Maurizio Garino: differenze tra le versioni

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Al Convegno straordinario della FIOM di Firenze ([[9 novembre|9 novembre]]-[[10 novembre]] [[1919]]), Boero e Garino ottengono che i vertici federali permettano l'«esperimento dei Consigli di fabbrica» intesi come «la continuazione dell'opera delle Commissioni interne coordinata con quella dell'organizzazione». Nel dicembre dello stesso anno partecipa al Congresso straordinario della CdL di Torino e presenta una mozione a favore dei Consigli, ritenuti «ai fini dei principi comunisti-antiautoritari, organi assolutamente antistatali e possibili cellule della futura gestione della produzione agricola e industriale». Instancabile, porta avanti tenacemente la sua linea durante il Convegno nazionale della FIOM (Genova, maggio [[1920]]) e al Congresso anarchico piemontese (giugno [[1920]]), nonché anche al Congresso bolognese che sancisce la nascita dell'[[Unione Anarchica Italiana|UAI]] ([[1 luglio|1°]]-[[4 luglio]] [[1920]]). Nel settembre [[1920]] inizia [[consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|l'occupazione delle fabbriche]] e Maurizio Garino è naturalmente in prima fila. Alla fine dell'esperienza, conclusasi negativamente per il tradimento dei [[sindacalismo|sindacati]] riformisti, accusa i dirigenti nazionali sindacali di avere in qualche modo illuso «la massa operaia che non distingue se il movimento fosse sindacale o politico, aveva creduto che voi sareste andati fino in fondo, che voi l'avreste condotta al gran gesto rivoluzionario» <ref name="rivista">[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/296/55.htm Alcune schede tratte dal ''Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani'']</ref>.  
Al Convegno straordinario della FIOM di Firenze ([[9 novembre|9 novembre]]-[[10 novembre]] [[1919]]), Boero e Garino ottengono che i vertici federali permettano l'«esperimento dei Consigli di fabbrica» intesi come «la continuazione dell'opera delle Commissioni interne coordinata con quella dell'organizzazione». Nel dicembre dello stesso anno partecipa al Congresso straordinario della CdL di Torino e presenta una mozione a favore dei Consigli, ritenuti «ai fini dei principi comunisti-antiautoritari, organi assolutamente antistatali e possibili cellule della futura gestione della produzione agricola e industriale». Instancabile, porta avanti tenacemente la sua linea durante il Convegno nazionale della FIOM (Genova, maggio [[1920]]) e al Congresso anarchico piemontese (giugno [[1920]]), nonché anche al Congresso bolognese che sancisce la nascita dell'[[Unione Anarchica Italiana|UAI]] ([[1 luglio|1°]]-[[4 luglio]] [[1920]]). Nel settembre [[1920]] inizia [[consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|l'occupazione delle fabbriche]] e Maurizio Garino è naturalmente in prima fila. Alla fine dell'esperienza, conclusasi negativamente per il tradimento dei [[sindacalismo|sindacati]] riformisti, accusa i dirigenti nazionali sindacali di avere in qualche modo illuso «la massa operaia che non distingue se il movimento fosse sindacale o politico, aveva creduto che voi sareste andati fino in fondo, che voi l'avreste condotta al gran gesto rivoluzionario» <ref name="rivista">[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/296/55.htm Alcune schede tratte dal ''Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani'']</ref>.  


In età  avanzata, a chi gli chiederà  cosa avesse significato per lui e per l'[[anarchismo]] quel biennio ([[1919]]-[[1920|20]]), Garino risponderà :
In età  avanzata, a chi gli chiederà  cosa avesse significato per lui e per l'[[anarchismo]] quel biennio ([[1919]]-[[1920|20]]), Garino risponderà:
: «Siamo sempre stati considerati dei sognatori, degli utopisti; noi siamo certi di non esserlo, ed anche l'esperienza del biennio rosso conferma le nostre tesi: l'unica via rivoluzionaria aperta di fronte alla classe operaia è quella della rivoluzione libertaria, dell'[[autogestione]] ».
: «Siamo sempre stati considerati dei sognatori, degli utopisti; noi siamo certi di non esserlo, ed anche l'esperienza del biennio rosso conferma le nostre tesi: l'unica via rivoluzionaria aperta di fronte alla classe operaia è quella della rivoluzione libertaria, dell'[[autogestione]] ».
===Il fascismo e la resistenza===
===Il fascismo e la resistenza===
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