Militarismo: differenze tra le versioni

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Tra i primi ad usare il termine '''militarismo''', a metà  del XIX secolo, ci furono il [[socialista]] [[Louis Blanc]] e l'[[anarchico]] [[Pierre-Joseph Proudhon]]; entrambi vedevano in quel termine l'esemplificazione dell'[[autoritarismo]] dello [[Stato]] e del [[governo]], che faceva ricorso all'[[esercito]] non solo per difendere o attaccare un paese straniero ritenuto "nemico", ma anche per reprimere e colpire il "nemico interno": la conflittualità  alimentata dal malcontento delle classi diseredate e oppresse della stessa nazione. Per loro, un [[governo]] appoggiato nell'[[esercito]], cioè nella Forza e non nel Diritto, era l'antitesi della [[libertà ]] e l'ostacolo da superare per ottenere una società  veramente libera ed equa.  
Tra i primi ad usare il termine '''militarismo''', a metà  del XIX secolo, ci furono il [[socialista]] [[Louis Blanc]] e l'[[anarchico]] [[Pierre-Joseph Proudhon]]; entrambi vedevano in quel termine l'esemplificazione dell'[[autoritarismo]] dello [[Stato]] e del [[governo]], che faceva ricorso all'[[esercito]] non solo per difendere o attaccare un paese straniero ritenuto "nemico", ma anche per reprimere e colpire il "nemico interno": la conflittualità  alimentata dal malcontento delle classi diseredate e oppresse della stessa nazione. Per loro, un [[governo]] appoggiato nell'[[esercito]], cioè nella Forza e non nel Diritto, era l'antitesi della [[libertà ]] e l'ostacolo da superare per ottenere una società  veramente libera ed equa.  


L'esperienza francese del giugno [[1848]] è stata forse uno dei migliori esempi. Dopo la [[rivoluzione]] di febbraio, e prima dell'intensificazione delle proteste dei lavoratori, il [[governo]] emise un decreto che forzatamente arruolava nell' [[esercito]] molti operai che lavoravano nelle Officine Nazionali di Parigi, create in quell'anno per alleviare il grave problema della disoccupazione ma che si rivelarono dei luoghi in cui nascevano e sviluppavano pensieri rivoluzionari. Immediatamente, prima che la resistenza prendesse forma, l'[[esercito]] scese in strada a reprimere ogni forma di ribellione. L'istituzione militare, sin dalle sue origini, è stata di conseguenza utilizzata sia per neutralizzare le forze interne di opposizione che per il reclutamento e la militarizzazione forzata di potenziali sovversivi.
L'esperienza francese del giugno [[1848]] è stata forse uno dei migliori esempi. Dopo la [[rivoluzione]] di febbraio, e prima dell'intensificazione delle proteste dei lavoratori, il [[governo]] emise un decreto che forzatamente arruolava nell'[[esercito]] molti operai che lavoravano nelle Officine Nazionali di Parigi, create in quell'anno per alleviare il grave problema della disoccupazione ma che si rivelarono dei luoghi in cui nascevano e sviluppavano pensieri rivoluzionari. Immediatamente, prima che la resistenza prendesse forma, l'[[esercito]] scese in strada a reprimere ogni forma di ribellione. L'istituzione militare, sin dalle sue origini, è stata di conseguenza utilizzata sia per neutralizzare le forze interne di opposizione che per il reclutamento e la militarizzazione forzata di potenziali sovversivi.


Le conseguenze di questi atteggiamenti furono ampiamente previsti da molti pensatori, ma sostanzialmente non ebbero alcuna risonanza. La [[pacifismo|pacifista]] [[Bertha von Suttner]] si schierò  contro l'imposizione del servizio militare obbligatorio nell'esercito austro-ungarico, copiando il modello prussiano, argomentando in nel suo romanzo autobiografico popolare ''Abbasso le armi! Storia di una vita'' le ragioni del suo [[antimilitarismo]] <ref>[http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/suttner.htm "Giù le armi! ditelo a tutti"]</ref>:
Le conseguenze di questi atteggiamenti furono ampiamente previsti da molti pensatori, ma sostanzialmente non ebbero alcuna risonanza. La [[pacifismo|pacifista]] [[Bertha von Suttner]] si schierò  contro l'imposizione del servizio militare obbligatorio nell'esercito austro-ungarico, copiando il modello prussiano, argomentando in nel suo romanzo autobiografico popolare ''Abbasso le armi! Storia di una vita'' le ragioni del suo [[antimilitarismo]] <ref>[http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/suttner.htm "Giù le armi! ditelo a tutti"]</ref>:
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