], Pistoia) .
: «Umanità Nova, meta suprema di tutte le nostre lotte e dei nostri dolori, noi ti adottiamo come simbolo luminoso d'una visione vivente, e ti innanziamo al di sopra di tutte le folle, verso tutti i cuori, faro e bandiera di luce e libertà» («Iconoclasta», [[25 luglio]], Pistoia) .
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