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Nel [[1893]] il sociologo [[Heinrich Pudor]] pubblicò il saggio ''Cultura del nudo'', che può essere considerato uno dei primi scritti favorevoli alla nudità. Egli sosteneva che il mancato rapporto diretto con il proprio corpo, a causa dei tabù moralistici, comportava effetti deleteri sul piano fisico e [[psicologia|psicologico]]. Criticò duramente le donne che utilizzavano i corsetti tanto in voga all'epoca, poiché secondo lui avevano effetti deleteri sul fisico delle stesse. | Nel [[1893]] il sociologo [[Heinrich Pudor]] pubblicò il saggio ''Cultura del nudo'', che può essere considerato uno dei primi scritti favorevoli alla nudità. Egli sosteneva che il mancato rapporto diretto con il proprio corpo, a causa dei tabù moralistici, comportava effetti deleteri sul piano fisico e [[psicologia|psicologico]]. Criticò duramente le donne che utilizzavano i corsetti tanto in voga all'epoca, poiché secondo lui avevano effetti deleteri sul fisico delle stesse. | ||
All'inizio del XX secolo il movimento giovanile tedesco dei Wandervogel, cominciò a propagandare il ritorno alla natura e alla nudità. Questi presero l'abitudine di compiere lunghe escursioni naturali che spesso terminavano con un bagno (ovviamente erano completamente nudi) rinfrescante al lago o in un fiume. La loro [[filosofia]] era ben più che semplice nudità : questi giovani uomini e donne cercarono di fuggire dall'inferno delle città, dal suo inquinamento e dai suoi eccessi, sognando di vivere in maniera più sana e con una maggiore consapevolezza della propria fisicità, che si esplicitava con lo sport e la danza in [[libertà]]. | All'inizio del XX secolo il movimento giovanile tedesco dei Wandervogel, cominciò a propagandare il ritorno alla natura e alla nudità. Questi presero l'abitudine di compiere lunghe escursioni naturali che spesso terminavano con un bagno (ovviamente erano completamente nudi) rinfrescante al lago o in un fiume. La loro [[filosofia]] era ben più che semplice nudità: questi giovani uomini e donne cercarono di fuggire dall'inferno delle città, dal suo inquinamento e dai suoi eccessi, sognando di vivere in maniera più sana e con una maggiore consapevolezza della propria fisicità, che si esplicitava con lo sport e la danza in [[libertà]]. | ||
Gli spazi dedicati alle pratiche nudiste si svilupparono considerevolmente. In questi centri i naturalisti dormivano in semplici tende o capanne, le regole da rispettarono erano le seguenti: scelta alimentare naturale, esercizi fisici, rifiuto del tabacco e dell'alcool, separazione della nudità dalla [[sessualità]] (che deve rimanere un fatto privato) per cui gli uomini e le donne vivono spazi separati nella vita comune. | Gli spazi dedicati alle pratiche nudiste si svilupparono considerevolmente. In questi centri i naturalisti dormivano in semplici tende o capanne, le regole da rispettarono erano le seguenti: scelta alimentare naturale, esercizi fisici, rifiuto del tabacco e dell'alcool, separazione della nudità dalla [[sessualità]] (che deve rimanere un fatto privato) per cui gli uomini e le donne vivono spazi separati nella vita comune. |