Narodnaja Volja: differenze tra le versioni

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L'organizzazione, decapitata dalle condanne, fu parecchio indebolita nelle sue strutture organizzative. Provò a riorganizzarsi progettando un attentato contro Alessandro III, che col manifesto del [[29 aprile]] [[1881]] aveva annunciato la prosecuzione del regime [[autocrazia|autocratico]] e istituito una nuova polizia segreta: l'Okhrana. Nell [[1882]] [[Vera Figner]], unica sopravvissuta del Comitato esecutivo, tentò la riorganizzazione del gruppo, ma a causa del tradimento di Sergej Degaev il [[10 febbraio]] [[1883]] fu arrestata a Char'kov. Condannata a morte, la pena fu commutata all'ergastolo da scontarsi nella prigione-fortezza di Schlüsselburg.
L'organizzazione, decapitata dalle condanne, fu parecchio indebolita nelle sue strutture organizzative. Provò a riorganizzarsi progettando un attentato contro Alessandro III, che col manifesto del [[29 aprile]] [[1881]] aveva annunciato la prosecuzione del regime [[autocrazia|autocratico]] e istituito una nuova polizia segreta: l'Okhrana. Nell [[1882]] [[Vera Figner]], unica sopravvissuta del Comitato esecutivo, tentò la riorganizzazione del gruppo, ma a causa del tradimento di Sergej Degaev il [[10 febbraio]] [[1883]] fu arrestata a Char'kov. Condannata a morte, la pena fu commutata all'ergastolo da scontarsi nella prigione-fortezza di Schlüsselburg.


Alessandro III, ignorante, grossolano, alcolizzato e reazionario assai più del padre, proibì la lettura non solo di [[Marx]] o [[Nikolaj Gavrilovic Cernysevskij|Cernyševskij]] ma anche di [[Stuart Mill|Mill]] e [[Herbert Spencer|Spencer]]. Il giornale della Narodnaja Volja uscì clandestinamente per l'ultima volta il [[1 ottobre|1º ottobre]] del [[1885 ]], ammettendo la propria sconfitta politica di fronte alla «confusione intellettuale», al «pessimismo individuale e collettivo» e al «misticismo socio-religioso» allora prevalente nell'intellighentzia russa.
Alessandro III, ignorante, grossolano, alcolizzato e reazionario assai più del padre, proibì la lettura non solo di [[Marx]] o [[Nikolaj Gavrilovic Cernysevskij|Cernyševskij]] ma anche di [[Stuart Mill|Mill]] e [[Herbert Spencer|Spencer]]. Il giornale della Narodnaja Volja uscì clandestinamente per l'ultima volta il [[1 ottobre|1º ottobre]] del [[1885]], ammettendo la propria sconfitta politica di fronte alla «confusione intellettuale», al «pessimismo individuale e collettivo» e al «misticismo socio-religioso» allora prevalente nell'intellighentzia russa.


Il [[13 marzo]] [[1887]], proprio la la polizia segreta, riuscì a sventare un attentato ai danni dello Zar progettato da alcuni militanti che si volevano rifare alla tradizione di Narodnaja Volja. Furono arrestati diversi militanti ([[Pëtr Jakovlevič Š evyrëv]], [[Vasilij Stepanovič Osipanov]], [[Pachomij Ivanovič Andreijuškin]] e altri), tra cui anche [[Aleksandr Il'ič Ul'janov|Aleksandr Ul'janov]], fratello maggiore di [[Lenin]], che durante il processo cercò di accollarsi tutte le responsabilità  dicendo:  
Il [[13 marzo]] [[1887]], proprio la la polizia segreta, riuscì a sventare un attentato ai danni dello Zar progettato da alcuni militanti che si volevano rifare alla tradizione di Narodnaja Volja. Furono arrestati diversi militanti ([[Pëtr Jakovlevič Š evyrëv]], [[Vasilij Stepanovič Osipanov]], [[Pachomij Ivanovič Andreijuškin]] e altri), tra cui anche [[Aleksandr Il'ič Ul'janov|Aleksandr Ul'janov]], fratello maggiore di [[Lenin]], che durante il processo cercò di accollarsi tutte le responsabilità  dicendo:  
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