Ned Ludd: differenze tra le versioni

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A capo della [[rivolta]] contro le macchine e lindustrializzazione si pose un certo [[Ned Ludd]], un operaio tessile presumibilmente di Anstey, vicino a Leicester. Nel [[1779]], dopo essere stato frustato con l'accusa di pigrizia sul lavoro o dopo essere stato schernito da giovani del posto, distrusse due telai per maglieria in ciò che fu descritto come un «impeto di passione».<ref>George Gordon Lord Byron (2002) ''The Works of Lord Byron. Letters and Journals'', Adamant Media Corporation, p. 97</ref> Tutto ciò fa riferimento ad un articolo del [[20 dicembre]] [[1811]] pubblicato sul ''The Nottingham Review'', tuttavia non vi è alcuna prova della veridicità  della storia.  
A capo della [[rivolta]] contro le macchine e lindustrializzazione si pose un certo [[Ned Ludd]], un operaio tessile presumibilmente di Anstey, vicino a Leicester. Nel [[1779]], dopo essere stato frustato con l'accusa di pigrizia sul lavoro o dopo essere stato schernito da giovani del posto, distrusse due telai per maglieria in ciò che fu descritto come un «impeto di passione».<ref>George Gordon Lord Byron (2002) ''The Works of Lord Byron. Letters and Journals'', Adamant Media Corporation, p. 97</ref> Tutto ciò fa riferimento ad un articolo del [[20 dicembre]] [[1811]] pubblicato sul ''The Nottingham Review'', tuttavia non vi è alcuna prova della veridicità  della storia.  


John Blackner's, nel suo ''History of Nottingham'', fa invece riferimento ad un certo '''Ludnam''' che distrusse alcuni telai per protesta e fu poi imitato da altri operai tessili. Secondo altri ancora <ref>[http://www.finimondo.org/node/94 I distruttori di macchine]</ref> Ned Ludd era solo un'invenzione di coloro che distruggevano le macchine e dietro il quale si nascondevano per celare la verità , ovvero che si trattava di una rivolta popolare spontanea che giungeva dal basso, senza capi o guide avanguardistiche ma non senza esser disorganizzati.
John Blackner's, nel suo ''History of Nottingham'', fa invece riferimento ad un certo '''Ludnam''' che distrusse alcuni telai per protesta e fu poi imitato da altri operai tessili. Secondo altri ancora <ref>[http://www.finimondo.org/node/94 I distruttori di macchine]</ref> Ned Ludd era solo un'invenzione di coloro che distruggevano le macchine e dietro il quale si nascondevano per celare la verità, ovvero che si trattava di una rivolta popolare spontanea che giungeva dal basso, senza capi o guide avanguardistiche ma non senza esser disorganizzati.


In ogni caso, a prescindere dall'esistenza o meno di Ned Ludd, si formò un gruppo di sabotatori che si faceva chiamare i “'''''Riparatori di ingiustizie'''''” e che si definivano seguaci di Ned Ludd. Essi venivano chiamati '''luddisti''' o '''ludditi''' e furono particolarmente attivi soprattutto tra il [[1811]] e il [[1817]]. La prima azione di cui si ha notizia certa fu messa in atto il [[12 aprile]] [[1811]], quando diverse centinaia di uomini, donne e bambini assaltarono una fabbrica di filati del Nottinghamshire di proprietà  di William Cartwright, distruggendo i grandi telai a colpi di mazza e appiccando il fuoco alle installazioni. I luddisti si scagliarono violentemente contro la presenza delle macchine nelle fabbriche, considerate una vera e propria minaccia alla loro vita (alienazione, perdita del lavoro, ecc.), anche in numerose altre città  della zona e nel tempo tali azioni si ripeterono costantemente.  Secondo [[Edward Palmer Thompson]] il luddismo fu l'ultimo atto dei dopo il fallimento di tutte i mezzi che la legge consentiva (petizioni, appelli alle [[autorità ]] ecc.).  
In ogni caso, a prescindere dall'esistenza o meno di Ned Ludd, si formò un gruppo di sabotatori che si faceva chiamare i “'''''Riparatori di ingiustizie'''''” e che si definivano seguaci di Ned Ludd. Essi venivano chiamati '''luddisti''' o '''ludditi''' e furono particolarmente attivi soprattutto tra il [[1811]] e il [[1817]]. La prima azione di cui si ha notizia certa fu messa in atto il [[12 aprile]] [[1811]], quando diverse centinaia di uomini, donne e bambini assaltarono una fabbrica di filati del Nottinghamshire di proprietà  di William Cartwright, distruggendo i grandi telai a colpi di mazza e appiccando il fuoco alle installazioni. I luddisti si scagliarono violentemente contro la presenza delle macchine nelle fabbriche, considerate una vera e propria minaccia alla loro vita (alienazione, perdita del lavoro, ecc.), anche in numerose altre città  della zona e nel tempo tali azioni si ripeterono costantemente.  Secondo [[Edward Palmer Thompson]] il luddismo fu l'ultimo atto dei dopo il fallimento di tutte i mezzi che la legge consentiva (petizioni, appelli alle [[autorità ]] ecc.).  
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