Mauro Bajatierra: differenze tra le versioni

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Autore di numerosi opere militanti, libri e opuscoli, ma anche di romanzi e opere teatrali di argomento sociale, non disdegna di partecipare ad incontri clandestini in Andalusia e nelle Asturie e a prestare collaborazione con varie testate della stampa libertaria. Durante la dittatura di Primo de Rivera viene più volte arrestato prima di entrare clandestinamente in [[Francia]]. Alla fine della dittatura fa ritorno in [[Spagna]], dove nel [[1927]] viene processato per il famoso «Complot del Puente de Vallecas» <ref>Complotto ordito contro la monarchia attraverso un'insurrezione programmata nel novembre del [[1926]] che da Pamplona e le Asturie sarebbe poi dovuta arrivare sino a Madrid</ref> insieme a numerosi altri anarchici (([[Mariano Peláez López]], [[María Luisa Tejedor]], [[Saturnino Aransáez Aransáez]], [[Aurelio Fernández Sánchez]], [[Manuel Truchero]], ecc). In quello stesso anno partecipa alal fondazione della [[Federazione Anarchica Iberica]].
Autore di numerosi opere militanti, libri e opuscoli, ma anche di romanzi e opere teatrali di argomento sociale, non disdegna di partecipare ad incontri clandestini in Andalusia e nelle Asturie e a prestare collaborazione con varie testate della stampa libertaria. Durante la dittatura di Primo de Rivera viene più volte arrestato prima di entrare clandestinamente in [[Francia]]. Alla fine della dittatura fa ritorno in [[Spagna]], dove nel [[1927]] viene processato per il famoso «Complot del Puente de Vallecas» <ref>Complotto ordito contro la monarchia attraverso un'insurrezione programmata nel novembre del [[1926]] che da Pamplona e le Asturie sarebbe poi dovuta arrivare sino a Madrid</ref> insieme a numerosi altri anarchici (([[Mariano Peláez López]], [[María Luisa Tejedor]], [[Saturnino Aransáez Aransáez]], [[Aurelio Fernández Sánchez]], [[Manuel Truchero]], ecc). In quello stesso anno partecipa alal fondazione della [[Federazione Anarchica Iberica]].


Nel [[1930]] passa una stagione a Castro del Río. Durante gli anni repubblicani è tra gli instancabili organizzatori di meeting rivoluzionari ed è tra i più attivi agitatori della stampa anarchica. Il [[30 aprile]] [[1935]] è stato giudicato per la pubblicazione dello scritto ''Contra el capitalismo y contra el Estado'' e condannato per il reato di incitamento alla ribellione a sei mesi e un giorno di esilio da scontare in prigione.<ref>[http://puertoreal.cnt.es/en/bilbiografias-anarquistas/5307-mauro-bajatierra-moran-anarquista-y-periodista-de-accion.html Mauro Bajatierra Morán  – anarquista y periodista de accion]</ref>
Nel [[1930]] passa una stagione a Castro del Río. Durante gli anni repubblicani è tra gli instancabili organizzatori di meeting rivoluzionari ed è tra i più attivi agitatori della stampa anarchica. Il [[30 aprile]] [[1935]] è stato giudicato per la pubblicazione dello scritto ''Contra el capitalismo y contra el Estado'' e condannato per il reato di incitamento alla ribellione a sei mesi e un giorno di esilio da scontare in prigione. <ref>[http://puertoreal.cnt.es/en/bilbiografias-anarquistas/5307-mauro-bajatierra-moran-anarquista-y-periodista-de-accion.html Mauro Bajatierra Morán  – anarquista y periodista de accion]</ref>


Nel [[1936]], lo troviamo come giornalista cronista della guerra sul fronte di Madrid per la ''[[CNT]]'', ''[[Solidaridad Obrera]]'' ed è probabilmente anche direttore di ''Frente Libertario'' (40.000 copie distribuite gratuitamente sul fronte). Alla fine del [[1937]] viene nominato commissario di guerra e a partire dal [[3 dicembre]] [[1937]] entra a far parte della sezione spagnola di [[Solidarietà  Internazionale Antifascista]] (SIA). Alla fine della guerra entra nel Consiglio Nazionale di Difesa, guidato dal colonnello Segismundo Casado, opponendosi al colpo di stato comunista che genera la costituzione di questo organismo.<ref>[http://www.estelnegre.org/documents/bajatierra/bajatierra.html Bajaterra]</ref>
Nel [[1936]], lo troviamo come giornalista cronista della guerra sul fronte di Madrid per la ''[[CNT]]'', ''[[Solidaridad Obrera]]'' ed è probabilmente anche direttore di ''Frente Libertario'' (40.000 copie distribuite gratuitamente sul fronte). Alla fine del [[1937]] viene nominato commissario di guerra e a partire dal [[3 dicembre]] [[1937]] entra a far parte della sezione spagnola di [[Solidarietà  Internazionale Antifascista]] (SIA). Alla fine della guerra entra nel Consiglio Nazionale di Difesa, guidato dal colonnello Segismundo Casado, opponendosi al colpo di stato comunista che genera la costituzione di questo organismo. <ref>[http://www.estelnegre.org/documents/bajatierra/bajatierra.html Bajaterra]</ref>


Nel [[1939]], Bajatierra si rifiuta di lasciare Madrid dopo la sconfitta repubblicana ed è così che trova la morte. Secondo una versione sembra che sia morto sparando sulle truppe di Franco durante la parata per la vittoria del [[28 marzo]] [[1939]]; secondo altre fonti sarebbe stato arrestato dopo aver sparato sulle persone andate a prelevarlo per processarlo e poi sottoporlo alla fucilazione sommaria il [[2 aprile]] [[1939]]. 
Nel [[1939]], Bajatierra si rifiuta di lasciare Madrid dopo la sconfitta repubblicana ed è così che trova la morte. Secondo una versione sembra che sia morto sparando sulle truppe di Franco durante la parata per la vittoria del [[28 marzo]] [[1939]]; secondo altre fonti sarebbe stato arrestato dopo aver sparato sulle persone andate a prelevarlo per processarlo e poi sottoporlo alla fucilazione sommaria il [[2 aprile]] [[1939]]. 
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