Maximilien Luce: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
Testimone da bambino dei molti tragici fatti della [[Comune di Parigi]], sviluppa da allora un carattere ribelle e antiautoritario. A partire dal [[1881]] prende a frequentare gli ambienti anarchici parigini. Lettore di ''[[Le Révolte]]'', diventa amico di [[Jean Grave]]. Nel [[1887]], [[Camille Pisarro|Pissarro]], [[Georges Seurat|Seurat]] e [[Paul Signac|Signac]] lo accolgono nel gruppo dei neo-impressionisti. Di lui dice l'amico [[Félix Fénéon]] « (''Luce è''...) un uomo risoluto e onesto dal talento rozzo e muscoloso », descrivendo la sua arte come quella di un neo-impressionista che « si rifà al metodo di Seurat, impiegando colori schietti posti gli uni accanto agli altri, legittimati dai loro complementari e che producono vibrazioni luminose. (...) L'arte di Luce è impegnata a rappresentare il proletariato nelle sue attività lavorative con una grande serenità di esecuzione e con tratti assai semplici ».
Testimone da bambino dei molti tragici fatti della [[Comune di Parigi]], sviluppa da allora un carattere ribelle e antiautoritario. A partire dal [[1881]] prende a frequentare gli ambienti anarchici parigini. Lettore di ''[[Le Révolte]]'', diventa amico di [[Jean Grave]]. Nel [[1887]], [[Camille Pissarro]], [[Georges Seurat|Seurat]] e [[Paul Signac|Signac]] lo accolgono nel gruppo dei neo-impressionisti. Di lui dice l'amico [[Félix Fénéon]] « (''Luce è''...) un uomo risoluto e onesto dal talento rozzo e muscoloso », descrivendo la sua arte come quella di un neo-impressionista che « si rifà al metodo di Seurat, impiegando colori schietti posti gli uni accanto agli altri, legittimati dai loro complementari e che producono vibrazioni luminose. (...) L'arte di Luce è impegnata a rappresentare il proletariato nelle sue attività lavorative con una grande serenità di esecuzione e con tratti assai semplici ».


Maximilien Luce firma numerosi disegni per i giornali di tendenza anarchica come ''[[Le Père Peinard]]'', ''La Révolte'', ''[[l'en dehors]]'', ''La Feuille'' e altri. Nel [[1894]], in conseguenza agli attentati di [[Ravachol]], [[Auguste Vaillant|Vaillant]] e [[Sante Caserio|Caserio]], viene arrestato e imprigionato per un mese. Alla vita carceraria dedicherà una serie di litografie accompagnate da un testo di [[Jules Vallès]]. Una volta libero comincia a collaborare alla celebre rivista ''[[Les Temps Nouveaux]]''.
Maximilien Luce firma numerosi disegni per i giornali di tendenza anarchica come ''[[Le Père Peinard]]'', ''La Révolte'', ''[[l'en dehors]]'', ''La Feuille'' e altri. Nel [[1894]], in conseguenza agli attentati di [[Ravachol]], [[Auguste Vaillant|Vaillant]] e [[Sante Caserio|Caserio]], viene arrestato e imprigionato per un mese. Alla vita carceraria dedicherà una serie di litografie accompagnate da un testo di [[Jules Vallès]]. Una volta libero comincia a collaborare alla celebre rivista ''[[Les Temps Nouveaux]]''.


Indicato come «anarchico pericoloso» i suoi disegni vengono accusati durante il «[[Processo dei trenta|processo dei 30]]» di «incitare il popolo alla rivolta». Come [[Camille Pisarro|Pissarro]], Luce fu un anarchico attivo e dipinse numerose scene di ambienti operai, fra cui ''La bataille syndicale'' del [[1910]]. A proposito delle sue idee politiche scrive:
Indicato come «anarchico pericoloso» i suoi disegni vengono accusati durante il «[[Processo dei trenta|processo dei 30]]» di «incitare il popolo alla rivolta». Come [[Camille Pissarro]], Luce fu un anarchico attivo e dipinse numerose scene di ambienti operai, fra cui ''La bataille syndicale'' del [[1910]]. A proposito delle sue idee politiche scrive:
:«... che venga dunque una rivoluzione. Spero, se non sono un vigliacco, di esserci dentro e, in fede mia, credo proprio che avrò la gioia di farmi rompere il muso per queste idee nelle quali credo ».
:«... che venga dunque una rivoluzione. Spero, se non sono un vigliacco, di esserci dentro e, in fede mia, credo proprio che avrò la gioia di farmi rompere il muso per queste idee nelle quali credo ».


Durante la [[prima guerra mondiale]], realizza delle scene di combattimenti, dimostrandosi un artista militante, nemico giurato del [[militarismo]] e della guerra, come si nota nell'opera ''La gare de l'Est'' dipinta nel [[1917]].
Durante la [[Prima guerra mondiale]], realizza delle scene di combattimenti, dimostrandosi un artista militante, nemico giurato del [[militarismo]] e della guerra, come si nota nell'opera ''La gare de l'Est'' dipinta nel [[1917]].


Nel [[1934]], si assicura la presidenza della Società degli artisti indipendenti. Lo stesso anno, firma una petizione incitante alla lotta [[antifascista]]. Ha lasciato numerose tele aventi come tema eventi storici ma anche il lavoro degli operai e dei contadini.
Nel [[1934]], si assicura la presidenza della Società degli artisti indipendenti. Lo stesso anno, firma una petizione incitante alla lotta [[antifascista]]. Ha lasciato numerose tele aventi come tema eventi storici ma anche il lavoro degli operai e dei contadini.
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